Love keep us blind

di lilspot
(/viewuser.php?uid=105730)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Love Keeps Us Blind

Premessa: Questa fan fiction  un esperimento. Sono un grande fan dei Kaiser Chiefs, una band che in Italia non ha avuto grande successo. Mi hanno sempre ispirato le loro canzoni, anche se alcune mancano di senso.  Max, il protagonista dei miei, libri è anche lui un fan e riprendo questo aspetto in “Love Keep Us Blind”. Eccetto questo capitolo, il primo, in cui introduco la storia e il protagonista, Steven, tutti gli altri capitoli saranno legati ad una canzone dei Kaiser Chiefs. Il titolo di ogni capitolo sarà il titolo della canzone che ha ispirato il capitolo (anche questo primo capitolo) e, finito il racconto, metterò il link del video su Youtube della canzone.
Piccola Anticipazione: anche i componenti della band saranno presenti nel racconto, anche se non so ancora bene come.
 
Si susseguiranno modifiche nella premessa per rendere tutto più chiaro e rispondere alle vostre domande

 
 

Can't Say What I Mean

Steven stava guardano fuori dalla finestra, assorto nei suoi pensieri. Era una giornata calda e non aveva voglia di uscire.  Passò davanti a uno specchio e si fermò. Si passò una mano tra i capelli neri e corti, sistemati con il gel, tra la barba ben curata. Gli occhi castani e vispi, troppo spesso celati dietro le lenti scuse dei suoi Aviator, osservavano il possente corpo. Steven rise pensando a come lo chiamavano gli amici sin da ragazzino.
“Sono ancora il piccolo Steve, infondo” pensò mentre si lasciava lo specchio alle spalle. Steven superava di poco il metro e ottanta, ma dagli amici veniva ancora chiamato “Piccolo Steve”.
Stava sorseggiando il caffè in cucina quando il cellulare squillò.
<< Steven, come va? >>
<< Ciao Dan. >>.
Steven lasciò cadere la tazzina vuota nel lavello, poi tornò a parlare al telefono.
<< Qui tutto bene, te? >>
<< Sono appena tornato dalle ferie. Hai da fare? >>
<< No, oggi non lavoro. >>
<< Perfetto >> disse gioioso Dan, << Tra dieci minuti allo Springfield. Ci sei? >>
<< Certo! >>
<< A dopo. >>
<< A dopo. >>
Steven, che nel frattempo si era spostato nel salotto, lanciò il cellulare sul divano e andò a vestirsi.
Era appena uscito di casa quando ricevette un messaggio. Lo lesse ad alta voce, a quel refolo di vento che lo colpì.
<< Steve, I can’t say what I mean, but you know when you go, where you go. >>




Kaiser Chiefs - Can't Say What I Mean




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=788233