Arrieccome!
Si, lo so.... E' una VITA che non pubblico su EFP. Ma l'ispirazione non
va a comando... E io tendo, purtroppo, ad essere incostante. Ma l'altro
giorno, leggendo una bellissima raccolta Fred/Hermione incentrata su
una serie di prompt, presi da qui
http://10-glances.livejournal.com/697.html l'ispirazione è
tornata prepotente! ( Mi hanno ispirato talmente tanto che non ne
userò solo dieci... Ma li userò tutti XD)
Il paring però è
diverso... La raccolta è incentrata sulla coppia Fred/Sophie.
E chi cippalippa è Sophie, vi vedo chiedervi ( vi vedo anche
chiamare il San Mungo perchè mi trascini al più
presto al reparto Picchiatelli, ma farò finta di nulla...
XD).
Sophie Badstone è un Pg originale da me medesima creato
molto tempo fa per una FF che nelle intenzioni avrebbe dovuto essere
scritta a quattro mani e avrebbe dovuto trasportare le quattro folli
dritte ad Hogwarts.
Ovviamente il progetto era forse troppo ambizioso, e
naufragò penosamente. Ma Sophie mi è rimasta
dentro... Da quando l'ho creata ogni volta che leggevo un libro della
saga la mia fantasia ce la infilava dentro.
Ovviamente, essendo Sophie il mio alter ego magico, con chi la potevo
far accoppiare? Ma con Fred Weasley, il mio ammmore imperituro!
Sophie è una Mezzosangue, figlia di una Mangiamorte della
prima ora (ex ragazza di Regulus Black, fratello di Sirius) che proprio
come Regulus sul più bello si è tirata
indietro... Per nascondersi ha rinunciato ad usare la magia, e ha
sposato un Babbano, l'ingegner Robert Badstone.
Precauzioni inutili, ovvius, perchè pochi mesi dopo la
nascita di Sophie i Mangiamorte l'hanno beccata e seccata... Ovviamente
la sua morte è stata fatta passare per un incidente.
Sophie è cresciuta con un padre assente che l'ha riempita di
soldi e mai d'amore, è timida, leggermente sociopatica e ha
la Cruciatus (mentale,SOLO mentale, ahimè... XD) facile...
Un tipino da prendere con le molle é__è
La sua massima aspirazione è diventare un Auror e seccare
quanti più cattivoni riesce. Fred è forse l'unico
che riesce a penetrare dentro la corazza che si è costruita
e a tirar fuori le sue fragilità. Come età ha un
anno in meno di Fred e George, quindi uno in più di Harry,
Ron ed Hermione.
Spero in questa serie di storie di farvi capire un pò meglio
che tipo è... E spero che l'amiate quanto la amo io!
Infine, le dediche. Questa raccolta è dedicata a Feel Good Inc, che
con la sua splendida raccolta Fred/Hermione mi ha dato l'ispirazione,
ma soprattutto a Clopina,
Elaisa e Zia Esmy. Perchè siete state
importanti per me, e come direbbe Fleur "io non dimontico".
Perchè anche se il progetto originale se n'è
andato a Gobbiglie io credo che dovunque andremo e qualunque cosa
faremo Sophie, Cassie, Rirì e Lucy saranno sempre
lì, e insieme ad Hogwarts ci diranno "Bentornate a casa".
Bene, dopo questo sproloquio sproloquiante vi lascio alla prima storia.
E' la storia del primo incontro di Fred e Sophie... Non vi aspettate
niente di pucci pucci, dopotutto hanno solo rispettivamente dodici e
undici anni! Scusate, ma un Fred dodicenne non ce lo vedo proprio a
innamorarsi seduta stante.... E neanche una Sophie undicenne, a dirla
tutta! XD
"Ma ... quanti
siete???"
( prompt:11Denim
shirt- camicia di jeans)
"Chi trova
un amico trova un tesoro... Figurarsi chi ne trova un treno!"
(vecchio proverbio Babbano riveduto e corretto da me medesima U__U)
Londra, luglio 1990.
"SOPHIE! Come accidenti ti sei conciata, si
può sapere?"
L'ingegner Robert Badstone guardò allibito la figlia, che
quella mattina indossava un paio di jeans decisamente logori, una
T-SHIRT altrettanto logora e con un'orribile scritta sgargiante e, al
posto del giacchino, una camicia di jeans con le maniche talmente
lunghe che la ragazzina le aveva rimboccate almeno mezza dozzina di
volte.
"Signorina! Le avevo
lasciato i vestiti sul letto!" gemette la tata, correndo accanto alla
ragazzina "Perchè ha messo questa roba? Oh, ingegnere, non
so dove... "
Sophie si erse in tutta la
sua altezza e, con tutta la serietà dei suoi undici anni,
disse al padre:
"Se oggi non vai a lavorare,
vieni con me in città e mi spieghi bene cos'è
questa storia che sono una strega come la mamma io mi cambio"
annunciò bellicosa "altrimenti esco così, oppure
nuda."
Robert Badstone
alzò gli occhi al cielo: ecco l'ennesimo capriccio di quella
ragazzina impossibile... Ma cos'altro voleva, insomma? Le aveva
regalato qualunque cosa, ogni suo desiderio era un ordine... Eppure
continuava a comportarsi come una ribelle.
"Ok, esci
pure come vuoi. Non ho tempo per te, va bene? Devo andare a lavorare.
Quando a quello che dovevo dirti, te l'ho detto ieri. Ciao, a stasera"
E con un bacio distratto, suo
padre uscì.
Sophie sentì le lacrime pungerle gli occhi verdi, ma le
ricacciò indietro: dopotutto era solo l'ennesima volta che
suo padre la metteva da parte.
"Bene" sbuffò
"BENE!"
Con un gesto rapido si strappò gli elastici dai lunghi
capelli rossi, sciogliendoli dalle ordinate trecce in cui li aveva
raccolti la sua tata.
"Andiamo, oppure vuoi rimanere qui? Sono
capace di andare anche sola!" disse rabbiosa alla ragazza incaricata di
farle da bambinaia.
Quest'ultima alzò gli occhi
al cielo
"Non ci pensi neanche, signorina! Va bene andiamo... Sicura che non
vuole cambiarsi? Sicura sicura? Bene..."
L'insegna del pub "Il paiolo magico" spiccava nitida nella via di
periferia. Peccato che la sua bambinaia non la vedesse... Forse allora
era vero che lei aveva dei poteri speciali!
Sophie non riusciva ancora a
crederci. Fino alla sera prima la sua era stata la vita di una banale
undicenne. L'unica cosa diversa, se così si può
dire, era che la ragazzina era orfana di madre, morta quando lei era
piccolissima in un'incidente d'auto, e viveva con suo padre, il
ricchissimo ingegner Robert Badstone.
L'ingegnere non aveva mai badato a spese quando si trattava di
accontentare i capricci e i desideri della sua unica figlia... Ma
Sophie avrebbe voluto meno cose materiali e un pò
più d'amore.
E poi la
sera prima suo padre le aveva chiesto di fermarsi dopo cena,e le aveva
raccontato una storia incredibile. Mostrandole una grossa busta di
pergamena, le aveva detto che lei, Sophie, era una strega, come sua
madre, e che aveva appena ricevuto una lettera con cui le comunicavano
che da settembre avrebbe potuto frequentare la Scuola di Magia e
Stregoneria di Hogwarts.
"Pare che per
comprare le cose di scuola tu debbe andare in un pub, Il paiolo magico,
che si trova in città... Da lì puoi accedere ad
un posto che vende tutte queste cose, calderoni, libri di
incantesimi... Beh, ti mando con la bambinaia domani mattina, io ho da
lavorare. Ah, dimenticavo. Mi hanno anche dato questa, dicono che sia
la chiave di una specie di cassetta di sicurezza in una banca, la
Gringott, che non ho idea di dove sia... Pare fosse di tua madre."
Suo padre non le
aveva detto altro. E ora Sophie si trovava davanti all'insegna del
Paiolo Magico, mentre la sua tata continuava a guardarsi intorno.
"Oh, senti, facciamo
così. Siccome tu questo posto non lo vedi ci vado sola, ci
vediamo quando torno!" e prima che la poveretta potesse dire o fare
qualcosa la ragazzina si era già diretta con passo spedito
verso il pub.
Una volta dentro si
guardò intorno incuriosita: che gente strana che c'era
lì dentro!!! Vide una donna vestita con un lungo abito
verde, un tizio che girava con la faccia coperta e... Chi era quel
tizio pallido ed emanciato al tavolino all'angolo? Sembrava proprio un
vampiro!
Poi vide una donna
dai capelli rossi e dall'aria materna entrare nel pub trascinandosi
dietro una scia di ragazzi coi capelli fulvi come i suoi. Sembravano un
treno!
"Ma ... Ma
quanti siete?" si lasciò sfuggire la ragazzina, allibita.
"Oh, un pò!"
ridacchiò uno dei ragazzi. Sophie notò che
accanto a lui c'e n'era un altro assolutamente identico, e suppose che
fossero gemelli.
"Piacere" disse il primo
ragazzo "Io sono Fred Weasley. E questo scemo è mio fratello
George... E quelli sono i miei fratelli Charlie, Percy, Ron e mia
sorella Ginny!"
"Mamma mia, siete
tantissimi!"
"E tu invece sei sola, piccola?" chiese Molly. Provava un'istintiva
tenerezza per quella ragazzina infagottata in abiti troppo grandi per
lei e senza neanche un adulto ad accompagnarla... Quale genitore poteva
essere tanto sciagurato? Era solo una bambina!
"Si, sono sola. Ma so badare a
me stessa" rispose la ragazzina sulla difensiva "Solo che..." Detestava
chiederlo, ma suo padre non le aveva spiegato come arrivare nel posto
in cui vendevano i libri di incantesimi e le altre cose per la scuola,
e se quella signora con tutti quei figli era entrata in quel pub forse
era una strega anche lei....
"Sa dove posso comprare queste
cose?" chiese a mezza voce mostrandole la busta di pergamena.
"Oh tesoro... Ma certo! A
Diagon Alley! Ci stiamo andando anche noi.... Senti, facciamo
così, perchè non ti unisci? L'hai detto tu, siamo
in tanti, una in più non farà differenza!"
rispose Molly.
"E
così sei una Nata Babbana... Non ti preoccupare, vedrai che
non avrai nessun problema! Non sei di certo l'unica!" rise George.
Sophie aveva passato quello che era di
gran lunga il pomeriggio più bello della sua vita: la
signora dai capelli rossi, che aveva scoperto chiamarsi Molly, l'aveva
accompagnata alla banca dei maghi, la Gringott, dove aveva scoperto che
la sua mamma le aveva lasciato un bel gruzzolo.
E poi aveva comprato i libri, il
calderone,le divise, un gatto... e una BACCHETTA MAGICA! Si, proprio
come quella della fata di Cenerentola!
Sophie avrebbe
voluto usarla subito, ma Molly l'aveva avvertita che ai giovani maghi
sotto i diciassette anni era vietato fare magie fuori dalla scuola.
"Avrai tempo per esercitarti"
aveva concluso strizzandole l'occhio.
Ora era seduta con i
Weasley alla gelateria di Florian Fortebraccio, e stava mangiando un
buonissimo gelato .... Era sorridente e accaldata, tanto che si era
tolta la camica di jeans.
"Mi
dicevate che a Hogwarts gli studenti vengono divisi in quattro Case?E
la vostra qual'è?"
"GRIFONDORO!" risposero
all'unisono Fred e George "La migliore!"
Dopo qualche minuto
Molly fece notare che si stava facendo tardi, così
accompagnò i suoi figli e Sophie al Paiolo Magico.
"Bene, tesoro. Sei sicura di riuscire a
tornare a casa?" disse rivolta alla ragazzina.
"Sì signora, non si
preoccupi.... C'è la mia tata qui fuori... Penso. Bhe, ci
vediamo a settembre!"
Così dicendo fece per
andarsene, ma sentì qualcuno che la afferrava.
"Hai dimenticato questa!" uno
dei gemelli le stava porgendo la sua logora camicia di jeans.
"Oh grazie... George, vero?"
sorrise lei.
"Fred... Io sono Fred" il ragazzo dai capelli rossi le
strizzò l'occhio e si avviò con sua madre e il
resto della truppa "ci vediamo a settembre!"
La ragazza li guardò allontanarsi.
"Speriamo che sia Grifondoro..." si ritrovò a pensare.
Non siamo angeli in volo caduti dal cielo, ma gente comune che ama
davvero...
(Gente, Laura Pausini).
Beeene! Eccovi la presentazione dei nostri, coi loro primi sguardi...
Che ne pensate? Vi piacciono? Li trovate stupidi? Mi volete Cruciare?
Bhe, fatemi sapere in aria Recensioni :)
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