Disclaimer:
TMM non è di mia
proprietà. Se lo fosse, Masaya avrebbe già avuto il cranio fracassato in favore
di Ryou o di Kisshu
Warnings:
Lo sto scrivendo prima, ma… ci sarà della tenerezza più avanti, e… se otterrò il
risultato sperato, mi auguro un qualche Masaya-fracassamento.
Simlpy to Hold Her
(Semplicemente
Abbracciarla)
di Iya-chan
Era
qualcosa che non avrei mai pensato di fare.
Come
se ci fosse una immagine improvvisa nella mente, un impulso repentino che
sentivo disperatamente il bisogno di provare. Qualcosa che semplicemente
doveva essere fatto, ma… ma era proibito, per me.
Volevo
semplicemente abbracciarla.
Volevo
semplicemente catturare la mia piccola
Koneko-chan tra le braccia e tenerla stretta a me, senza baci rubati, senza
proteste, senza battibecchi o sorriseti provocatori… semplicemente abbracciarla.
Attirarla a me, contro il mio corpo, (1)
lasciarla dormire con il capo posato sulla mia spalla ed usare i suoi soffici
capelli color rubino come cuscino. Indubbiamente questo era impossibile; lei non
avrebbe mai acconsentito ad un cosa simile, e mai prima d’ora simili
sentimentalismi mi avevano sfiorato la mente. Eppure, sembrava che sin dalla
prima volta che avevo posato gli occhi su di lei, tutti i miei pensieri fossero
rivolti solo a quei grandi occhi innocenti, a quelle morbide orecchie nere ed a
quei ricci indomiti. Occhi innocenti… volevo
quell’innocenza che c’era in lei per me. Lei era la mia bambolina! Quei
patetici umani non avevano nessuno diritto di mettere le loro mani su di lei!
Quei due per cui lavorava… quelli che chiamava Shirogane ed Akasaka… e quel
ragazzo, Aoyama… non avevano nessuno diritto di posare le loro luride mani sulla
mia bambolina! Le dita mi scattavano nervosamente, ma mi rifiutai di
serrare i pugni e cedere alla frustrazione. D’impulso, mi teletrasportai sulla
Terra, consapevole che, più o meno in quel momento, la mia gattina sarebbe stata
a passeggio per il parco. Forse avrei potuto creare qualche piccolo fastidioso
diversivo per lei…
Ma
quello che trovai non era quello che avevo progettato.
La
trovai seduta su una panchina del parco, raggomitolata su sé stessa, intenta a
singhiozzare penosamente sulle sue ginocchia, sola ed abbattuta. (2)
Non riuscivo ad immaginare cosa potesse esserle accaduto per ridurla così. Non
l’avevo mai vista tanto divorata dal dolore. Farle stupidi scherzi, adesso, era
decisamente l’ultima cosa che mi passava per la testa. Mi tenni a distanza, ed
aggirai la panchina fino all’altro lato, restando ben nascosto tra gli alberi e
gli arbusti. I singhiozzi scuotevano il suo corpo in modo spaventoso, e mai
prima di quel momento l’avevo vista così in preda all’angoscia. Silenziosamente,
mi appollaiai sulla panchina accanto a lei, e di scatto il suo viso si sollevò
per osservarmi spaurita per un istante, instante in cui quelle sfere di
cioccolato incontrarono i miei occhi. Ma lei non fece alcun cenno di fuggire;
che io le sembrassi in qualche modo differente? Forse era perché lei si era
accorta che ero preoccupato; qualunque cosa fosse, non me ne sarebbe potuto
importare di meno, se non che la sua paura lasciò nuovamente il posto alla
tristezza, ed alle sue parole pungenti, mentre si tirava in piedi e si voltava
seccata, un po’ più duramente del solito.
“Non
ho tempo per te, Kisshu. Non puoi lasciarmi sola e concedermi di starmene con la
mia tristezza per una volta senza intrometterti e peggiorare le cose?”
Non ci
fu niente da fare, per evitare il gesto inconscio che seguì, ovvero, prima che
lei potesse avviarsi verso quello sciocco Mew-café da ragazzine dove lavorava,
non riuscii ad evitare di balzare verso di lei e le serrai la vita. Lei sussultò
voltando il capo, mentre io rafforzavo bruscamente la stretta, trascinandola
contro al mio corpo. Immediatamente iniziò a protestare, strillando di lasciarla
andare, ma io non ne volevo sapere. Mantenni salda la presa su di lei per un
po’, finché finalmente lei non si stancò di lottare e si calmò. Sollevai la sua
esile figura, premendola contro di me, e volai sopra un albero nelle vicinanze,
dove nessuno ci avrebbe potuto vedere, aggiustandomi confortevolmente contro il
tronco ed accostandola con sicurezza contro il mio petto. Lei arrossì un poco, e
quella vista fu una piacevole tregua da quegli occhi pieni di rabbia e di
lacrime. D’altro canto, quell’innocenza che amavo così tanto era rivolta a me, e
per una volta, non rovinai la situazione. Spinsi la sua testa contro la mia
spalla e la cullai avanti ed indietro per un po’, calmandola e asciugando via le
lacrime che ancora sfuggivano dai suoi occhi. Infine, dopo lungo tempo, riuscii
ad tirar fuori il coraggio per porle la domanda che mi stava assillando.
“Cosa…
Ichigo, cos’è successo?” le avevo chiesto, piano. Ci fu sussulto quasi
impercettibile nel suo respiro, e temetti che prendesse a piangere di nuovo, ma
invece non accadde.
“Aoyama-kun… lui…” per un attimo, la sua voce si tremò, ed io le scorsi una mano
tra i capelli, ancora una volta. Lei si calmò. “Io l’ho visto…”
Questa
volta, si mise a piangere di nuovo, ed affondò il viso sopra la mia spalla. Mi
stavo comportando in un modo sorprendentemente tenero verso di lei; La tenevo
stretta, la dondolavo avanti ed indietro, le sussurravo di calmarsi e la
confortavo come certe madri e certi padri terrestri avrebbero potuto confortare
un bambino piccolo se lui o lei si fosse fatto male. Lei cercò diverse volte di
rispondere alla mia domanda attraverso le lacrime, ma non riuscì mai a finire la
frase senza che i singhiozzi facessero sussultare paurosamente tutto il suo
corpo. Stavo tremando con lei ora; Sembrava che non potessi farci niente. O che
fosse per la paura di quanto lei potesse essere angosciata o che fosse per la
rabbia per quello che quel patetico, insignificante, rifiuto terreste potesse
averle fatto, non ero in grado di capirlo, ma stavo tremando.
“Io
l’ho visto con un’altra ragazza. Lei era mezza nuda, e lui le aveva tirato su la
gonna… e… e…!”
La
tranquillizzai. Non avevo bisogno di sapere il resto. Questo era abbastanza per
provarmi che quel ragazzo aveva passato il limite e spezzato il suo cuore al di
là di ogni possibile speranza di riscatto per molto tempo. Ora ne ero sicuro;
Era la rabbia che mi faceva ribollire il sangue e mi faceva fremere e tremare
per lei così violentemente. Posai un rassicurante bacio sulla sua fronte senza
neppure pensarci, ma da quello che registrai lei non fece nessun movimento per
allontanarsi. La strinsi a me più saldamente, e la teletrasportai a casa sua.
Per parecchio tempo, mi limitai semplicemente ad abbracciarla, e mentre la
rabbia mi andava via via abbandonando, realizzai che stavo facendo esattamente
quello che avevo desiderato: la stavo abbracciando.
Niente
proteste. Niente combattimenti. Niente battibecchi o sorriseti provocatori. La
stavo semplicemente abbracciando.
Lei si
era fidata di me. Si era confidata con me. Mi aveva guardato con quei suoi occhi
così innocenti. Ed anche adesso, stava dormendo silenziosamente stretta contro
di me, il suo respiro ormai solo lievemente alterato per via del pianto, il capo
appoggiato serenamente contro la mia spalla e la mia guancia adagiata sui suoi
capelli morbidi. Lei non si sarebbe ricordata di questo, domani, poiché era
addormentata, ma…
Io me
ne ricorderò per sempre…
NdA:
Eheh… questa è la cosa più corta che ho scritto ultimamente. Sono stata
piuttosto veloce, ma… eheh, dopo aver guardato il tributo di Ichigo/Kisshu alla
canzone “Amazing Kiss” di BoA Kwon ed aver letto un po’ di FF KxI qui, non ho
potuto farne a meno. Penso che si venuta abbastanza bene per essere solo la mia
seconda FF su Tokyo Mew mew, e la prima su questo pairing, cosa ne pensate?
Bene… spero sia stata abbastanza soddisfacente per tutti voi anti-Masaya; Non so
se possa essere considerato fracassamento, ma ho diffamato il suo personaggio
abbastanza bene, no? (diffamato il suo personaggio… da quale delle sette
dimensioni dell’universo è saltato fuori…?) Ad ogni modo, recensite per favore!
Note della
Traduttrice: Ciao a tutti! sono MewLeemoon (che sta infettando EFP come un
virus malefico, sventolando striscioni con su scritto: Kisshu/Ichigo 4ever!!!!
XDDD) Vagavo a tempo perso sul web e mi sono imbattuta in questo gioiellino e
quindi... come non condividerlo con tutti i fans italiani!!?!?! E' la mia prima
traduzione ed ho cercato di mantenermi il più fedele possibile all'originale,
sia nel bene che nel male... perciò, mi raccomando: recensite, recensite,
recensite! Questo per:
1) Far vedere
quanto anche noi EFPiani amiamo le FF
2) Farmi sapere
se la mia traduzione fila
3) Perché ho
già messo gli occhi su altre 3 o 4 FF e... beh, ho bisogno del vostro
incoraggiamento per tradurle tutte! ^-^
A presto!
Note Tecniche:
1) L'autrice usa per tre volte nella FF il
termine "lap" (lett.: grembo). Non so in inglese, ma a me personalmente sembrava
bruttino usare, in italiano, espressioni tipo "stringerla sul mio grembo"
riferite a Ki-chan... o_O Per cui ho sostituito con "stringerla contro il mio
corpo", "stringerla contro di me". Fate voi...
2) Ho rigirato un po' la frase, aggiungendo un
verbo. Questa era la trad letterale, ma suonava malissimo:
"Seduta
su una panchina del parco e singhiozzando penosamente sulle sue ginocchia, lei
era raggomitolata su sé stessa, da sola e distrutta"
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