~Elle
me dit danse
«Sei
davvero noiosa»
sbottò Lili all'improvviso. Inclinò leggermente la testa verso
destra. «Sempre a tramare vendetta1
, sempre a tenere il muso».
Asuka
la
fulminò con lo sguardo. Quell'occhiata avrebbe fatto ammutolire
chiunque.
Lili
Rochefort però non fece una piega; al contrario, la continuò a
fissare con quei suoi due occhi azzurri, il sole che illuminava
la chioma chiara.
«E
a te
cosa interessa?» ribatté Asuka, concentrandosi sul suo pranzo.
Se
solo non
avesse tenuto gli occhi bassi, avrebbe potuto vedere Lili arrossire
un attimo prima di sentirsi rispondere: «Ti verranno le rughe a
vent'anni, se continui così».
Asuka
incrociò le braccia al petto, lasciando definitivamente perdere il
suo bento2.
«La
fai
facile, tu».
Lili
sorrise, angelica. «E' facile, Asuka. Hai solo diciassette
anni!».
«Certo,
Miss Vita Perfetta. Allora sentiamo, cosa suggerisci di
fare?».
Lili
si
sistemò una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio.
«Lasciati
andare» le rispose infine, senza togliersi quell'odioso, splendido
sorriso dal viso. «Vieni a ballare con me, questa sera».
Asuka
scosse la testa.
«Io?
Ballare? Tu farnetichi, Lili».
Dopodiché
si alzò e, senza aggiungere alto, la lasciò sola al tavolo che
dividevano per il pranzo.
Asuka
stava
camminando verso casa, il passo svelto, la schiena dritta e lo
sguardo fiero.
Come
una
vera combattente, le avrebbero detto.
Certo,
pensò con amarezza la ragazza, dando un calcio a una lattina di coca
cola abbandonata sul ciglio della strada. Come no.
Senza
accorgersene, aveva iniziato a camminare più lentamente.
Che
poi,
ripensandoci...
Una
macchina- una grossa macchina, anzi, quella stupida limousine
interruppe però il corso dei suoi pensieri tagliandole la strada.
«Scema!»
urlò. «Potevi investirmi!».
Il
finestrino oscurato si abbassò, rivelando il volto rilassato di
Lili- non che ce ne fosse bisogno, la principessina era l'unica, a
scuola, ad avere una macchina del genere.
«A
casa
mia alle otto» le ordinò semplicemente. «E mettiti qualcosa di
femminile3 o sarò costretta a spogliarti, cheri4».
Asuka
osservò il finestrino rialzarsi e la macchina scomparire.
Forse
l'idea di andare a ballare non era poi così male.
Note:
1-
ovviamente contro Fang.
2-
il bento, per chi non lo sapesse, è il corrispondente giapponese del
nostro pranzo al sacco.
3-
i vestiti di Asuka sono, nella maggior parte dei casi, meno femminili
di quelli di Lili; in ogni caso i loro due stili sono diversi e
questa è una visione soggettiva di Lili.
4-
nel profondo, io sono convinta che Lili parli anche francese xD
Altre
note:
Ecco,
mi sento un po' come l'inventrice di coppie strane&improponibili.
Se mai qualcuno continuerà a scrivere su questa coppia, ecco, e poi
diventerà assurda, arriverò a sentirmi come l'inventrice delle
Dramione, LOL.
Scherzi
a parte, mi sono molto impegnata a scrivere questa... cosa. Spero che
venga apprezzata nonostante l'originalità (dio, che presunzione)
della coppia.
Naturalmente
è una cosa molto implicita, una fluff se vogliamo.
Inoltre,
spero di aver reso al meglio i personaggi.
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