As If You Have a Choice

di Tinotina
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Prologo

 

<< Non si è ancora svegliato? >>

Katara, con gli occhi stanti e appesantiti dal troppo vegliare, si voltò verso la voce gentile di Aang, appena entrato nella stanza per poi ritornare a guardare il volto pallido del ragazzo ai suoi piedi.

Zuko.

Gli occhi chiusi e il respiro lieve.

Sembrava dormire, ma non tutto è come sembra.

<< No >>

Voleva piangere. Sfogare le sue lacrime una volta per sempre, e invece rimaneva lì, al suo capezzale con la speranza di rivedere i suoi occhi aprirsi di nuovo, e presto.

E fintanto che non ne era a conoscenza non si sarebbe mossa di lì.

<< Katara hai bisogno di dormire >> le sussurrò.

La ragazza abbozzò un sorriso.

Aang.

Il suo dolce amico Aang, sempre preoccupato per lei.

<< Sto bene, tranquillo. Non ne ho bisogno. >>

<< E invece si. Io e Sokka abbiamo visto che non chiudi occhio. >>

<< Aang, non insistere. Non ho bisogno di dormire >> ripeté.

<< D'accordo, come vuoi. Vieni almeno a cena con noi?>>

<< Non ho fame >>

Fece per andarsene – ormai erano più di due settimane che Katara era rinchiusa in quella stanza – quando la dominatrice lo richiamò.

<< Aang >> disse << Come... come vanno le cose? Cioè … cosa … cosa è successo? Dopo la battaglia, intendo. >>

Katara infatti era rimasta all'oscuro di tutto. Dopo che lei e Zuko avevano affrontato Azula e dopo che lui era rimasto gravemente ferito nel tentativo di difenderla dal fulmine scagliato dalla sorella, non aveva voluto sapere niente, se non della salute del suo salvatore.

<< Sokka, Toph, Suki e io stiamo benissimo, così come Appa e Momo, anche se non al momento non sono molto vivaci. Poi ti ricordi di Ty Lee, l'amica di Azula? Beh, adesso è diventata una Guerriera Kyoshi, sotto la saggia guida di Suki, ovviamente >>

<< Deve essere stato un grande cambiamento per lei. E Mai? Come mai non è qui? >>

Qui, dal suo ragazzo morente – pensò con amarezza.

<< Katara … Mai … è morta. >>

Katara spalancò gli occhi.

Non era possibile.

Mai era riuscita a sopravvivere ad Azula...non poteva...non poteva essere morta. Era una delle combattenti più potenti che conosceva … era impensabile la sua morte...

<< E' così >> continuò tenendo gli occhi bassi << Non so bene com'è successo … so solo che l'hanno attaccata alle spalle, mentre stava combattendo. Mi dispiace tanto Katara >>

Ma Katara non lo stava ascoltando.

Pensava a Mai, e pensava a Zuko. Come avrebbe fatto senza di lei?

Lei stava desiderando che lui continuasse a vivere, ma quando lui avrebbe scoperto la verità... avrebbe desiderato la morte.

E lei non avrebbe potuto nemmeno ringraziarlo.

E abbracciarlo per averle salvato la vita.

Non avrebbe potuto fare niente.

Era diventata inutile.

Aang non era a conoscenza dei pensieri dell'amica capì dal suo sguardo vuoto che non poteva fare nulla per lei e se ne andò, dopo un ultimo sguardo.

Katara riportò il suo sguardo sul corpo del giovane dominatore del fuoco … sul futuro Signore del fuoco.

Vide la cicatrice sul volto e provò rabbia, poi vide la cicatrice sul suo petto – la cicatrice destinata a lei – e provò dolore.

È tutta colpa mia... è solo colpa mia.

Si chinò su di lui e pianse.

<< Non provare a morire, mi hai capita? >> singhiozzò << Ti ricordi cosa hai detto? Hai giurato che sconfiggendo Azula nessun altro si sarebbe fatto male … quindi ritorna … ritorna, ti prego >>

Non morire...

Non lasciarmi...





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