Change my Life

di Roev_Chan
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(Questa storia si sovrappone a "L'incanto dell'Oblio e il Gioiello della Vittoria", dove Mizu è protagonista: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=681916&i=1 )


Mizu aprì gli occhi e si tirò su col busto dal letto. Si guardò attorno: sentiva gli Starly e gli Staravia cantare in lontananza, mentre si guardava attorno nella sua stanza buia. Il suo Zorua si alzò dalla cesta, posta in fondo al letto e balzò sul letto della ragazza, salutandola strusciandosi contro di lei. Mizu lo prese in braccio e lo baciò sul nasino. -Buongiorno piccolo mio.- Lo salutò. Il piccolo pokémon nero fece un breve verso, contento.
-Mizu, scendi!- Sentì sua madre chiamarla.
-Arrivo!- Rispose Mizu. Si alzò in piedi in fretta e tirò le tende di lato, facendo entrare la luce del mattino sulla sua stanza. Mentre si vestiva con la sua solita canottiera viola e pantaloncini i jeans, il piccolo Zorua assunse le sue sembianze a aprì la finestra ridacchiando. Mizu gli tirò il codino scuro che gli usciva dai pantaloncini e il piccolo pokémon si ritrasformò nella sua forma originale -Vieni, Zorua. Andiamo!- Lo chiamò sorridendogli. Aprì la porta della sua stanza e scese le scale in fretta. Salutò sua madre che stava cucinando la colazione mentre si sedé a tavola.
-Dormito bene, cuginetta?- Le chiese Regen, suo cugino, un ragazzo vestito sportivo coi capelli sul rosa e un cappello nero che non toglieva quasi mai. Cloud, il secondo cugino, un ragazzo magro che indossava stivali bassi, jeans, canotta e portava sempre una sciarpa rossa al collo, pieno di piercing nelle orecchie e i capelli dal colore che ricordavano le acque delle paludi, entrò dalla porta sul retro della casa e si sedette pure lui, addentando una brioche.
-E’ arrivato un forestiero.- Disse –Sta cercando un posto dove fermarsi un paio di gironi. zia Makea, che ne dici?- La madre di Mizu si affacciò dalla cucina.
-Abbiamo una stanza degli ospiti libera, no? Andate a chiamare il forestiero e invitatelo da noi.-
-Io non posso zia, devo andare a portare i Miltank al pascolo.- Disse Regen alzandosi –A dopo, ragazzi.- Li salutò uscendo.- Cloud si stiracchiò sulla sua sedia e si alzò anche lui.
-Vado anch’io, devo raccogliere il miele dei Combee e sistemare le reti nell’orto, se no i Murkrow ci mangeranno tutto il raccolto. Ciao Mizu, ciao zia!- Le salutò andandosene. Mizu finì di bere la sua tazza di latte sparecchiò il tavolo, aiutando sua madre a pulire il tutto.
-Mizu, vai a cercare il forestiero e chiedigli se si vuole fermare da noi, lo ospitiamo volentieri.- La ragazza annuì e uscì di casa con Zorua sulle spalle. Si diresse subito dal vecchio signore della pensione e gli chiese del forestiero, il vecchio non le seppe rispondere, così la ragazza si avviò al centro pokémon e chiese lì. L’infermiera Joy le indicò la sala d’attesa, dicendole che l’avrebbe trovato lì. Mizu si avvicinò alla stanza e si affacciò e lo vide: era solo un ragazzo, avrà avuto un paio d’anni più di lei. Aveva i capelli abbastanza lunghi e castani, legati da un elastico, mentre alcuni ciuffi ribelli gli sfuggivano, coprendogli il viso. Insieme a lui un Eevee e un Pidgeotto. Notò anche una teca che teneva sulle ginocchia con un uovo giallo e nero. Il ragazzo alzò la testa e guardò nella direzione di Mizu, fulminandola con gli occhi gialli.
-Chi sei?- Le chiese. La ragazza rimase muta e si avvicinò piano a lui. Notò lo sguardo truce del ragazzo, l’espressione cupa e gli occhi di ghiaccio.
-Ehm… ciao, io sono Mizu, ho sentito che cerchi un luogo dove passare la notte… io e la mia famiglia possiamo offrirti vitto e alloggio nella nostra fattoria, è a due passi da qui.- Il ragazzo la fissò e fece un sospiro silenzioso.
-Grazie Mizu, io sono Terra.- Si alzò in piedi e le tese la mano. La ragazza lo guardò arrossendo e gli strinse la mano –Tu alleni pokémon? Ho notato il tuo Zorua.- Le chiese Terra. Lei scosse la testa.
-Mio padre non vuole che parta di casa, ha paura che possa succedermi qualcosa.- Rispose lei abbassando lo sguardo. Terra rimase a una via di mezzo tra lo sorpreso e lo shockato, ma senza darlo a vedere. Incrociò le braccia.
-E come mai…?- Le chiese ancora indicando il piccolo pokémon nero.
-E’ il cucciolo del Zoroark di mio padre. Me lo ha regalato una settimana fa per il compleanno.- Rispose ancora lei.
-Ah, auguri.- Mizu non se l’aspettò -Quanti anni?- Le chiese.
-Dodici. Grazie.- Arrossò sorridendo di nuovo.
-Io alla tue età viaggiavo già da un paio d’anni. Questi sono i miei pokémon.- Gli mostrò Pidgeotto e Eevee –Poi ho un Charmeleon che si sta riposando qui al centro pokémon e questo uovo. Non ho idea di cosa nascerà…- Spiegò.
-Che fortuna, deve essere bellissimo viaggiare…- Commentò Mizu. Terra le accennò un breve sorriso.
-Ah, comunque accetto la tua offerta e ti ringrazio. Sono contento di aver trovato delle persone così gentili qui a Flemminia.- Disse grattandosi la testa. L’infermiera Joy entrò nella sala d’attesa.
-Posso palarti un attimo?- Gli chiese. Il ragazzo andò da lei e parlarono un po’, poi tornò da Mizu.
-Il mio pokémon passerà la notte qui.- Disse.
-Va bene, posso mostrarti la fattoria?- Gli chiese Mizu. Lui annuì e si incamminarono verso casa della ragazza.




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