How I Met Your Mom
How I met your
Mom
Prologo – Toglietemi Tutto, Ma Non Il Mio
Cibo
22 Aprile, ore 9.32
Ron
si girò sonnacchiosamente nel letto matrimoniale, sbadigliando, infastidito
dalla luce che filtrava dalle tende della camera. Sbadigliando, rivolse lo
sguardo al soffitto, per poi richiudere gli occhi ancora abituati al buio,
infastidito; si passò una mano sul viso, poi, sorridendo, l’allungo verso
l’altro lato del letto.
-
Hermione... – sussurrò assonnato,
accarezzandole i capelli. Da sotto la sua mano provenne un leggero ‘Prrrh’.
Spalancò gli occhi, confuso.
-
Hermione?!
–
Si
girò verso il rumore: Grattastinchi, spaparanzato sul letto, faceva le fusa
beato. Ron si accigliò, ritirando immediatamente la mano. Prese il gatto per la
collottola e lo sbatacchiò sul pavimento senza troppi riguardi, sbuffando uno
‘schifoso stupido gatto’.
Si
passò una mano si capelli arruffati, mentre Grattastinchi usciva indignato dalla
stanza. Si guardò un secondo intorno, come aspettandosi di trovare Hermione
nascosta da qualche parte.
Perplesso,
uscì dalla stanza. – Herm, dove sei? – chiamò, mentre scendeva le scale. Nessuna
risposta.
-
Hermione?
– si avvicinò verso la cucina, e si accorse che da lì proveniva un leggero
‘tic-tic-tic’. Si immobilizzò. Prese la bacchetta, e si avvicinò più
silenziosamente che poteva alla porta.
Il
rumore era adesso più forte. Col cuore che batteva a mille, spalancò la porta di
botto, puntando la bacchetta diritto davanti a se, urlando: - Fermo là!
–
Hermione
alzò lentamente lo sguardo dalla macchina da scrivere, con un sopracciglio
alzato.
-
Non mi
muovo – rispose, con una voce piatta. Ritornò subito con lo sguardo rivolto alla
macchina, appoggiata sul tavolo della cucina adesso ricoperto di carte
appallottolate e stracciate, confezioni di biscotti e una vaschetta di gelato
mezza vuota da una parte, e alcuni fogli ordinatamente ordinati l’uno sull’altro
da un’altra.
Aveva
l’aspetto di chi si è alzato in tutta fretta, senza aver dormito un granchè: i
capelli erano tutti scompigliati, aveva indosso una camicia di Ron che le
ricadeva larga fino quasi alle ginocchia, e aveva gli occhi
cerchiati.
-
Scrivi?
– disse Ron, sorpreso. Lei annuì assente. – Ispirazione tornata – disse
semplicemente, bevendo del caffè da una tazza che sembrava più una pentola da
quanto era grande.
Ron
sorrise entusiasta: - Fantastico! – si avvicinò a Hermione, allungando una mano
verso il primo dei fogli che gli capitava a tiro. Lei gli tirò uno schiaffetto
sulla mano, senza però alzare gli occhi dalla macchina. Ron la ritirò,
massaggiandola. – Ahi... – protestò. Hermione non lo degnò d’uno sguardo. Lui
s’accigliò. – Vabbè – disse, - mi vado a preparare.. guarda che dopo il lavoro
faccio un salto da Ginny e poi ho gli allenamenti... –
Uscì,
senza che lei dicesse una parola.
*
22 Aprile, ore
19.17
La
testa bagnata di Ron sbucò dalla porta della cucina. I fogli ordinati sul tavolo
erano aumentati da quella mattina, ma mai quanto quelli appallottolati, che
occupavano gran parte del tavolo ormai.
-
Come
va? – chiese allegramente ad Hermione frizionandosi i capelli con
un’asciugamani.
-
Mmh –
rispose lei, continuando a scrivere freneticamente.
Lui
continuò ad asciugarsi i capelli, fin quando lei non si girò con sguardo
assassino, sibilando: - Mi bagni tutto! Non puoi farlo in bagno come
tutte le persone normali?! –
Ron la
fissò sbalordito. – Oh, okay, scusa... – disse, smettendo subito di passarsi
l’asciugamani sui capelli e raggiungendo lentamente e poco convinto la
porta.
*
22 Aprile, ore
23.57
-
Vieni
a letto..? –
-
Un
attimino, finisco qui... –
Ron
sbuffò un po’ irritato; salì le scale e raggiunse la camera. Si infilò sotto le
coperte e si girò dalla parte della finestra, dando le spalle alla porta. Dopo
un po’, si rigirò dall’altra parte. Poi di nuovo dall’altra. Ancora, e ancora,
con quel maledetto ‘tic-tic-tic’ che l’accompagnava di
sottofondo.
Allungò
la mano ed afferrò la sveglia: mezzanotte e dieci.
Scivolò
fuori dal letto e piano piano raggiunse di nuovo la cucina: Hermione sembrava
non essersi mossa d’un millimetro da quando lui le aveva chiesto se veniva a
dormire.
Si
avvicinò e le cinse la vita con un braccio, appoggiandole il mento su una
spalla.
-
Allora,
vieni? – chiese, quasi implorante.
-
Sì, un
attimo, finisco qui... – rispose lei, divincolandosi.
Ron
uscì dalla cucina sapendo che l’indomani mattina si sarebbe di nuovo ritrovato
ad accarezzare Grattastinchi invece che Hermione.
*
23 Aprile, ore
9.46
Ron
scese in cucina sbadigliando, con in braccio il gatto. Hermione si era
addormentata sul tavolo.
-
Tesoro,
svegliati... – chiamò Ron, aprendo il frigo con lo stomaco che
brontolava.
E
quello che vide gli fece gelare le vene.
Niente.
dentro il frigorifero non c’era assolutamente, inequivocabilmente niente a parte
un limone, una bottiglia d’acqua e un barattolo di maionese mezzo
vuoto.
Gli
occhi gli vagarono in preda al panico in mezzo al bianco immacolato del
firgorifero.
Perchè
Ronald Weasley potevi non salutarlo la mattina, potevi rivolgerti a lui
scontrosamente senza motivo apparente, potevi addirittura togliergli il sesso
per una notte – una, però – ma mai, per nessunissimo motivo, potevi
togliergli il cibo.
-
Non
c’è niente – disse, debolmente, quasi non ci credesse.
Hermione
si stiracchiò, massaggiandosi il collo. – Di che stai parlando..? – chiese,
sbadigliando.
-
Non
hai fatto la spesa ieri – disse Ron con tono accusatorio.
-
Bè, ci
potevi pensare tu, no? – rispose lei irritata.
-
Ma io
ho lavorato, e sono stato occupato tutta la giornata! –
-
E io
no?! – rispose lei, inviperita.
-
Ma sei
stata a casa ad ogni modo! –
Lei si
alzò, guardandolo indignata.
-
Per me
è molto importante scrivere, che tu ci creda o no non è uno stupido passatempo!
–
Lui
aprì la bocca per protestare, ma non trovò nulla da ribattere; poi, disse, anche
se non c’entrava apparentemente nulla: - Ieri sei stata tutto il giorno
irritabile, e suppongo anche oggi, senza un minimo motivo! –
-
Bè,
allora smettila di starmi attorno! – gridò lei; Ron non se lo fece ripetere una
volta, ed uscì velocemente di casa.
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Lo
so, come inizio non è granchè e non c'entra una beneamata mazza col titolo - ma
andando avanti prenderà una piega diversa, e dovrebbe piacere di più... spero!
.__.
Ah, ho sempre immaginato Hermione come una scrittrice non riuscirei
mai a vedermela in un Ufficio del Ministero o una cosa simile... forse perchè
lei mi piace così tanto e fare la scrittrice è il mio sogno XD comunque, fatemi
sapere! ^__^
Lollo
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