NejiTen
Nda:
Dopo una SasuSaku, una NaruHina e una SuiKa non potevo non contribuire
con una NejiTen. All'inizio mi piaceva come era venuta fuori, ma ora
come ora la detesto. Seriamente, non la sopporto proprio. Due accenni
lime alla fine e tanta ma tanta demenzialità ed idiozia. Non ha
senso, davvero.
In ogni caso, spero non si ricada nell'OOC come al solito! Per chi ha voglia di farlo, buona lettura! ^__^
Avrei voluto dedicarla a lastscream, ma non è degna di lei,
perciò le dedico soltanto l'intenzione di scriverla.
Apprezza lo sforzo, cara.
♥
Passionate Training.
La cappa di caldo afoso che era
scesa quella settimana su Konoha aveva colto di sorpresa tutti i suoi
abitanti, Neji Hyuuga per primo, che per quel giorno aveva
programmato una giornata all'insegna dell'allenamento.
Così, dopo aver salutato Ino e Shikamaru che passeggiavano
vicino alle mura, Neji si era diretto tranquillamente verso il campo
d'addestramento numero tre.
Per la verità erano una decina di giorni che il Team Gai non si
allenava al completo, proprio perchè uno dei suoi membri si era
visto impegnato in una missione straordinaria con un team esterno al
gruppo.
Tenten, la maestra d'armi di Konoha, era partita sette giorni prima assieme al Team Otto verso il Paese del Vento.
Nulla avrebbe potuto peggiorare l'umore di Neji Hyuuga come l'assenza
della sua compagna di squadra, come i mancanti allenamenti degli ultimi
sette giorni e come la consapevolezza che Tenten non sarebbe riuscita a
vederla da solo prima di quella sera.
Perchè Tenten era tornata, a quanto avevano detto Shikamaru ed Ino, e lui in quel momento aveva affrettato il passo.
Arrivò al campo con un certo anticipo e si sorprese di vederlo già occupato da altre tre figure.
Al suo arrivo il loro sensei, Maito Gai, stava facendo stretching
contro un'albero, mentre Lee lo incitava pomposamente a continuare.
Neji, quando spostò lo sguardo un poco più a destra,
pensò che quel caldo non contribuiva certamente a fare in
modo che il suo cervello mantesse una certa dose di lucidità,
come di certo non contribuiva il fatto che proprio quel giorno, dopo
sette giorni che non la vedeva, Tenten avesse deciso di vestirsi con i
soliti pantaloni morbidi e con una canotta smanicata che davvero
lasciava poco spazio all'immaginazione riguardo le dimensioni del suo
petto.
Quel pensiero costò a Neji una goccia di sudore, e mentre
avanzava con la solita espressione impassibile sul volto, si chiese per
quanto tempo sarebbe riuscito a resistere senza dare di matto.
Lee lo accolse esultante come sempre, e gli si avvicinò in due
balzi atletici. << Yo! Neji! >> esclamò. <<
Pronto per l'allenamento di oggi?! >>
Neji annuì distrattamente, lasciando cadere lo zaino sull'erba e
stiracchiandosi un braccio, simulando indifferenza alla vista di Tenten
che si avvicinava timidamente con un sorriso tirato sulle labbra.
Sette giorni.
<< Neji. >> disse lei. << Ciao. >>
Neji annuì. << Ciao. >> rispose, con tono
sorprendentemente morbido. << Com'è andata la missione?
>>
Tenten si strinse nelle spalle, avvicinandosi ancora. Lee era corso di
nuovo da Gai. << Una noia. >> rispose semplicemente.
<< Tu che hai fatto? >> e si chiese perchè avesse
dovuto pigolare come una scimmia in calore.
Non riuscì ad impedirselo, posò una mano sul suo braccio.
<< Niente di chè. >> replicò laconico, abbassando il capo e incontrando il suo sguardo.
Quello sarebbe stato un ottimo momento per scambiarsi un bacio di
bentornato, sopratutto perchè al riparo di quell'albero erano
ben nascosti dagli altri due membri del loro team, ma Lee decise di
mettersi a strepitare proprio in quell'istante.
<< Ehii! >> urlò. << Veniteee.. si comincia l'allenamento! >>
Che tu sia maledetto.
Tenten fu la prima ad andarsene, rigida, e mentre la vedeva correre
Neji non riuscì ad impedirsi di concentrare il suo sguardo sul
fondoschiena di lei, prima di scuotere ampiamente la testa e decidere
di avvicinarsi anche lui.
Dopo una breve sessione di riscaldamento, Gai formò le coppie per il combattimento corpo a corpo.
Solitamente lui e Tenten erano in coppia insieme ma casualmente quel giorno il loro sensei decise di scambiare i patner.
Così mentre Neji affrontava il suo sensei, Tenten combatteva
contro Lee. E Neji si beccò un pieno pugno in faccia e un calcio
nelle costole che lo mandò a sbattere contro un'albero solo
perchè si era intrattenuto un secondo in più
nell'osservazione della figura agile di Tenten che schivava i calci di
Lee e che aggraziatamente atterrava con una giravolta più in
là.
<< Neji, ti vedo distratto oggi. >>
Con quella frase i combattimenti corpo a corpo ebbero la loro fine, e Gai dichiarò aperta una pausa di qualche minuto.
Così Neji si sedette per terra, con tutto l'intenzione di voler meditare.
Ma fu difficile, molto difficile.
Difficilissimo.
Questo perchè Tenten aveva avuto la straordinaria idea di
mettersi di spalle e allenarsi col tiro al bersaglio, e a Neji
risultava assolutamente impossibile riuscire a staccare gli occhi di
dosso.
Molto molto difficile.
Sopratutto perchè le gambe di Tenten erano snelle ed agili, e correvano veloci per tutto il perimetro del campo.
Sette giorni.
E da dietro Neji riusciva a vedere chiaramente il profilo nitido dei
suoi seni, e una goccia di sudore che scivolava lungo la sua schiena..
Sudò freddo Neji.
Perchè quella situazione non era per niente positiva, assolutamente no, e si chiese per quanto tempo ancora sarebbe riuscito a resistere prima di prenderla e farla sua in mezzo a quel campo, sbattendosene altamente dei suoi compagni di team e, accessoriatamente, del fatto che nessuno a Konoha sapesse della loro relazione.
Non va bene, non va per niente bene.
<< Neji, perchè stai guardando il sedere di Tenten? >>
Già, bella domanda.
Neji sobbalzò, voltandosi di scatto e scoprendo la figura di Rock Lee che lo scrutava con aperta curiosità.
Le frequenze di Lee spesso e volentieri superavano i decibel umanamente
consentiti e proprio per questo la sua domanda si riservò di
eccheggiare lungo tutto il perimetro del campo di allenamento e di,
ovviamente, rimbombare nelle orecchie degli unici presenti.
Tenten, povera anima, si stava caricando fra le braccia un carico
d'armi e al suono di quelle parole inciampò sui suoi stessi
piedi e le armi si disseminarono di nuovo per terra, in un gran
frastuono che attirò l'attenzione di tutti.
Rossa in volto, si affrettò ad abbassarsi e ad apprestarsi a
radunarle di nuovo quelle maledette armi, che proprio non volevano
saperne di essere prese dalle sue dita un po' tremanti.
Gai scelse proprio quel momento per scoppiare in una tonante e
fragorosa risata, raggiungendo gli uomini del gruppo. << Lee!
>> esclamò, aprendosi nel suo sorriso scintillante.
<< Ti sembra il modo di fare certe domande?! Lascia che Neji
conosca da sè le gioie della giovinezza! >>
<< Oh, Gai-sensei! >> singhiozzò Lee. << Lei è sempre così saggio! >>
Neji dal canto suo si chiese perchè, perchè
maledizione, quella mattina avesse deciso di alzarsi dal letto, e
accessoriamente avesse acconsentito ad un'allenamento con tutti i suoi
compagni di squadra. Tutti.
Con le guancie che rischiavano di andare a fuoco, le sue, Neji si
ritrovò ad osservare i suoi compagni, con uno sguardo fra il
disperato e lo straziato, e avrebbe voluto chiedere aiuto a Tenten, ma
Tenten sembrava davvero troppo presa dall'osservazione del cumulo di
armi ai suoi piedi.
Neji, neanche a farlo a posta, si lasciò incantare dalla vista
delle labbra delle kunoichi che si muovevano freneticamente e che
avevano tutta l'aria di star sparando insulti e volgarità a
raffica.
<< Neji! >>
Una pacca sulla spalla lo fece sobbalzare e quando si voltò
incontrò lo sguardo sorridente di Maito Gai. << Mio caro
allievo. >> proferì. << Vorrei fare due parole con
te e con Lee, fra uomo a uomo.. eh? >> e ammiccò
sagacemente, sfoggiando il suo sorriso scintillante.
Neji deglutì e scoccò un'altra occhiata in direzione di
Tenten, in una muta richiesta d'aiuto, ma Tenten sembrava persa in un
mondo tutto suo.
<< Dovete sapere che quello che voi state attraversando è
la fase dove gli ormoni fanno BUM.. e ancora BUM BUM! >>
esclamò. << Sprizzate di ormoni giovanili invadono il
vostro giovanile corpo e.. >>
Non lo stava facendo davvero.
<<.. vi portano a provare travolgenti e giovanili sentimenti nei confronti di una persona del sesso opposto.. >>
Gai-sensei non stava parlando di sesso con loro.
<<.. e si sà, questi tormentati e giovanili sentimenti
portano a giovani ed esplosive manifestazioni d'affetto! >>
<< Che tipo di manifestazioni d'affetto, Gai-sensei? >>
replicò Lee, che per l'occasione aveva estratto dalla classica
tuta verde il solito taccuino prendiappunti.
<< Brucianti, passionali e giovanili dimostrazioni d'affetto!
>> e Gai scoppiò nell'ennesima risata fragorosa. Neji
sospirò, oramai completamente arresosi all'evidenza di avere a
che fare con dei compagni di squadra completamente fuori di cervello.
Quello che non calcolò fu la seguente battuta di Gai. << Tenten! >>
Tenten stava ancora osservando la montagna d'armi ai suoi piedi e
all'udire il suo nome sobbalzò violentemente, arrossì e
si voltò verso di loro, stizzita.
<< Cosa? >> sbottò, e Neji si chiese perchè sembrasse ingiustificatamente arrabbiata.
<< Tenten vieni qui! >> continuò Gai, facendole
segno di avvicinarsi. << Dobbiamo discutere di una cosa tutti
assieme! >>
Di cosa dovessero esattamente discutere Neji non avrebbe mai voluto
saperlo, perchè lo sguardo seccato, avvilito ed imbarazzato che
Tenten gli rivolse lo fece irrigidire e sospirare sul posto.
<< Cosa c'è? >> rantolò lei, una volta che li aveva raggiunti.
Gai le rivolse il suo nice-smile
e le strinse le mani sulle spalle, assumendo l'aria di chi aveva
proprio l'intenzione di sparare una lunga e profonda filippica sulla
gioventù. << Tenten. >> disse lui, osservandola
dritta negli occhi. Tenten ricambiò lo sguardo, scocertata e
immobilizzata dalla sorpresa. << Sei una donna, ormai. >>
<< C-Cosa..? >>
Gai le fece segno di rimanere in silenzio. << Lo sò, lo sò.. capisco quello che provi. >> disse e no, sembrava del tutto deciso a non voler scollare le mani dalle sue spalle. << Ma devi capire che è normale. >>
Normale?
<< E' del tutto normale che tu provi sentimenti del genere.
>> riprese e gli occhi gli brillarono intensamente. Tenten
deglutì. << Che tu provi attrazione nei confronti dei tuoi
coetanei del sesso opposto. >> aggiunse.
<< Profondi sentimenti che si manifestano in.. >>
Silenzio.
<< In.. ?! >>
Lee agitò il braccio in aria, con l'aria di uno scolaretto che
freme per dare la risposta esatta ad una domanda, e Neji gli
scoccò un'occhiata che avrebbe potuto trapassare di cento gradi
la temperatura dell'inferno, ma quella situazione era davvero troppo
imbarazzante per dire qualcosa.
<< In giovanili e passionali dimostrazione d'affetto, Gai-sensei! >>
<< Esaaattoo! >>
Tenten si massaggiò furiosamente le tempie, prendendo tre
respiri profondi, mentre le sue guancie tornavano ad assumere una
colorazione rossastra e Neji rischiava di andare in iperventilazione.
Quando poi Gai posò una mano sulla spalla di lui, Neji si chiese
nuovamente come fosse finito in quella situazione e perchè
proprio a lui fosse toccato l'arduo compito di dover sopportare quei due disadattati.
<< Neji. >> proferì. << Voglio che tu mi prometta una cosa. >>
Cosa?
<< Abbi cura della nostra Tenten! >>
La gola gli si seccò e sentì chiaramente Tenten
sobbalzare al suo fianco. << Gai-sensei... >> ribattè
lui.
<< NO! >> cinque dita sul
suo viso. << Non ti disturbare a negare la vostra parapitante e
bruciante relazione! >> l'occhio sinistro di Tenten tremò.
<< Io capisco.. capisco
che alla vostra età sia necessario farlo! Ma sappiate che il
vostro amato sensei è sempre la vostro fianco! >>
<< Gai-sensei! >> Lee scoppiò in lacrime. << Siete sempre così saggio e comprensivo! >>
<< Oh Lee! >>
Mentre il loro sensei e il loro compagno di squadra si precipitavano
uno verso l'altro, coinvolgendosi in un appassionato abbraccio
maestro-allievo, Tenten e Neji respirarono a fondo, dando scorto alle
loro riserve di pazienza.
<< Adesso andiamo, allievo mio. >> singhiozzò Gai,
asciugandosi le lacrime dalla faccia. << Lasciamo Neji e Tenten
da soli. >>
<< Gai-sensei, anch'io potrò sperare di avere i suoi
stessi consigli quando avrò una dolce metà a cui dedicare
il mio giovanile amore? >> si stavano allontanando, ma le loro
voci erano ancora ben chiare.
<< Ma certo! >> rispose Gai, e risuonò il rumore
secco di una pacca sulla schiena. << Anzi, proprio perchè
sei il mio allievo prediletto.. >> disse. << Per te
scriverò una guida su come conquistare il cuore di una giovane
ragazza! >>
<< Oh, Gai-sensei.. fantastico! >>
Neji non si era ancora ripreso completamente dalla scena di poco prima
ed ecco che il suo sensei si voltava nuovamente nella loro direzione,
stendendo un braccio, mostrando il pollice e proferendosi nel suo
sorriso scintillante.
La nice-pose-guy.
***
Il sole era calato, e non appena l'allievo e il maestro erano spariti
al di là della boscaglia, Tenten, troppo imbarazzata dalla
situazione, si era allontanata a passo svelto e si era lasciata cadere
sull'erba fresca, sospirando pesantemente.
Sette giorni.
Neji l'aveva osservata, storcendo le labbra in una smorfia mentre anche
lui si lasciava cadere a peso morto sul terreno, appoggiando la schiena
contro un masso.
Non parlarono e solo dopo svariati minuti Neji riuscì finalmente a capire che Tenten lo stava del tutto ignorando.
Sospirò, evidentemente indisposto.
<< Tenten. >>
Nessuna risposta.
<< Tenten.. ? >>
Ancora niente.
Si acquattò e silenziosamente le si avvicinò, sporgendosi appena sopra la sua palla. << Tenten? >>
Tenten cacciò uno strillò, sobbalzando e rischiando di
cadere a faccia in terra. << N-Neji! >> sbottò.
<< Non farlo mai più! >>
Neji alzò appena un sopraccigliò, perplesso, per poi
decidere di lasciar correre. << Cosa ti ho fatto stavolta?
>> borbottò, atono, ma Tenten non sembrava star
ascoltandolo perchè aveva colto al volo l'occasione e se la
stava svignando, gattonando furtivamente.
Afferrandola per la collottola la trascinò indietro. << Tenten. >>
Tenten mise sù un broncio piuttosto infantile. << E' tutta
colpa tua. >> mormorò infine, dopo un po' di proteste.
<< Se non lo avessi fatto a quest'ora mi sarei risparmiata quella
figuraccia! >> aggiunse.
<< Avessi fatto cosa? >>
<< Mi hai guardato il sedere! >> pigolò lei, arrossendo indegnamente e puntando lo sguardo sul terreno.
Neji incassò le spalle, seccato. << E ti preoccupi di questo? >> replicò.
Tenten lo fulminò con lo sguardo. << Questo? >> ringhiò. << Hai idea di come mi ha guardato Lee? Oddio.. è stato così imbarazzante! >> e affondò il volto rosso fra le mani.
<< Come ti avrebbe guardato? >> sibilò lui, prima di cambiare completamente tono. << E poi, non è stata colpa mia. >>
<< Ah no? >>
<< No. >>
affermò Neji, deciso.<< Sei tu quella che ha avuto la
splendida idea di andare in giro conciata in quel modo. >>
<< Cos'ha che non và il mio abbigliamento? >> sbottò Tenten, improvvisamente in preda al panico.
Neji allora inclinò il capo, e un sorrisino gli spuntò sulle labbra.
Che ingenua.
Gli occhi di Tenten lo incitavano a continuare.
C'era cascata.
In un gesto veloce sollevò il braccio, e Tenten neanche
si accorse pienamente di cosa stava succedendo perchè si
ritrovò di punto in bianco sbattuta contro il torace di Neji
Hyuuga e con la sua mano fra i capelli.
<< N-Neji! >> pigolò, arrossendo.
Neji affondò il voltò nell'incavo del suo collo, avvolgendola infine in un vero e proprio abbraccio.
Sette lunghissimi giorni.
<< Se tu non avessi avuto la splendida idea di sparire per sette
giorni in missione col Team Otto.. >> proferì poi, atono.
<< A quest'ora non sarebbe successo niente di tutto ciò.
Gai-sensei e Lee non avrebbero scoperto niente, e nemmeno tutta Konoha.
>>
Neji non la vide, ma Tenten gonfiò le guancie in un broncio
adorabile, prima di ricambiare la stretta altrettanto calosorsamente.
<< Ti dispiace davvero che tutta Konoha adesso sappia di noi due?
>> esordì poi, con una voce timida che poco le si
confaceva.
La strinse più forte. << No. >>
Tenten al suono di quelle parole si dimenò dalla sua presa e gli
gettò le braccia al collo, incollando le labbra sulle sue.
Il terzo campo d'addestramento non era certamente il posto migliore per
dedicarsi ad attività del genere, considerando l'ora e il fatto
che entrambi avessero appena terminato un'allenamento massacrante.
Ma il desiderio era talmente urgente che Neji non esitò a strapparle letteralmente di dosso quella cosa che lei chiamava cannottiera e che per tutta la giornata non aveva fatto altro che tormentarlo.
<< Non metterti mai più roba del genere. >>
soffiò contro il suo orecchio, rauco, accarezzandole le gambe da
sopra la stoffa morbida dei pantaloni.
Tenten ridacchiò, insinuando le manine al di sotto del suo
kimono d'allenamento. << Perchè? >>
cinguettò, in un tono malizioso che tanto ricordava Ino Yamanaka.
Neji l'attrasse di nuovo a sè con irruenza, baciandola con forza.
Erano sette lunghissimi giorni che non lo toccava, Tenten.
<< Lo sai benissimo il perchè. >> mormorò, scendendo a baciarle il collo, la parte superiore del suo kimono oramai abbandonata per terra.
Tenten scoppiò a ridere per poi stringere forte le labbra e
sospirare quando la mano di lui si insinuò sotto la stoffa del
reggiseno. << N-Neji Hyuuga.. >> sussurrò, una volta
che lui aveva trascinato entrambi per terra. Si mise a cavalcioni su di
lui. << .. non dirmi che sei geloso.. >>
Neji succhiò la pelle della sua spalla, riservandosi di lasciare
un vistoso segno rosso, prima di scendere nell'incavo fra i suoi seni.
<< Ma non dire sciocchezze. >> mormorò sulle sue labbra, prima di tornare a baciarle.
Foglie secche che si spezzavano..
Neji cominciò ad armeggiare con il gancetto del reggiseno,
masticando come sempre le solite imprecazioni mentre lei tratteneva a
stento un sorriso beota.
.. fruscio del vento..
Altri baci sul collo, carezze sulle gambe, sul ventre. Mani che si
sfioravano, labbra che si cercavano, corpi che si avvicinavano.
.. rumore di passi..
<< N-Neji! >>
Il reggipetto sganciato e penzolante, le sue labbra sul seno, sospiri di piacere.
<< Neji, sei sicuro di averlo con te? >>
<< Sì, Gai-sens- >>
Tenten cacciò uno strillo così acuto da far impallidire
Neji, prima che ella si buttasse per terra cercando alla ben meglio di
coprire la sua nudità.
Neji si affrettò a passarle il suo kimono, strisciando via.
<< GAI-SENSEI! >> strillò Tenten, di spalle, infilandosi la maglia di Neji.
Maito Gai, acquattato tranquillamente alla loro altezza, sorrideva sapientamente. << Yo! >> disse semplicemente.
<< Gai-sensei! >> ringhiò Neji, arrossendo. << Cosa diavolo pensava di fare?! >>
<< Prego prego.. non disturbatevi.. >> rise, notando che
Tenten cercava disperatamente con lo sguardo la sua canotta e il suo
reggiseno. << E' così bello poter vedere due ragazzi nel
pieno dell'amore! >>
<< Gai-sensei.. >> il tono di Tenten cominciava a diventare minaccioso.
Gai sorrise di nuovo, prima di frugarsi nelle tasche del giubbotto da jonin ed estrarre qualcosa.
<< Sono venuto per darvi.. >> e dopo due capriole in aria. <<.. QUESTO! >>
Nelle sue mano faceva bella mostra di sè un nuovissimo e perfettamente confenzionato profilattico.
Profilattico.
Un profilattico.
Tenten, ancora voltata di spalle, arrossì come non mai.
<< Immaginavo che presi dalla foga dell'amore avreste potuto
dimenticarvi di un particolare taaanto importante questo.. >>
disse, e agitò le braccia in modo teatrale, consegnando nelle
mani di Neji l'oggetto. <<.. perciò il vostro sensei si
è preso la briga di procurarvene uno! >>
<< Non sono il miglior sensei di questo mondo?! >> e scoppiò a ridere.
Neji si massaggiò la fronte, faticando a trattenersi dall'ingaggiare uno scontro istantaneo col suo maestro.
<< Adesso vado, devo ancora terminare i mille giri di corsa
attorno alle mura! >> esclamò. << Ma voi, cari
allievi, riprendete pure da dove eravate rimasti.. mi raccomando! >>
E spiccando un salto sparì nei meandri della foresta.
Tenten gemettè, affondando per l'ennesima volta il volto fra le
mani. << M-Ma.. in che razza di team mi ritrovo?>>
Neji dal canto suo osservava quasi rapito la bustina sul palmo della sua mano.
<< Non ci posso credere! >> continuò la ragazza. << Cosa diavolo pensava di fare?! O Kami..! >>
<< Tenten? >>
<< Mh? >>
<< Che ne dici di usarlo? >>
Oh.
FINE.
Molto triste, sì.
Se vi và, lasciate pure una recensione xD
SHANNARO!
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