Un Mostro
Credo che dei
complimenti siano d'obbligo. E anche delle congratulazioni. E un
premio. Però prima devo anche dirti che ti odio, ovviamente.
Insomma, capiscimi: sei un completo idiota. E poi che cazzo scrivi? Non
mi dirai che l'hai fatto solo per avere il pretesto di scrivere quattro
righe in croce in cui ti insulti. Andiamo, neanche il più
cretino tra i cretini potrebbe fare una cosa simile. (Quindi, in
effetti, TU saresti capacissimo di farla.)
Seriamente,
devo dirtelo. Onestà. Onestà. Ma di cosa cazzo
parli? Ti stai solo prendendo per i fondelli! E ci stai anche prendendo
tutti quelli a cui racconti la stessa storia. Onestà.
Onestà di 'sto beneamato mebro! Fammi il favore, dannato
pervertito, visto che la tua fantasia irrealizzata è la
penetrazione anale, prendi tutte le tue chiacchiere sulla tua
“onestà” e infilale nel tuo aureo e
sacro sfintere! Onestà. Ma va' a quel paese, piuttosto!
Da una parte
sarei tentato di darti ragione. Quando possibile, meglio parlare
apertamente. È bello poter dire agli altri tutto quello che
pensiamo e restare coerenti con quello in cui crediamo. E stronzate del
genere. Però, fottuta dannata miseria, PENSA anche alle
reazioni che scateni quando dici qualcosa! Sei scemo o cosa? Devo fare
un disegnino per spiegartelo?
Ma
già, tanto ti metti a scrivere. Scrivi, e chi se ne frega,
vero? No, cazzo, no! Anche perché dovresti conoscerti: lo
sai che poi finisce che ti arrovelli nel rimorso per mesi... almeno
finché non stacchi i pensieri stando al pc, leggendo, o in
qualsiasi altro modo. Ti tormenti, ma sei anche fottutamente bravo a
dimenticare tutto.
Bene.
È proprio per questo che adesso ne approfitto per scriverti,
mentre tu ti rintani nel rimorso del “oh dio, cosa ho
fatto”. Io ti scrivo, e ne approfitto per fare in modo che
non te ne dimenticherai facilmente.
Sìsìsì. Anche se staccherai il
cervello, io starò lì, pronto a ricordartelo.
Perché? Ma perché te lo meriti. Grandissimo pezzo
di merda.
Comunque devo
riconoscere che il pensare non è il tuo problema. Anzi, da
quel punto di vista forse pensi troppo. Non posso neanche suggerirti di
pensare di più con il sottoventre, perché non ci
guadagneresti più di tanto. Né tu, né
chiunque altro.
Già,
tu dovresti riuscire a “pensare” un po' di
più con il “cuore” – e cerca
di capire le metafore. So che lo puoi fare, a meno che non ti metta in
testa di fare il coglione. E ti avviso, non farlo, perché
è la volta buona che ti apro il braccio con un apriscatole.
Non sono neanche sicuro di poterti far male, però almeno mi
toglierei la soddisfazione.
Dicevo.
Pensare con il cuore. Tu in realtà pensi alle conseguenze di
quello che fai-dici-inventi-esageri, però non riesci a
capire che in certi casi queste possono essere MOLTO più di
quello che credi. Non riesci a capirlo perché ti manca
quella piccola cosa che vai a colpire. I sentimenti. Credo che sia
incredibile, avere una mira così perfetta per colpire
qualcosa che non si conosce. Ma tanto che te lo dico a fare? Il tuo
cuore l'hai buttato nel cesso, e adesso sostituisci il vuoto che ha
lasciato con frasi ad effetto come “in realtà
riesco ad amare tutto il mondo” e stronzate del genere.
Non
è vero.
In
realtà non te ne fregherebbe assolutamente niente di quello
che succede – al mondo, alle persone che conosci, a quelle
che non conosci, anche all'universo – per te il mondo
potrebbe finire domani, potrebbero lanciare una bomba atomica sulla tua
testa e non te ne fregherebbe nulla. Potresti veder morire tutti i tuoi
conoscenti, cominciando dai parenti, e non faresti una piega. A volte
mi domando che razza di mostro sei. Sei totalmente scollegato dalla
realtà che ti circonda, ad un certo punto è anche
logico che non ti rendi conto di come o quanto fai male agli altri.
Vabbè,
io non sono nessuno per farti la predica. Però qualcuno te
lo deve dire. E comunque complimenti, perché se non ricordo
male volevi evitare di fare male agli altri con le tue azioni, o
sbaglio? Fottuto idiota. A parte il fatto che prima o poi ti saresti
trovato davanti ad una situazione in cui qualunque scelta avrebbe
comportato del dolore per qualcuno, è anche vero che se non
te ne frega niente perché dovresti darti pena per farlo? Ed
ecco che salta fuori la tua parte oscura, che cerchi sempre di
nascondere.
Seriamente,
non prendiamoci in giro. Ammettilo. A te PIACE fare del male. Che sia a
te stesso o agli altri, o anche solo immaginato, a te piace. Ti piace
distruggere, uno dei motivi per cui ami il fuoco. Perché
quando vedi le fiamme che consumano la loro preda, riesci a sentire il
fantasma di quella che poteva essere gioia. Una gioia fredda e crudele,
che per te è più nutriente di qualsiasi cibo
umano. Tu ti nutri di quelle sensazioni. Uno dei motivi per cui sei
riuscito a sopportare il dolore mentre il gatto ti grafffiava il
braccio e ti mordeva la mano. Non hai mollato la presa
perché ti piaceva. Perché mentre sentivi i suoi
denti nella carne, e i suoi artigli lacerarti la pelle, ad ogni fitta
di dolore corrispondeva un palpito di felicità.
Fottuto
psicotico scherzo della natura.
Potrei
continuare, ma non ne vale la pena. Sai cos'hai fatto, per evitare di
far male agli altri. Ed è interessante notare come,
effettivamente, una volta che hai smesso tu sia diventato un po'
più crudele, più facile alle battute taglienti,
affilando la tua lingua come i rasoi con cui giocavi una volta. Del
resto, hai sempre creduto nella supremazia dello spirito sulla carne,
è per questo che ti sei annoiato ben presto delle ferite
sulle tue braccia. Ma quando si è così distanti
è difficile ferirsi, vero? Certa gente ci riesce
così bene, tu invece sei così lontano che anche
nei tuoi peggiori deliri schizofrenici mantieni la lucidità
sufficiente a distaccarti da ciò che pensi-scrivi-fai, come
se ci fosse un osservatore neutro dentro di te che registra ogni cosa.
Ed è interessante notare come questo osservatore non compaia
subito, ma prenda il controllo lentamente, dopo che il conflitto
è iniziato.
Anche adesso
è comparso. Ripenso, ritratto. Mi sta controllando. Non
importa. Ciò che dovevo dire l'ho detto. Non ti
ripeterò mai abbastanza quanto tu sia crudele. Anche se
è inutile. Tu lo sai. Sai di esserlo. Sai di amare la
distruzione. Sai del piacere che provi quando senti le ferite
su di te, o quando ferisci gli altri. Lo sai, e una parte di te se ne
vergogna, se ne pente anche. Ma lo sai. Sai tutto quello che ti ho
detto. E mi viene il dubbio che in realtà tu ti mostri e ti
comporti così, solo perché vuoi che gli altri
vedano ciò che senti di essere.
Un mostro.
Uhm... dunque...
benritrovati, miei cari lettori! E vi prego, perdonatemi, PERDONATEMI
se mi sono assentato così a lungo. Quest'estate non
è esistita, dal punto di vista del tempo libero. A momenti
mi dimenticavo di vivere O_O (scherzo, ovviamente XD)
Anyway, comunque, dicevamo... beh, niente, questo piccolo sclero
è per farmi perdonare della mia assenza. Spero vi piaccia -
di solito non sono così scurrile negli scritti, ma questa mi
è saltata fuori di getto. Ultime novità: beh, mi
sono messo a lavorare su "Senziente". Nelle recensioni, molti lo
vedevano bene come prologo ad un qualcosa di più lungo... ci
ho riflettuto, ed effettivamente mi è venuta in mente una
bella storia... però... purtroppo sta andando per le lunghe,
MOLTO per le lunghe. Attualmente sto "costruendo" il mondo in cui
è ambientato il racconto, ed è un lavoro
luuuuuuuuuuungo! Però conto di farcela.
Comunque, scusate ancora per l'assenza, grazie per tutte le recensioni,
e non preoccupatevi se sparisco dalla circolazione... ogni tanto faccio
così ^^ (e forse non dovrei *coff coff*)
A presto!
Erik Winterking
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