Secondo giro di S&S... l'OST
imperversa e la fissa non s'è placata. E Girl m'è
entrata nel cuore
con i suoi modi schivi e il suo affetto per la Scita. Forse
è stata
la più aperta di tutti nell'esprimerlo, il che in quel cast
di
disadattati non vuol dire molto, ma vuole pur sempre dire qualcosa.
& fu meravigliosa e umana
“Dunque”, inizia il taglialegna e
resta con la bocca aperta e asciutta. Meglio così.
La ragazza consegnerà ai viandanti del
Caucaso la storia aspra e petrosa della guerriera che
attraversò le
terre degli uomini per scalare, ascendere & trascendere Mingi
Taw. Condurrà il suo racconto al pascolo, assieme al gregge,
lo
affinerà sulle rocce, lo nutrirà dell'erba
più verde e lo renderà
il suo personale percorso penoso. Dolente, a voler rinunciare
all'allitterazione. Racconterà delle sue ciocche nere sotto
il sole
dell'autunno e del suo riflesso tremulo mentre correva sulle acque
del sogno.
Non racconterà di quella prima sera di
tetra tempesta in cui la Scita si era accoccolata accanto al fuoco
della loro capanna, affondando le dita e aggrappandosi al manto
ricciuto del cane che pazientemente le leccava le prime ferite. La
sera in cui la loro ospite non dormì, perché
aveva sentito Storie
sui sogni sottili del Caucaso, ma restò con gli occhi
socchiusi a
caricarsi del calore di loro gente semplice. Non tradirà la
memoria
personale e desolata (l'aveva visto con i suoi occhi, l'avevano
taciuto insieme) di come quel calore fosse stato necessario e
sufficiente a sostenere la Scita fino all'ultimo passo del suo
martirio, ma non oltre.
Può fidarsi del suo compagno. Non
arriverà mai a tramandare più di "Dunque".
(At a rock show we spied the
dark-haired girl & we thought maybe she said fire walk with me.
#sworcery)
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