Mille mondi, mille vite, mille noi

di fragolottina
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olivia
fragolottina's time
care lettrici o lettori eventualmente...
questa storia è un casino...però secondo me è un casino che può dare soddisfazioni...
sconsiglierei la lettura ad i facilmente impressionabili, la Morte sarà un personaggio chiave (visto la 'm' grandissima), sarà dark, sarà triste, velatamente horror e chi più ne ha più ne metta...
ma ci sarà anche l'amore, tanto amore (se è tra i romantici...), un amore che secondo me vale la pena di leggere...
sembro una televendita...
in realtà sto cercando di convincervi a dare un possibilità ad Olivia ed a me...è il primo fantasy serio che provo a pubblicare,  ne ho scritti TANTI, ma...boh...li sento molto miei e sono un po' protettiva nei loro confronti - si stiamo parlando di racconti. si, sono matta da legare. no, non credo di essere pericolosa.
maperchè io deliro sempre?!
beh, vi lascio al prologo che non si chiama 'prologo', non sapete che fatica è stata organizzare al mia idea in modo decente! è un po' cortino...ma beh, è solo il prologo!



12 anni

CAPITOLO 1.0

Lui le farà del male, sai che lo farà. Per questo ha ucciso suo padre.’
    Hope guarda la figlia dormire quasi in trance, abituata a fidarsi ciecamente della voce che non l’ha mai lasciata, quella voce che sente da quando la figlia è nata. Da quando ha visto lui guardarla, la sua bambina nella culla, appena nata. Sa di potersi fidare di quella voce, tutti dovrebbero fidarsi della Morte. La Morte è una cosa certa.
    ‘Hai provato a tenerli lontani, ma non è servito, li hai visti insieme, ricordi?’
    Ricorda. Ricorda perché non se lo aspettava, stava sempre così attenta. Il giorno prima quando era tornata da scuola, sua figlia era tremendamente contenta, ancora persa nell’eccitazione le aveva raccontato che un ragazzo la aveva accompagnata a casa, un ragazzo che le piaceva.
    Hope aveva guardato fuori dalla finestra ed aveva visto lui.
    «Povera, la mia Livy.» mormora con rammarico.
    ‘C’è un modo, io l’ho visto. Se sarà tua sorella a prendersi cura di lei, sarà salva.’
    «Phoebe?» domanda cercando di capire. «Ma come…?»
    ‘La vita di tua figlia non vale più della tua?’
    Hope torna nella sua camera ed apre il secondo cassetto del comodino, ci sono tre tubetti di pillole, prende cinque compresse di ognuna, le raccoglie e va in cucina a prendere un bicchiere d’acqua. Prima di tornare nella sua stanza si ferma in quella di Olivia e le da un bacio. Lo sta facendo per lei, vuole che lo sappia. Lo vedrà, lei vede. Vedrà che la sua mamma ha dato la vita per offrirle un’ultima possibilità, può ancora salvarsi. Glielo ha detto la Morte.
    Si siede sul proprio letto ed ingoia tutte le pillole aiutandosi con quell’unico bicchiere d’acqua.
    «Non permettergli di prenderti, Livy.»

Aprii gli occhi e mi diressi piano in salotto, il telefono più vicino era in camera di mia madre, ma io non volevo assolutamente entrare lì. Composi il numero di mia zia a memoria ed attesi, attesi che rispondesse.
    «Pronto?»
    «Zia, sono Olivia.» la sentii frugare, probabilmente alla ricerca dell’orologio, ma non era l’ora quello su cui doveva concentrarsi. «Ho visto la mamma morire.»


mm...iniziamo proprio bene...
mi rimetto umilmente al vostro giudizio...
baciotti







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