-Vince. Decisamente Vince.- dice Lucy con aria decisa, squadrando il
gatto dalla punta delle orecchie a quella della coda.
La guardo con aria interrogativa, e lei sfodera un sorriso a trentamila
denti.
-Come il mio amore!-
-Il tuo amore chi scusa? Non sarà mica ancora...-
-Vince Neil, il cantante dei Motley Crue! Dio quanto lo amo!-
-...appunto. Lucy. Tu. Sei. Malata! Non fai che parlare di Vince! E il
mio Vince ha fatto a botte con questo, e il mio Vince ha indossato
questa maglietta, e il mio...-
-Non sono così logorroica, dai!-
-Ne sei sicura? Per colpa tua so più cose di quel tipo che su di me! E
non chiamerò il mio gatto con
il suo nome!-
Prendo in braccio quella palla di ciccia con fare protettivo e Lucy mi
guarda male.
Ritorna a leggere il suo articolo, scuotendo la testa.
-Allora... con Joel...?- chiede dopo un po' alzando lo sguardo.
Devo aver fatto una faccia strana, perchè fa segno di lasciar perdere.
-Scusa, zona minata! Parliamo d'altro: hai sentito che bella la nuova
canzone dei Guns? Ho già imparato il testo a memoria!-
"Invece io lo so a memoria da anni,
tesoro!" penso, e mi immagino quanto godrei a vedere la sua
faccia se potessi dirglielo.
-Sì, bellissima!- mi limito a dire.
-Ehi Sam, hai visto qui? C'è un articolo su di loro!-
esclama Lucy sventolandomi in faccia la rivista. -Hai visto con che
sgorbio sta uscendo Duff? Mio Dio!-
"Sì, ho avuto la tua stessa reazione
credimi!"
Faccio finta di essere interessata, come se non avessi già purtroppo visto Louisa.
-Fa' vedere!-
Cerco di abbassare la rivista per vedere le foto, ma la scosta.
-Ehi è la mia rivista, mica la tua!- ribatto fingendomi offesa.
-Nooo! Slash ha già la ragazza! Ma guardala, è sicuramente stupida!-
-Perchè scusa?-
-E' bionda. Tutte le bionde sono stupide.- spiega, con tono acido.
Accidenti, lo zio è nei guai! Rebecca non è bionda!
-Comunque, Lucy...ehm... anche tu sei bionda...-
-Sì, ma non naturale!- dice scrollando le spalle.
All'improvviso fa una faccia che sembra abbia visto un fantasma.
-MIO DIO!-
-Cosa?!-
-Ma è praticamente una bambina! Sta uscendo con una bambina! Guarda qui
si baciano pure... non ti fa impressione?-
Mi mostra la foto di Desi avvinghiata ad Izzy, e faccio una smorfia
contrariata.
-Sì, abbastanza.- mormoro.
Lucy gira la pagina e la fissa a bocca aperta.
Il suo sguardo corre da me alla rivista, e lentamente sbarra gli occhi.
-NON POSSO CREDERE CHE TU CI ABBIA MENTITO FINO AD ORA!-
-Non volevo farlo, ma sono stata obbligata!-
-HAI DETTO CHE TUO ZIO SAUL AVEVA UN RISTORANTE ED AVEVA CINQUANT'ANNI!-
-Ti prego ascoltami! Non volevo far sapere in giro dello zio e delgi
altri perchè non avrei avuto pace!-
-E JOEL?! SCOMMETTO CHE ANCHE LUI NON LO SAPEVA!-
-Aspetta cosa c'entra adesso lui?! Non mi puoi rinfacciare quello che
faccio al...-
-LUI E' UN MIO AMICO, CI TENGO A LUI E SO QUANTO STA SOFFRENDO! E TU
SEI SOLO UNA BUGIARDA!-
Esce a passi furiosi e sbatte la porta.
Non ci posso credere, sono fottuta! Sono completamente fottuta! Adesso
tutti i miei amici penseranno che...
Non ci voglio nemmeno pensare...
Raccolgo la rivista da terra e fisso la foto di me ed Axl abbracciati
davanti al ristorante, con gli Stones.
-Axl muoviti!- ripeto per l'ennesima volta, bussando di nuovo.
-Arrivo, calmati! Lascia che mi vesta!- risponde da dietro la porta.
-...anche se non dovrebbe essere un problema per te...-
-Cosa?!-
-Niente, niente! Parlavo tra me e me...-
-Ti conviene! Ti muovi?!-
Finalmente la porta si apre, ed entro nella stanza senza aspettare
l'invito.
-E' terribile! Sono completamente fottuta, Axl!-
-Che intendi?-
Gli stampo in faccia la rivista, e lui la guarda e sorride sornione.
-E allora? Sei uscita bene!-
-Appunto! E' impossibile non riconoscermi! Io non ho detto di voi ai
miei amici, per loro lo zio da cui sono stata è solo il
signor Saul di Seattle, l'anonimo cinquantenne proprietario di un
ristorante sulla quinta strada, i cui amici lavorano in banca o in
ufficio! Non ho detto nemmeno una singola parola vera sul mio passato!-
Si siede sul letto, passandosi una mano tra i capelli.
-Non capisci Axl? Ho perso tutti i miei amici!- mormoro affranta,
abbandonandomi di fianco a lui.
-Non ci conti, noi?-
-Ma certo che vi conto... Intendo i miei amici di qui...-
Gli stringo il braccio, sospirando.
-Secondo me, se fossero veramente tuoi amici allora ti perdonerebbero
seduta stante! Io non me la prenderei più di tanto. Cioè,
all'inizio sarei arrabbiato, ma poi mi passerebbe.-
-Davvero?-
-Sì, piccola. Davvero.-
Sento una morsa al petto, mentre mi bacia i capelli, e mi ritorna in
mente il giorno in cui avevo fatto il test di gravidanza e gli avevo
detto che era negativo solo per potermene andare.
Perfetto. Adesso mi sento in colpa per aver mentito anche a lui...
Lentamente andiamo giù, con la schiena sul letto, e appoggio la testa
sopra la sua spalla.
-Sai, sei probabilmente il migliore amico che mi rimane, Axl.- sospiro.
-E sono anche bravo a mantenere i segreti.- aggiunge, con un tono che
fa presupporre che sappia qualcosa.
-Cosa intendi?-
-Niente, dicevo così per dire...- risponde vago. -Ti va di venire alle
prove?-
-Mi piacerebbe un mondo! Sei sicuro che non disturbo?-
-Assolutamente. Oggi dobbiamo registrare una canzone.-
-Ah sì? E' una delle vostre ballate romantiche oppure una di quelle
piene di doppi sensi?-
Ride e scuote la testa.
-Ah, Samantha, ci conosci troppo bene ormai! E' una canzone d'amore.-
-Ah sì? Non mi dire. Chi l'ha scritta?-
-L'abbiamo scritta io ed Izzy molto tempo fa, prima dei Guns, ma
l'abbiamo accantonata perchè non era... adatta alla band in cui
eravamo ai tempi.-
-Vuoi dire che non era all'altezza?-
-Sì, in un certo senso sì... Dovresti averla già
sentita, ci abbiamo lavorato per un po' con gli altri quando vivevi con
noi. Adesso l'abbiamo aggiustata, ed è perfetta.-
-A chi è dedicata?-
Mi guarda, con i suoi begli occhi verdi, e sorride.
-Un po' a tutte...-
-Ma dai, che risposta è? Non puoi scrivere una canzone pensando a tutte!-
-Ok, ok... E' dedicata alle ragazze che abbiamo amato, a quelle che
sono state o sono ancora importanti.-
Gli sorrido e riappoggio la testa sulla sua spalla.
Rimaniamo così per un po', a guardare il soffito senza pensieri,
finchè non prende di nuovo la rivista e ride guardando la foto.
-Guarda che faccia arrapata!- mi dice, indicando Ron, dietro di
me. -Hai visto come ti guarda il culo? Ci scommetto una gamba che aveva
già pianificato tutto!-
Traccia una linea dai suoi occhi al mio didietro, e mi sento avvampare
d'imbarazzo.
Mi tiro su e gli tiro un pugno sullo stomaco, e lui scoppia a ridere.
-Non cominciare! Sono ancora traumatizzata!-
-Mi sono fatto raccontare tutto nei minimi dettagli, sei proprio
scatenata eh?-
-Smettilaaa! Non ero in me!-
-Non ti preoccupare perchè c'erano altri dentro di te!-
-Oh mio... Axl fai schifo!- ribatto con un'espressione disgustata.
-Non sei nemmeno un po' curiosa di sapere come sono andate le cose?
Ronnie è rimasto piacevolmente sorpreso!-
Pronuncia le ultime due parole con un tono che le fa sembrare oscene.
Ma, in effetti, sono curiosa... Cioè, devo almeno sapere quello che ho
fatto, no?
Gli faccio cenno con la mano di raccontare, scocciata.
-Come sospettavo. Allora, da dove comincio? Dalle proposte irripetibili
che ti ha fatto e che tu hai accettato di buon grado, oppure da quando
hai aperto le gambe?-
Gli tiro un pugno in testa, offesa.
-Axl! Smettila, mi fai sentire una... puttana!-
-Scusa, non intendevo... Allora, cominciamo dalle proposte! Il suo vero
intento era di farti accettare di farlo con lui e un'altra ragazza,
oppure con lui e Keith... sai deve piacergli molto il numero tre...-
-Sei terribile! Vai avanti, è già abbastanza imbarazzante ascoltarti,
poi se mi devo subire anche i commenti...-
-Ok! In pratica mentre noi, persone
normali,siamo
andati in un locale a divertirci, voi tre, e cioè tu, Ron
ed Izzy, siete rimasti qui a spassarvela alla grande alle nostre
spalle. Charlie e Louisa sono arrivati che già stavate dormendo.
In realtà all'inzio tu lo stavi facendo solo con Ronnie,
e dalla dettagliata descrizione che mi ha fatto pare anche che te la
cavavi più che egregiamente... E poi
è arrivato Izzy, che per un po' è stato a guardare...-
-E' stato a guardare?! Voglio morire...-
-Su, non è mica la fine del mondo!- dice, minimizzando la situazione.
-Parla per te, depravato! Va' avanti, finiamo questa tortura in fretta!-
-Stando a quello che mi ha detto mr. Wood, appena tu e lui avete
finito, Izzy è partito all'attacco: si è spogliato e si
è infilato nel letto sopra di te.-
-Dio anche i particolari doveva darti?-
Mi fa segno di tacere con la mano, e lo accontento. Mi sono già pentita
di aver cominciato questa tortura.
-Ma qui arriva la parte più bella. Ron ha detto che vi siete
azzuffati perchè tu non volevi farlo con lui, e lui moriva dalla
voglia, e alla fine vi siete ritrovati di punto in bianco a scopare
come ricci!-
Nascondo il viso tra le mani e scuoto la testa. Quanto vorrei che si
aprisse una voragine sotto di me e mi inghiottisse per sempre!
-Vuoi sapere la cosa più divertente? Ron ha detto che urlavate
così tanto che è stato costretto a spingere Izzy
giù dal letto per evitare che ricominciaste! Mi ha giurato che
è stata la scopata più appassionata e rumorosa che abbia
mai visto!- esclama, sorridendo. -E
lui è nei Rolling Stones.-
-Non ci posso credere! Ti prego dimmi che stai scherzando, che ti sei
inventato tutto!-
Lui scuote la testa e scoppia a ridere per la mia reazione.
-Ti prego uccidimi, uccidimi in fretta, una botta in testa, veloce ed
indolore!- lo supplico, con il solo risultato di farlo ridere di
più.
Si asciuga le lacrime con il dorso della mano e prende dei respiri
profondi.
-Dimmi che Izzy non si ricorda niente!- chiedo d'un fiato, senza voler
veramente sentire la risposta.
-A colazione ha d-detto...- si interrompe per un'altra risata, che
cerca di sopprimere. -...ha detto che non si ricorda nulla, e non penso
che comunque abbia capito che sei tu, perchè Ronnie non ha fatto
il tuo nome.-
-Giura sulla tua testa che non dirai neinte a nessuno, specialmente ad
Izzy e allo zio! Nemmeno una sola sillaba, chiaro? GIURA!-
-Ok ok giuro, sulla mia testa e sulla tua, va bene?-
Annuisco, guardandolo di sbieco.
-Sarà meglio che andiamo, adesso, o arriveremo in studio in ritardo!-
Mi alzo e lo seguo, anche se l'unico posto dove voglio andare adesso si
trova dieci metri sotto terra ed è il più lontano
possibile da qui.
*** Ronnie ***
Stiamo aspettando che arrivino Alex e Splash da un quarto d'ora, ma non
si sono ancora fatti vedere.
Il ragazzo biondo continua a parlare, cazzo, non capisco nemmeno quello
che dice, eppure continua a parlare.
Il tipo alto e biondo invece strimpella col basso, santo Dio ragazzo
non è mica una una scopa devi trattarlo con delicatezza! E non
farci cadere la cenere della sigaretta sopra!
E Izzy invece si fuma una canna mentre continua ad armeggiare con le
attrezzature per il mixaggio: preme pulsanti, alza levette, imposta
nuovi parametri, alza ed abbassa i volumi, senza rendersi conto che la
console è spenta. Questi sono
i risultati della marjuana coltivata male, signore e signori.
La porta dello studio si apre ed entra uno con più capelli che
vestiti, tutto trafelato con la custodia della chitarra in mano.
-Eccomi, eccomi, lo so che sono in ritardo ma c'è stato un
problema che... Aspetta nessuno che mi urla contro? Rose non è
ancora arrivato?-
Eccolo, Smash! ...o come si chiama...
-Manca ancora il vostro leader?- chiedo, e i due biondi annuiscono.
-Sindrome della primadonna, ce l'hanno tutti i cantanti. Se arrivi in
ritardo ti fanno il culo, se loro sono in ritardo fanno una scenata
perchè gli date addosso.-
-Sante parole, cazzo.- borbotta Splash sedendosi di fianco a Duff e
tirando fuori la chitarra.
Si mette a lucidarla e ad accordarla, con una cura e attenzione che io
non avrei nemmeno con una donna.
Il biondo di prima ricomincia a parlare a raffica, a voce alta e con
insistenza.
-Ragazzo taci un attimo, ho ancora le orecchie che rimbombano per colpa
di mia moglie!- sbotto esasperato.
-Ah, scusalo, Popcorn fa così quando è eccitato!-
interviene Splash, distogliendo per un attimo lo sguardo dalle corde.
All'improvviso la porta si apre e compare il rosso, Alex.
Con mia grande sopresa guardo entrare anche la sua amichetta, la
ragazza dell'altra notte.
Appena mi vede sgrana gli occhi ed arrossisce, ed Alex è costretto a
tirarla dentro.
-Bonjour, mademoiselle. Finalmente ci rincontriamo di nuovo!-
Mi alzo e vado a salutarla, facendole il baciamano. Lei ritira la mano,
visibimente agitata.
-Sì... ehm... Salve.-
-Non ho avuto modo di sapere il vostro nome, ieri sera.-
Mi guarda, esitante. Non sapevo di fare questo effetto alle donne.
-Samantha Carwell.- sospira infine, cedendo al mio infallibile sorriso.
Lo so, lo so. Ci so fare con le donne.
Ed ora, mossa finale.
-Posso invitarla a cena stasera?-
Mi guarda, e lentamente solleva un sopracciglio.
-Sono spiacente, questa sera ho un impegno importante.- risponde secca.
Argh. Questa è una ragazza difficile.
Ma non mi lascio scoraggiare, sarà dura, ma sarà anche più interessante.
-Domani?- ritento, devo insistere per farla cedere.
-No, ho impegni anche domani. Per tutta la settimana, credo.-
-Ed è anche fidanzata!- aggiunge qualcuno.
Mi volto e c'è Izzy in piedi, e tutti lo guardano.
Oh, oh! E' questa la ragazza che gli interessa, allora!
Cavolo, se fossi un buon mentore onesto, allora lascerei perdere e
punterei un'altra ragazza...
Ma non lo sono, quindi mi dispiace ragazzo.
Mi giro verso Samantha, che adesso lo guarda con aria di sfida.
-A ripensarci bene, stasera sono libera. A che ora facciamo?-
Bbbbuonday!
Sono stata veloce, dai! :D
Spero di non avervi spaventati,
non chiamerò Vince il gatto D: |