Nella notte oscura

di tappanasina
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Svegliati nel cuore della notte oscura
e ascolta la pioggia battente.

 
Ogni notte il piccolo Matthew si svegliava di soprassalto.
In quell’enorme letto a due piazze si sentiva piccolo piccolo.
Si nascondeva tra le coperte e tremava impaurito.
La pioggia fuori scrosciava furiosa, s’abbatteva con violenza su qualunque cosa.
Odiava dormire solo e avrebbe dato qualunque cosa pur di non sentirsi come un cagnolino abbandonato.
Voleva alzarsi e andare dal fratello, abbracciarlo e rannicchiarsi tra le sue braccia.
Ma non ci riusciva.
Era come attaccato a quel letto per colpa della paura.

 

Nasconditi in quel caldo accogliente letto
e non tremare più.

 
Con uno sforzo immenso rotolò giù e corse fuori dalla camera, trattenendo le lacrime.
Trovò Alfred che russava sul freddo pavimento a pancia in su.
La faccia completamente lasciata andare fece tornare un po’ di sollievo al piccolo Matthew.
Quando lo chiamò e non rispose, però, sentì un brivido salirgli lungo la schiena.
Allora riprovò e venne squadrato dall’altro, con gli occhi ancora gonfi dal sonno che cercava di metterlo a fuoco.
Lo afferrò per una mano e si sdraiarono assieme sul morbido materasso, stringendosi forte.

 

Allunga una mano, stringi una zampa
e addormentati senza paura.

 
Il letto di Alfred era invaso dai pupazzi a differenza del suo.
C’erano alieni, gatti, leoni, cani e astronavi.
L’occhio però gli cadde su un enorme orso nel bordo, tutto solo e lontano dagli altri.
Sembrava avesse lo sguardo triste e Matthew pensò che era proprio brutto non essere considerato.
Voleva prenderlo e coccolarlo, come avrebbe voluto facessero con lui.
Il fratello lo guardò e sorrise.
Acciuffò il pupazzo e lo porse all’altro, che osservava incredulo.
Stringendogli le zampe s’abbracciarono e, rannicchiandosi tra di loro, chiusero gli occhi addormentandosi piano piano.










Rincommenti di tappy
Terve! Tappy è di nuovo qui! Lo so. Siete stati appena traumatizzati dal fatto che abbia scritto una fanfiction seria e non una di quelle cose dementi (diciamocelo, che fanno anche un pò pena...). Non immaginate il mio di shock... Bugsy (il neurone che comanda la parte perversa della mia mente) è andato un pò a riposarsi e non immaginate come sono felice!!!!! (come sempre troppi punti esclamativi... e anche troppi puntini...)
Quest'idea m'è venuta in libreria guardando uno di quei libri per bambini tanto carini dove si annota tutto della loro crescita e che dopo un anno ti scassi le balle e non completi più, quindi tuo figlio è fermo ad un anno! Poi sono rimasta shoccata (si scrive così? Non l'ho ancora capito come si scriva in italiano... -L-") dall'aver scoperto di avere un parente di nome Alfredo... (ma cosa dovrebbe fregarvene a voi?)
Vabbò, spero vi piaccia come è piaciuto a me scriverla, commentate e tantissimi
Bacini, bacioni bacetti!




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