Titolo:
Blame it on the Hummerwood Fandom: Glee Disclaimer:
Purtroppo Glee non l'ho inventato io (altrimenti Kurt Hummel
sarebbe il mio orsacchiotto personale) perciò non ci guadagno
nulla se non le crisi ormonali XD Note: Ispirata dalla
MAGNIFICA “Blaine Anderson presents: The Pips” e dalla
coppia Kurt Hummel e Thad Harwood. Un grazie infinito a Jessy per
aver creato una simile meraviglia! ^_^ Alcune frasi di questo primo
capitolo sono prese sono prese dalla sua storia. (cap. 18 “You
know you're in love when reality is better then your dreams”).
Che dire, abbiate pietà e ci sentiamo sotto!
-
Kurt tu per me non significhi nulla, lo sai vero?-
Il
ragazzo sussultò a quelle parole e si voltò a guardare
il suo compagno di stanza con gli occhi sgranati per la sorpresa.
-
Thaddy, hai preso il Lithium stasera?-
-
Quello non centra- Thad si avvicinò e gli accarezzò una
guancia col suo solito fare protettivo. Eppure c'era qualcosa nel suo
sguardo che fece rabbrividire il più piccolo. Perché
sembrava così freddo?
-
Tu per me sei come un fratellino Kurt, ci tenevo a sottolinearlo. I
nostri baci…. Erano sfoghi ormonali credo. Io per te non provo
altro se non affetto profondo, dettato da una sincera amicizia.-
Kurt
era confuso. Molto. E di certo il cuore che gli batteva all'impazzata
non aiutava.- Perché mi dici queste cose?-
Thad
sorrise. - Perché ti voglio bene e voglio solamente che tu sai
felice…-
Quelle
parole lo confortarono stranamente. Si avvicinò all'amico e lo
abbracciò.- Anche io ti voglio bene….-
Harwood
ricambiò l'abbraccio con forza e Kurt istintivamente chiuse
gli occhi, lasciandosi cullare dal più grande. Capitava
spesso, ultimamente. Gli veniva naturale ormai appoggiarsi a Thad o
abbracciarlo. Si sentiva così bene...
Il
ragazzo interruppe l'abbraccio e gli sorrise.- Vado a prendere un
libro da Wes, torno subito.-
Riuscì
ad annuire.- Thaddy? Sono davvero felice di averti conosciuto…-
-
Anche io Pookie, davvero.-
Così
dicendo uscì, lasciando un Kurt più confuso che mai in
piedi al centro della stanza. Il giovane soprano sospirò,
cercando di calmarsi. Aveva il cuore che gli andava a mille. Ormai
aveva imparato a conoscere Thad e le sue uscite imprevedibili, gli
voleva bene anche per questo. E poi era giusto mettere le cose in
chiaro, in fondo il suo compagno di stanza non era interessato a lui
in quel senso, lo sapeva.
“ Tu
per me non significhi nulla.”
Si
toccò le guance, un paio di lacrime erano alla fine cadute.
Con un sospirò, andò in bagno a lavarsi la faccia. Lo
specchio non mentiva, aveva gli occhi rossi di pianto. Beh, niente di
cui stupirsi, la morte di Pavarotti lo aveva scombussolato ed ora si
sentiva completamente abbattuto.
Era
un po' troppo sensibile quel giorno. Ecco perché se la
prendeva tanto per quelle parole.
E
poi a lui piaceva Blaine.
“ Tu
per me non significhi nulla.”
Non
doveva ripensarci, ogni volta sentiva un brivido di freddo. Sentì
gli occhi inumidirsi di nuovo.
Doveva
essere per Pavarotti, non c'era altra spiegazione.
Sussultò
quando sentì qualcuno bussare forte alla porta della camera.
Perplesso,
andò ad aprire, trovandosi davanti Wes.
-
Ehi, che succede?-
-
Thad è tornato?-
Kurt
aggrottò la fronte.- Ma non era venuto a prendere un libro da
te tipo...- guardò l'orologio solo per scoprire di essere
stato quasi un'ora imbambolato a deprimersi davanti allo specchio.-
Oddio, già così tardi? Aspetta, non è venuto da
te?-
Ecco,
ora iniziava a preoccuparsi.
E
a giudicare dalla faccia di Wes non era l'unico.- Kirk e Ethan
l'hanno visto correre per i corridoi a tutta velocità e sono
venuti a chiamarmi.- disse con un sospiro.- Ho provato a telefonargli
ma non mi risponde e ho guardato un po' in giro ma non c'è.
Hai idea di dove possa essere andato?-
Il
soprano andò in panico. Le aveva prese le medicine quella
sera? Ricordava di aver portato l'acqua, ma poi avevano parlato e gli
era completamente passato di testa.- Oddio, non lo so! Credi sia
fuori? Io non...Accidenti, sono il suo compagno di stanza, dovrei
saperlo dove...Ma c'è il coprifuoco, se lo beccano è
finito!-
Montgomery
gli mise le mani sulle spalle per fermare il monologo.- Ehi ehi,
respira Kurt! Lo conosci Thad, se tutto va bene è andato a
comprarsi altro veleno per i polmoni o sta improvvisando concerti con
qualche gatto randagio.- riuscì a strappare un sorrisino al
più piccolo. Bene, visto che stava ampiamente bluffando.- Ora,
recupera Sterling e Wilson e controllate che non si sia imboscato da
qualche parte qui a scuola, tipo dove teniamo le riserve di alcolici.
Io e David facciamo un giro fuori, ok?-
-
Ok.-
-
E sta tranquillo.- Wes gli fece l'occhiolino.- Non farti venire una
crisi isterica.-
Kurt
sbuffò.- Su, vai a cercarlo che è meglio.-
Guardò
il ragazzo allontanarsi, poi schizzò subito da Jeff e Flint.
Ok, era già in piena crisi isterica!
Rivoltarono
la scuola come un calzino, senza trovare traccia di Harwood fino a
quando il ragazzo non fece la sua comparsa in dormitorio con la sua
migliore aria menefreghista.
-
Thaddy, per la miseria! Ti stiamo cercando da almeno due ore!-
esclamò con un certo sollievo, e giusto un pizzico di
esagerazione, il soprano vedendolo arrivare.
Il
capo consiglio quasi lo ignorò.- Possibile che dobbiate
trasformare ogni cazzata in un affare di stato?!- sbottò,
passando vicino al terzetto.
Flint
spalancò la bocca indignato.- Ma che razza di bastardo...-
Jeff
ridacchiò, mettendogli una mano sulla spalla.- Su, non
prendertela. Sai com'è fatto Thad, no? E magari ha pure
ragione, forse abbiamo un filino esagerato con l'allarme generale.-
-
Ho un filino esagerato con l'allarme generale.- sbuffò
Kurt, alzando gli occhi al cielo.
Flint
lanciò un'occhiataccia verso la porta della camera del più
grande, poi sospirò.- Vabbé, lasciamo perdere,
l'essenziale è che sta bene.-
I
due augurarono la buonanotte a Kurt e si diressero verso la stanza
del biondo, per approfittare dell'ennesima uscita serale di Nick con
McKenzie.
Il
soprano si decise allora ad entrare nella sua. Thad gli dava le
spalle, fumando una sigaretta di fronte alla finestra aperta.
-
Ti senti bene?-
-
Cazzo, smettila di chiedermelo! Non ho bisogno della balia!-
Il
ragazzo non si lasciò scoraggiare.- Hai preso le medicine?-
-
Ma chi sei, mia madre?-
Kurt
si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla con fare
rassicurante.
Thad
si era ripromesso di non cedere. Di trattarlo come una pezza da
piedi, così forse sarebbe stato più facile lasciarlo
andare. Ma tutti i suoi propositi di acidità svanirono quando
incrociò gli occhi azzurri del compagno più piccolo.
Dio, avrebbe potuto perdersi in quegli occhi...
Prima
di riuscire a fermarsi gli mise una mano in testa e gli scompigliò
i capelli.
-
Ehi!- esclamò contrariato Kurt.
-
Rilassati Pookie, è tutto sotto controllo. E mi sono già
impasticcato per stasera, ok? Vai, ti lascio il bagno finché
finisco la sigaretta.-
-
Sicuro?-
Thad
gli rispose con un'altra energica carezza scompigliatrice e uno dei
suoi sorrisi da canaglia. Kurt non riuscì a non ricambiare,
sentendosi stranamente bene. Per la prima volta in quella giornata.
“ Tu
per me non significhi nulla.”
Meglio
andare in bagno prima che gli venisse di nuovo da piangere.
Decisamente
le riunioni caotiche pre-gara erano una regola non scritta dei Glee
Club. I Warbles non facevano certo eccezione.
Kurt
fissava già da un pezzo l'intreccio delle mattonelle sul
pavimento, cercando di estraniarsi da tutte le assurde questioni che
venivano di volta in volta sollevate. Chissà, magari una
Rachel Berry con la sua mania di dare ordini avrebbe fatto comodo lì
in mezzo...Si, per far scoppiare una guerra interplanetaria. Si diede
mentalmente dell'idiota e tornò a far finta di ascoltare la
discussione sugli assoli da assegnare a Blaine.
-
Io credo che la versione di Blaine sia addirittura meglio
dell’originale.- disse tranquillo Thad e il ragazzo alzò
appena gli occhi per guardarlo. Strano che proprio lui fosse così
calmo, contando poi che era tutta la giornata che girava per la
scuola con fare più irritabile che mai.
Ovviamente
il suo intervento diede il via ad un'altra girandola di commenti,
finché Blaine non si decise a prendere la parola.
-
Ne ho abbastanza, sono stufo…-
-
Sono d’accordo. Penso che dovremmo lasciarti scegliere la
canzone che preferisci cantare.-
Harwood
stava facendo leva a tutte le sue capacità autolesionistiche
per portare avanti quel discorso. Sapeva cosa aveva in mente Blaine e
gli stava servendo l'occasione su un piatto d'argento. Fortunatamente
il ragazzo si rivelò abbastanza intelligente da sfruttare
l'imbeccata, proponendo di variare il numero di apertura in un duetto
e farcendo il tutto con un discorso strappalacrime sulla morte del
piccolo Pavarotti.
Kurt
si rianimò decisamente a sentire quelle parole. Ma che gli era
preso a Blaine, aveva avuto un'illuminazione? Ah beh, tanto meglio
per lui. Si affrettò a votare a favore dell'idea, poi si voltò
verso il consiglio con un sorrisetto.
-
Mettete il mio nome nella lista per le audizioni?- disse facendo
l'occhiolino ai tre.
-
No.- intervenne Blaine.- Niente audizioni. Io voglio cantare il
duetto...con Kurt.-
Thad
cercò di non assumere una controproducente espressione
omicida, tanto era perfettamente inutile, mentre il suo compagno di
stanza balbettava sbalordito qualche assurda obiezione, subito messa
a tacere dal voto unanime a favore. Si costrinse ad alzare il
braccio, in fondo in quel modo Kurt sarebbe stato scelto come solista
alle regionali e sapeva che la cosa lo avrebbe reso estremamente
felice. Doveva accontentarsi.
-
Congratulazioni Kurt.- riuscì a dire, mentre gli altri si
aprivano in un applauso per uno sbalordito e lusingato Hummel.
Era
solista! Quasi non poteva crederci! Cercò con lo sguardo Thad,
ma nella confusione della fine dell'assemblea non riuscì a
trovarlo. Evidentemente era già uscito. Non poté fare a
meno di sentirsi un po' deluso. Avrebbe voluto condividere quel
momento con il suo amico. Uscì dalla stanza soprappensiero,
mentre Wes intimava a Blaine di muoversi a scegliere la canzone per
il duetto.
Kurt
temeva già qualche pezzo tipico stile Anderson, tipo “Misery”.
Niente contro i Maroon Five o le canzoni prime in classifica, ma
certo non erano la sua prima scelta per il debutto da solista!
Beh,
avrebbe fatto questo ed altro per stare sul palco da protagonista!
Si
sistemò in un'aula vuota, tirando fuori dallo zaino con un
sospiro triste l'occorrente per preparare degnamente la piccola bara
del suo canarino. Doveva distrarsi, ne aveva bisogno. Doveva cantare
un duetto con Blaine, Pavarotti era morto e Thad era di umore
intrattabile.
Fortunatamente
quel lavoro manuale richiedeva una certa concentrazione e presto si
estraniò dal resto del mondo, canticchiando appena Blackbird.
Infatti
quasi fece un infarto quando entrò Blaine.
-
Ehi, che fai?-
Almeno
riuscì dignitosamente a non sussultare come un invasato.- Sto
decorando la bara di Pavarotti.-
-
Beh, concludi, perché ho trovato la canzone perfetta per il
nostro duetto e dobbiamo provare.-
-
Spara.-
-
“Candles” di Hey Monday.-
Kurt
non riuscì a trattenere un sorrisetto incredulo.- Però,
sono impressionato. Di solito scegli le prime in classifica.-
-
Mi serviva qualcosa di un po' più....emotivo.-
Blaine
si accomodò accanto a lui, e il soprano colse l'occasione per
chiedergli perché avesse scelto proprio lui per il duetto.
Anderson
lo guardò per un attimo titubante, come se stesse cercando le
parole giuste da dire.- Kurt...C’è un momento, quando
dici a te stesso 'Oh, eccoti! È tutta la vita che ti cerco’…-
Il
soprano cercò di non restare poco elegantemente a bocca
aperta, mentre lo guardava avvicinarsi di più e prendergli la
mano. Beh, a naso non ci stava riuscendo molto bene. Blaine stava
davvero facendo quel che pensava o aveva preso una botta in testa ed
era piombato in un'altra delle sue fantasticherie?
-
Guardarti cantare Blackbird, questa settimana…. Ha
rappresentato quel momento per me. E chi aspettavo sei tu…-
Ok,
lo stava facendo davvero e lui non riusciva a fare altro che stare lì
a fissarlo come un pesce lesso.
-
Tu...tu mi emozioni Kurt. E questo duetto è solo una scusa per
passare più tempo con te.-
Hummel
si maledisse mentalmente. Aspettava una cosa del genere da quanto? E
ora non riusciva nemmeno ad avere una reazione decente!
E
poi Blaine si alzò, avvicinandosi sempre di più al suo
viso.
-
Devo spostarmi?-
Chiuse
gli occhi di scatto, proprio come quella volta davanti alla casa di
Rachel, chiedendosi per un attimo che accidenti doveva venirgli in
mente proprio in un momento simile.
Poi
sentì le labbra del moro sulle sue, dolci e morbide. Però
sapevano di menta, non di coca-cola e nicotina.
Kurt
non riuscì a muovere nemmeno un muscolo. Blaine lo stava
baciando e lui pensava a Thad. Aprì gli occhi all'improvviso,
mentre il solista dei Warbles si staccò, sentendolo poco
collaborativo.
-
Kurt....ho...ho fatto male per caso? Scusami io...-
-
No, no!- esclamò in fretta.- Tu non hai fatto niente, davvero!
Sono io che...-
Si
bloccò. Cosa poteva dirgli? Finalmente il ragazzo dei suoi
sogni era a portata di mano e lui non riusciva a far altro che fare
paragoni con Harwood.
Blaine
gli sorrise rassicurante.- Ehi, tranquillo. Ti ho un po' sconvolto,
lo so. Sei confuso.-
Kurt
quasi non riusciva a guardarlo negli occhi. Lo aveva ferito, eppure
Blaine riusciva a parlargli in quel modo dolce. Cosa c'era di
sbagliato in lui?
Si
alzò di scatto.- Ho...bisogno di un po' d'aria. Mi scarico la
canzone da internet e domani la proviamo con gli altri, ok?-
Il
moro annuì, guardandolo recuperare la sua roba in tutta fretta
per poi dirigersi verso l'uscita.
-
Ehi Kurt?-
Il
soprano si voltò, aggrappato alla tracolla della sua borsa
manco fosse una zattera di salvataggio.
-
Pensaci su, ok? Io sarò qui ad aspettare una risposta.-
Hummel
riuscì ad annuire, poi uscì in tutta fretta,
travolgendo senza quasi accorgersene degli stupefatti Flint e Jeff.
Girò l'angolo e iniziò davvero a correre. Nick lo
guardò perplesso, ma Kurt non gli badò. Arrivò
in camera, vuota, chissà dov'era Thad, recuperò le
chiavi del suo SUV e schizzò al parcheggio.
Doveva
allontanarsi da lì. Doveva restare un po' da solo. No, doveva
parlarne con qualcuno o sarebbe esploso.
Prese
l'i-phone, scorrendo la rubrica. Parlarne? Si, ma con chi? Suo padre
o Finn erano esclusi a priori, ci sarebbero entrambi rimasti secchi.
Flint, Wes, David? No, voleva bene ai ragazzi, ma aveva decisamente
la necessità di un punto di vista femminile. Indugiò a
lungo sul numero di Mercedes, ma passò oltre con un sospiro.
La sua amica forse era un po' troppo pro-Blaine. Idem Rachel.
Brittany probabilmente gli avrebbe rifilato qualche consiglio
infarcito di arcobaleni ed unicorni volanti e a quel punto avrebbe
sclerato definitivamente.
Poi
si bloccò su un nome. Beh, una cazzata in più o in meno
poteva permettersela, viste le circostanze, così schiacciò
il pulsante di chiamata.
Fissava
senza davvero vederla la sua diet coke, seduto ad uno dei tavoli del
Bel Grissino. Già il fatto che fosse riuscito a guidare fino a
Lima senza provocare stragi era una sorta di miracolo.
Guardò
nuovamente l'orologio, un po' scocciato, e bevve un altro sorso della
bibita tanto per passare il tempo, continuando a chiedersi che
diamine gli era saltato in testa. Finalmente una ben nota figura si
accomodò senza troppi preamboli davanti a lui.
-
Ovviamente offri tu, Hummel.-
-
Sei in ritardo, Santana.-
L'ispanica
lo ricambiò con uno dei suoi migliori sorrisetti bastardi.- Di
certo non vivo per assecondare i tuoi comodi, bambolina. E ancora non
ho ben capito perché hai chiamato me al posto della nasona o
di Aretha.-
-
Perché sei una vera stronza e non ti farai problemi a darmi
dell'idiota. Inoltre mi serve il punto di vista di qualcuno che se ne
frega altamente dell'intera faccenda, un po' di obbiettività
non guasterebbe in tutta questa storia.-
-
Già problemi con il nano da giardino?-
Kurt
cercò di non ridere, abbastanza inutilmente però.- Nano
da giardino?!-
-
Beh, si parla del tipo che ti sei portato dietro alla festa, no? Non
mi ricorderò mai il nome. E poi raggiunge livelli di bassezza
imbarazzanti.- Santana ghignò.- Certo che a te basta che
respirino, sei passato da quel gigante idiota di Hudson a un
lillipuziano.-
-
Senti chi parla.- borbottò il soprano.
-
Non era una critica, apprezzo un po' di sani esperimenti. Forza ora.
Ho bisogno di cibo gratis e disgrazie altrui su cui sparlare
abbondantemente.-
Il
ragazzo la guardò con un sopracciglio inarcato. Qualcosa gli
diceva che l'ultima frase non era totalmente sarcasmo, ma decise di
sorvolare per il momento.
Santana
si limitò a mangiare senza fare commenti, tranne rimandare
indietro piatti già vuoti e farsi portare doppia razione di
tutto, lasciando che Kurt le rifilasse un monologo senza fine e
riccamente particolareggiato degli ultimi mesi trascorsi alla Dalton.
-...E
poi me la sono praticamente data a gambe e ti ho chiamato. E questo è
quanto.- concluse il solista, seccando il quarto bicchiere di diet
coke.
La
Lopez sospirò, massaggiandosi le tempie.- Dio, perché
ho firmato quel giuramento anti-alcol? La mia adorata tequila mi
servirebbe per affrontare tanta imbecillità.-
-
Santana, sono serio!-
-
Anch'io.- inclinò la testa, guardandolo incuriosita.- In
effetti, però, a pensarci bene non è proprio colpa tua.
Dal punto di vista affettivo sei ancora in fase pre-adolescenziale.
Che bello, ho sempre sognato di insegnare come saper vivere a un
dodicenne imbranato!-
Kurt
la fulminò con lo sguardo, anche se doveva ammettere che non
aveva del tutto torto.- Silenzio.- borbottò.- Sputa il rospo
e piantala di prendermi in giro.-
-
Oh beh, io non la vedo così difficile sinceramente. Ok, ti
hanno baciato entrambi. Uno è il tuo principe azzurro delle
fiabe e l'altro uno stronzo alcolizzato. La questione per me è
piuttosto chiara.-
Sospirò.-
Blaine mi piace....cavolo, praticamente dalla prima volta che l'ho
visto. Dopo tutto questo tempo si è accorto di me e io...-
-
No, niente autocommiserazione per favore, potrei iniziare a lanciare
qualcosa o a rovesciare la diet coke sul tuo ciuffo iper-piastrato.
Senti, non metto in dubbio il fatto che il nano da giardino ti
piaccia. In fondo è basso ma ha decisamente un suo perché.
Certo non ti piace abbastanza.-
Kurt
arrossì, abbassando gli occhi.- E se fosse solo un momento di
confusione? Ne sono successe così tante! E poi...Thad è
etero.-
-
Oh, per favore!- sbottò Santana.- Vuoi farmi credere che c'è
qualche etero in quella scuola per gay?!-
-
Niente battute omofobe, è di cattivo gusto.-
-
E chi fa battute, sei tu che ti sei trasferito nel posto giusto per
trovare così tanti ragazzi da incasinarti l'esistenza. E
quanto è durato il “bacio chiarificatore”?-
-
Beh...-
-
Ecco, questo è un tempo abbastanza lungo da classificarlo come
una bella limonata, altroché! Non cercare di fregarmi Hummel.
E dimmi, se quei due vostri compagni non vi avessero interrotti,
credi che avreste smesso tanto presto di slinguazzarvi?-
Kurt
aveva una distinta voglia di seppellirsi dalla vergogna.- Oddio,
perché ho chiamato te? Smettila di usare certi termini!-
La
ragazza ghignò soddisfatta.- No, vero? Per quanto mi riguarda,
ho chiuso il caso.-
Hummel
abbassò lo sguardo, abbattuto.- Erano solo sfoghi ormonali.
Non volevano dire niente.-
Santana
lo guardò fisso, poi senza preavviso gli prese il volto tra le
mani e lo baciò.
Kurt
si staccò subito, decisamente traumatizzato.- Santana Lopez!-
-
Ti è piaciuto?-
-
Certo che no! Che ti è saltato in testa?-
-
Bene, non ci è voluto molto a capire che non sei etero, eh?-
Il
ragazzo ammutolì, mentre la guardava bere tranquillamente un
po' della sua diet coke, prima di ricominciare.- Ha significato
qualcosa?- chiese lei.
Si
ritrovò a fare un cenno di diniego con la testa.
-
Ovviamente neanche per me. E fidati, io sono la campionessa mondiale
degli sfoghi ormonali. Davvero credi che lo siano?-
-
In che razza di guaio mi sono cacciato.- mugugnò Kurt,
nascondendo il viso tra le braccia.
-
Su, su.- Santana gli diede qualche pacca incoraggiante sulla testa,
continuando a scroccare diet coke.- Ora, pensare a qualcun altro
mentre il tuo presunto uomo del destino ti bacia per me è
indice del fatto che una scelta l'hai già fatta eccome. Ti
serviva solo una spintarella perché sei un po' come una
bambina di prima media.-
Ignorò
quell'ultimo commento, ravvivandosi il ciuffo con fare nervoso.- Mi
ha fatto male.- sussurrò.- Quando mi ha detto che non
significavo nulla per lui.-
-
Ti ha colpito più della dichiarazione, immagino.-
Kurt
abbassò gli occhi.- Si.-
-
E' dura essere rifiutati dalla persona che ami.-
Il
soprano la squadrò per bene. Era seria, anche troppo.- Non
parli di Sam, vero?-
Santana
sbuffò.- Ti prego, credi davvero che potrei diventare così
patetica per bocca da trota?-
-
Bocca da trota?- ripeté Hummel, che non riuscì a
trattenersi e iniziò a ridacchiare.- Decisamente appropriato.-
-
Sapevo che avresti apprezzato.- constatò Santana.- Nonostante
la tua aria da angioletto, hai una vena bastarda degna di me.-
-
Senti chi parla, Satana!-
La
ragazza fece un inchino, sorridendo.
-
E tu? Chi ti fa stare male?-
-
Ah no, sono venuta qui a ridere delle tue disgrazie amorose, non a
cercare un confessionale!-
Kurt
le sorrise.- Lo so. Ti ringrazio.-
Santana
annuì, un po' a disagio.
-
Beh, sarà meglio che vada.- disse il ragazzo.- Westernville
non è dietro l'angolo e il coprifuoco ora è
implacabile.-
-
Coprifuoco?Davvero?-
-
Siamo entrati nell'era del proibizionismo della Dalton, mia cara
Satana. Noi studenti ci dobbiamo barcamenare tra traffici illeciti di
alcolici e rigide regole da infrangere.-
-
In questo caso spero proprio che ti prendano. Dopo che avrai pagato
il conto, naturalmente.-
-
Ahah, simpatica.-
Si
avviarono verso il parcheggio in uno scambio di battute sarcastiche e
si salutarono.
-
Ci vediamo alle regionali Hummel, vi faremo neri!-
-
Staremo a vedere Lopez!- ghignò Kurt, mentre saliva in
macchina.- E, Santana, quando vorrai un'altra cena offerta sarò
sempre pronto a sbeffeggiare le tue disgrazie amorose.-
La
ragazza lo guardò perplessa, poi si aprì in un
sorriso.- Attento Hummel, ho il tuo numero già pronto. E buona
fortuna con gli hobbit gay!-
Il
soprano la guardò allontanarsi in macchina, poi con un sospiro
si decise a partire anche lui.
Si,
in fondo aveva fatto bene a chiamarla, solo che ora veniva la parte
difficile.
La
camera che divideva con Thad era vuota e silenziosa. Kurt accese le
luci guardandosi intorno e trovando un messaggio per lui sul letto.
Non
mi sono sentito molto bene. Niente di grave, ma sai gli effetti che
mi fanno certe medicine. Torno a casa per stasera, ci vediamo domani!
Magari ti porto di nuovo al Mc Drive ;)
Sospirò,
buttandosi a peso morto sul letto. Non sapeva se essere deluso o
sollevato, forse un po' tutte e due le cose. Si costrinse ad alzarsi,
era inutile stare lì a piangersi addosso. Valutò per un
attimo se andare a trovare di soppiatto qualcuno dei ragazzi ma
scartò l'ipotesi. Non era decisamente in vena. Meglio lavarsi
i denti, mettersi il pigiama ed iniziare a lavorare sul duetto. Le
regionali erano alle porte e non poteva certo sfigurare, nonostante
tutto!
Dopo
essersi preparato per andare a dormire, si mise con il portatile sul
letto. Davvero, Blaine aveva scelto proprio una bella canzone.
The
power lines went out
and
I am all alone
Chiuse
gli occhi ed iniziò a cantare, immergendosi sempre di più
nel testo.
Lost
sight
Couldn't
see
When
it was you and me
Gli
venne quasi da sorridere. In un certo senso, vista la situazione,
quella canzone era una grandissima presa per il culo. Forse aveva
davvero bisogno di stare un po' da solo al buio per vedere un po' più
chiaramente.
Blow
the candles out
loooks
like a solo tonight
but
I think I'll be alright
Tenne
gli occhi chiusi, sentendo le lacrime che gli si impigliavano tra le
ciglia.
-
Thad...-
Ovviamente
nessuno gli rispose. Per quella notte era da solo.
Non
aveva dormito molto bene e si sentiva abbastanza uno schifo quella
mattina a colazione.
-
Secondo voi cosa ci farà fare la Silver oggi?- chiese allegro
Jeff, che adorava educazione fisica, beccandosi i gemiti terrificati
di Trent e un'occhiata assonnata da Nick.
Flint
guardò Kurt un po' preoccupato.- Ehi, tutto bene?-
-
Si, ho solo provato troppo per il duetto ieri sera. Alla fine non
riuscivo più ad addormentarmi.-
-
Oh già, Candles. Bella scelta.-
-
Te l'ha detto Blaine?-
Flint
sudò freddo, mica poteva spiattellare di aver dato l'idea al
solista e di aver “innocentemente” controllato il suo
operato il pomeriggio precedente. Fortunatamente ci pensò Nick
a levargli involontariamente le castagne dal fuoco.- No, è
solo che hai tenuto svegli Wes e David. Non hanno avuto cuore di
ucciderti perché vogliono vincere le regionali.-
Hummel
alzò gli occhi al cielo, mentre Jeff e Trent se la facevano
sotto dal ridere.
Flint
tornò all'attacco, memore della scena origliata il giorno
prima. Ancora non capiva che accidenti era preso al suo amico. Aveva
qualche terribile sospetto, ma preferiva non rimuginarci troppo su.-
Per il resto....tutto bene?-
-
A meraviglia.- mentì spudoratamente Kurt.- Almeno finché
non dovrò sgambettare agli ordini della sadica.-
-
Credo ci toccherà qualche partita, oggi.- valutò Jeff.
Flint,
Kurt e Jeff accolsero la notizia con una certa devastazione.
Thad
era nello spogliatoio, intento a chiacchierare con Nicholas.- Pronti
a farvi distruggere anche oggi?-
-
La vedremo, Harwood!- rispose ghignando Blaine.
Kurt
si concentrò sul cambiarsi, senza alzare mai gli occhi. Non
voleva vedere né uno né l'altro, altrimenti era la
volta che dava fuori di matto.
Seguì
svogliatamente i suoi compagni all'esterno, subito raggiunti dalla
professoressa Silver.
-
Bene ragazzi, anche oggi giochiamo contro la classe di Simmons.- E
che Dio ce la mandi buona, sembrò aggiungere mentalmente.- Una
bella partita di Football, per cui abbiamo qualche chance in più.
Iniziamo con i ruoli, dunque...-
Flint
gemette, invece Kurt si rianimò tutto d'un tratto. Football!
Aveva proprio bisogno di prendere a calci qualcosa.
-
Io faccio il Kicker!- urlò a voce così alta da far
venire un infarto praticamente alla classe intera, alzando la mano
come un'invasato.
La
Silver lo guardò male.- Hummel, che ti è preso?-
-
Il Kicker, il Kicker! La prego professoressa!-
-
Credi che dovrei passare a prendere la camicia di forza?- sussurrò
Nick a Jeff.
Il
biondo annuì.- Forse è il caso.-
-
Cos'è, una scusa per correre meno, Hummel? Ti avverto che
non...-
-
Professoressa, seriamente, crede davvero che sarei utile a placcare o
correre?-
-
Beh, neanch'io se è per quello.- intervenne Flint.
-
Tu sai calciare?-
-
Ovvio che no!-
-
Beh, fidati amico.- disse Kurt, con sguardo deciso.- C'è un
solo modo per vincere: io, Beyoncè ed evitare gli energumeni
assetati del mio dolce e virgineo sangue.-
Tutti
lo guardarono con gli occhi fuori dalle orbite.
-
Di cosa si è fatto secondo voi?- ridacchiò Trent.
Blaine era a dir poco sconvolto.
Alla
fine la Silver si arrese.- E va bene, Hummel, sei il Kicker. Ti
avverto però, sbaglia e la tua media nella mia materia
sprofonderà negli abissi.-
Il
solista si avvicinò preoccupato.- Va tutto bene, Kurt?-
-
A meraviglia!- sorrise quest'ultimo.
-
Ma sei sicuro che...-
-
Tu e Jeff pensate a fare punto.- ghignò il ragazzo, iniziando
a canticchiare Single Ladies sottovoce.
Wes
aveva osservato il tutto da distante.- Ma che gli è preso?
Sembrano tutti sconvolti.-
-
Forse non hanno voglia di prenderle anche oggi.- ghignò David.
-
Vi muovete?- sbottò Thad, ancora decisamente di malumore.-
Voglio un po' di sangue fresco da gustare dopo colazione.-
Kirk
gli passò accanto con una smorfia schifata mentre Wes alzava
gli occhi al cielo. Ormai Harwood era intrattabile da giorni e la
loro litigata non aveva aiutato.
Iniziò
la partita e stavolta il terzo anno riuscì a tenere testa al
quarto. Trent poteva sfruttare il fisico, Blaine e Nick correvano
come pazzi e Jeff era un buon Quaterback. Flint, quand'era in campo,
adottava il metodo di Rachel e cercava di evitare ogni minimo
contatto con la palla, tra le ire della Silver. La partita era
tirata, ma David riuscì a realizzare un touchdown, portando in
vantaggio la sua squadra. Peccato che Andrew cannò del tutto
il calcio piazzato. Kurt fece un sorrisetto, pregando che Beyoncè
lo assistesse al momento giusto. In fondo era una vita che non
giocava. Non dovette attendere molto, Jeff riuscì a pescare
libero Cameron e il ragazzo corse alla disperata verso la linea di
fondo, riuscendo a ristabilire la parità.
-
Forza Hummel, in campo!- ordinò severa la Silver. Kurt non se
lo fece ripetere due volte. Si affiancò a Jeff con aria
concentrata.
-
Kurt, sei pronto?- chiese Blaine.
Nessuna
risposta.
-
Kurt?-
-
Ehi, ci sei?-intervenne Nick.
-
Ssssshhhhh, mi deconcentrate! Pensate a placcare, voi!-
Jeff
alzò gli occhi al cielo e si preparò a sistemargli il
pallone. Il professor Simmons fischiò la ripresa del gioco, la
palla arrivò al biondo che la bloccò e guardò
verso Hummel...restando a bocca aperta.
Kurt
avanzò con i suoi amati passi di danza tra lo stupore generale
e arrivò sul pallone prima che Kirk e Ethan riuscissero a
fermarlo.
La
palla disegnò una perfetta parabola ed andò ad
infilarsi tra i pali. Il terzo anno esplose in un urlo di gioia
incredula.
-
Non ci posso credere!- esclamò stupefatto Trent.
-
Grande Kurt!- disse Jeff, assestandogli una sonora pacca sulla
spalla.
Quelli
del quarto anno erano altrettanto sconvolti.
-
Come cavolo è possibile?!- sbottò Kirk.
-
Però.- disse David.- Certo che Kurt è una sorpresa
continua.-
Thad
cercò invano di trattenersi, alla fine però si aprì
nel primo sorriso della giornata.- Quasi quasi gli chiedo
l'autografo.-
Kurt
guardò verso i pali con occhio critico.- E dire che è
un anno che non mi alleno. Sono proprio un genio.-
-
Co...come diamine hai fatto?- balbettò Flint.
Blaine
era a bocca aperta.- Ma tu non odiavi il Football?-
-
Oh si, mettere i pantaloni con le ghette era la parte peggiore
dell'essere in squadra, al McKinley.-
-
Cheeee????- esclamarono tutti.
Hummel
li ignorò e tornò tranquillamente in panchina,
beccandosi i complimenti della prof. Si sentiva stranamente fiero.
Gli tornò in mente la sua esperienza come Kicker, iniziata
praticamente per disperazione. Eppure aveva fatto vincere alla
squadra la prima partita della stagione. Praticamente l'unica. Si era
sentito forte, per la prima volta in vita sua. Era riuscito
addirittura a confessare a suo padre la propria omosessualità.
-
Io posso fare tutto.- disse con un sorrisino.
Si,
non doveva avere paura. Se la sarebbe cavata.
Thad
gironzolò un po' per la scuola con fare abbattuto. Non voleva
tornare in camera tanto presto e vedere Kurt. Sempre che non fosse a
gorgheggiare nella stanza di Blaine. Avevano passato il pomeriggio a
provare i numeri per le regionali, perciò aveva dovuto
sorbirsi infinite ripetizioni delle voci di quei due che si univano
perfettamente. Doveva accompagnarli, addirittura. Era stata una vera
e propria agonia. Ma aveva la magra consolazione di sentire la
meravigliosa voce del soprano, guardarlo mentre cantava concentrato,
deciso a fare bella figura in gara, fiero del suo ruolo di solista.
Aveva deciso di diventare freddo e scorbutico, ma ogni volta falliva
nel suo intento. Hummel gli sorrideva ed ogni sua resistenza svaniva
come neve a ferragosto. Lui e Blaine non si erano ancora messi
insieme ufficialmente, difficile che un simile gossip sfuggisse a lui
e a Cameron, però sapeva che era solo una questione di tempo.
Doveva lasciarlo andare.
Alla
fine si decise a rientrare in dormitorio. Una volta in camera, trovò
Kurt steso sul letto, apparentemente intento a fissare il soffitto.
Sentendo
la porta aprirsi, il giovane spostò lo sguardo verso di lui
con un sorriso.- Ehi.-
-
Ehi.- rispose Harwood, cercando di non metterci troppo entusiasmo e
di non incrociare neanche per sbaglio il suo sguardo. Senza dire una
parola si chiuse in bagno, sempre con lo sguardo di Kurt puntato
addosso. Si aggrappò al lavandino con tutte le sue forze, poi
si sciacquò la faccia con l'acqua gelida. Poteva farcela. Ce
l'avrebbe fatta.
Il
soprano era ancora steso a guardare il soffitto quando tornò.
Si voltò appena verso di lui.
-
Credo andrò a letto presto.- disse dandogli le spalle. Afferrò
il pigiama e iniziò a cambiarsi.- E' stata una giornata
stressante. Tutti quei coretti mi hanno rincitrullito e ci avete
battuto a football.-
-
Thad.-
-
Si?- chiese senza voltarsi.
-
Thad.-
C'era
qualcosa nel suo nome pronunciato in quel modo che lo fece
sussultare. Si arrese e si voltò verso il suo compagno,
trovandolo in piedi e con un'espressione profondamente seria.
-
Kurt, cosa...-
-
Davvero non significo nulla?-
Harwood
sentì tutto il sangue defluirgli dalla faccia. Doveva essere
di un'interessante colore cadaverico al momento. Non un bello
spettacolo, proprio no.
-
Di cosa parli?-
Hummel
si avvicinò a lui.- Davvero non significo nulla?- ripeté,
con gli occhi velati di tristezza.
Thad
richiamò tutto il suo autocontrollo. Ne aveva decisamente
bisogno.
-
Hai sentito quello che ti ho detto, no?- ribatté in fretta,
voltandosi.- Sei come un fratellino minore, infatti adesso ti stai
calando bene nella parte del piccolo rompipalle...-
-
Thad, per la miseria, guardami!- esclamò Kurt, sentendo le
lacrime arrivare. Già era difficile e quel cretino gli stava
complicando non poco le cose.
Harwood
si girò verso di lui al suo tono esasperato. Sembrava
sull'orlo delle lacrime. Gli si strinse il cuore, ma non doveva
cedere.
-
Guardami negli occhi e dimmi che non conto niente per te.-
-
Smettila cazzo.- sibilò irritato. Ma voleva torturarlo per
caso?!- Piantala con le paranoie e lasciami andare a dormire.-
-
Dimmelo.-
-
Non conti niente per me.- sputò fuori, fissandolo. Si odiò
a morte per quelle parole.
Ma
Kurt non cedette.- Non ci credo se me lo dici con quel tono.-
-
Insomma, si può sapere che vuoi da me?-
-
Che mi dici la verità! Perché tu significhi molto per
me, razza di idiota!-
Thad
rise amaro.- Non confonderti Hummel, è Anderson quello di cui
sei innamorato. Anzi, sono sicuro che sarebbe più che felice
di sentirsi dire certe cose, al contrario del sottoscritto.-
-
Lo so, me l'ha detto.-
Il
più grande lo guardò stranito.
-
Si è dichiarato. E poi mi ha baciato.-
Thad
sentì il suo cuore andare in mille pezzi. Letteralmente. Come
faceva Kurt a non accorgersene? Lo stava facendo a brandelli lui
stesso, centimetro dopo centimetro.
-
Vattene dal tuo ragazzo allora!- sbottò Harwood, cercando di
tenersi a bada.- Perché cazzo sei ancora qui a rompere le
palle?!-
-
Perché Blaine mi ha baciato, ma io riuscivo solo a pensare a
te!- gli urlò dietro Kurt, lasciando sfogare le lacrime.- Non
erano le tue labbra, non erano le tue mani, non eri tu! Si è
dichiarato e invece di essere felice continuava a venirmi da piangere
perché tu hai detto che non significavo nulla!-
Il
moro non riuscì a muovere nemmeno un muscolo. Non voleva,
perché era sicuro che altrimenti l'intera scena sarebbe
svanita. Se lo stava immaginando, per forza. Alla fine quelle pillole
di merda gli avevano fottuto del tutto il cervello.
-
Non dire cazzate.- sussurrò.
Kurt
ormai piangeva apertamente, ma non gli importava. Si avvicinò
ancora di più a Thad, che lo fissava immobile, e gli mise una
mano sulla guancia, accarezzandolo.
-
Ti voglio bene, Thaddy.- soffiò sulle sue labbra, per poi
annullare le distanze e baciarlo.
E
a quel punto Thad mandò al diavolo tutto, incapace di
trattenersi oltre. Ricambiò quasi con violenza, stringendo a
sé il più piccolo con forza, come se avesse paura di
vederlo sparire davanti ai suoi occhi. Sentì le mani morbide
di Kurt accarezzargli la nuca e d'istinto lo attirò ancora più
vicino a sé, mentre le loro lingue si muovevano sempre più
frenetiche.
Come
faceva a lasciarlo andare? Era la cosa giusta, razionalmente, ma non
poteva. Non riusciva a fare a meno di Kurt. E ora che lo stava
baciando con tanta foga, il cuore rischiava di esplodergli dalla
gioia.
Si
staccarono ansimando, totalmente a corto di fiato, restando
abbracciati a guardarsi negli occhi.
-
Non significo nulla per te?- disse di nuovo Hummel.
-
Dio, Kurt, mi farai morire.- rispose Thad, prendendo di nuovo
possesso di quelle labbra. Adorava baciarlo. Adorava stringerlo,
accarezzarlo, guardarlo...Era davvero andato.
Si
separarono di nuovo. Harwood chiuse gli occhi e si appoggiò
alla fronte di Kurt, sospirando.- Perché non riesco a starti
lontano?-
-
Allora non farlo.- sussurrò in risposta, con le guance ancora
rigate di lacrime.
-
Ehi.- fece Thad con un sorriso.- Basta piangere, Pookie. Bacio
davvero così male?-
Lo
sentì sbuffare.- Chiudi il becco, Harwood.-
Si
concesse un altro sorrisetto, per poi staccarsi un po', tornando
serio. Massaggiò sovrappensiero la schiena di Kurt, perdendosi
nel blu dei suoi occhi.- Cambierai idea.-
-
Non credo proprio.-
-
E poi sei innamorato di Blaine.-
-
Se ricominci con la storia dello sfogo ormonale, giuro che mi metto a
urlare.-
-
Wow, sei terrificante Pookie.- ridacchiò.- Davvero. Cerco in
tutti i modi di allontanarti e tu diventi sempre più
adorabile.-
-
Non voglio allontanarmi da te.-
-
Lasciami perdere. Lo sai, sono un pazzo alcolizzato pasticcomane,
anche se ho uno splendido humour nero per compensare. Non vado bene.-
-
Se permetti, lo so decidere da solo. E ora che mi ci fai pensare devi
ancora prendere il litio.-
Kurt
sciolse l'abbraccio e recuperò l'astuccio delle medicine con
una naturalezza disarmante, per poi riempire un bicchiere d'acqua.
-
Lo vedi?- disse Thad, osservandolo. - Vuoi davvero ridurti così
a vita?-
-
Continua pure a protestare.- ghignò il soprano.- Tanto sono
più testardo di te.-
Così
dicendo gli porse le pillole e l'acqua. Il più grande si
affrettò a mandarle giù, per poi tornare ad
abbracciarlo.
-
Non riesco a starti distante, sei peggio dello xanax!-
-
Dovrei prenderlo come un complimento?-
-
Decisamente.- soffiò Thad, accarezzandogli il viso con gesti
lenti e concentrati. Kurt chiuse gli occhi con un sospiro e lo lasciò
fare, con il cuore che gli batteva a mille.
-
Te l'ho già detto, no Thaddy?-
-
Cosa?-
-
Che non vado da nessuna parte.-
A
quel punto il suo cuore faceva più acrobazie di una montagna
russa, perciò non era in grado di formulare una risposta
sensata.
Molto
meglio baciarlo di nuovo.
Ed
eccomi!!!
Di
nuovo in questo fandom a fare i miei soliti danni! XDDD
Beh,
la scena pazza non poteva mancare, in fondo è una mia fanfic
;) e si, vorrei davvero vedere i Warbles giocare a Football! :D
Santana
è una grande donna a mio parere. Assolutamente niente contro
Mercedes o Rachel, ma qui mi serviva proprio lei ^_^
Uhm,
un po' mi dispiace per Blaine perché gli voglio bene, povero
piccolo. Però in questa storia Hummerwood rulez!
E
al prossimo capitolo le regionali! :)))
Grazie
a chi si è avventurato nella lettura.
E
inchiniamoci fino a terra davanti alla genialità di Jessy.
Correte a leggere “The pips”, da bravi! :)
See
you soon!
Ciriciaux!
Tsubychan1984
|