La rondine in gabbia

di MoonChild5
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Il rumore in quella stanza era quasi assordante; l'acqua che scorreva nella vasca, cinguettio di uccellini, il ronzare di un'ape fuori dalla finestra, un'auto lontana, che correva veloce.
E poi le risate e il vociferare delle domestiche fuori dalla porta.
L'aria era fresca, piacevole, pulita.

Charlene si guardò le braccia, segnate e pallide, e si sentì fuori luogo in quel posto così sicuro e ospitale. Le sue orecchie sopportavano a stento tutti quei rumori che un tempo erano stati familiari anche a lei, ogni suono continuava a metterla all'erta, era spaventata. Gli occhi erano feriti dalla luce del sole, vedere spazi aperti e ampi la disorientava.

Charlene entrò nella vasca goffamente, immergendosi nell'acqua tiepida con un brivido.

Purtroppo quel bagno non poteva darle ciò che avrebbe voluto, l'acqua non lavava via il passato, né i ricordi; Sfregare sulle spalle minute con la spugna non le avrebbe cancellato i graffi, i lividi, né tanto meno ciò che Charlene portava in grembo. Era salva, doveva essere felice. Ma le lacrime cominciarono lo stesso a rigare il suo viso, scivolando e andando a mischiarsi all'acqua ormai fredda.

 

<< Che cosa ti aspettavi, Charlene? Ti aspettavi forse un papà affettuoso che ti rimboccasse le coperte? Stai ferma. Ora ti prendi le tue responsabilità, Charlene. Sei tu la bambina cattiva. Te la sei cercata, piccola. Nessuno ha deciso per te, non sei la gallina che viene uccisa dalla volpe nel pollaio, non puoi piangere.

 

No, perché tu sei l'agnello che stupidamente si butta tra le fauci del lupo.

 

Tu sei la rondine che si chiude da sola in gabbia. >>





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