A Lullaby to Close Your Eyes

di Danica Laleh
(/viewuser.php?uid=128305)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Addison si buttò sul suo letto sospirando. Questo schricchiolò senza cedere, come al solito.
Con un gesto nervoso la ragazzina scostò una ciocca di capelli neri che le era finita davanti agli occhi e cominciò a mordicchiarsi il labbro inferiore, assorta, mentre le prime goccie di pioggia cominciavano a colpire il vetro dell'unica finestra in quella piccola, squallida stanzetta dell'east end di Londra.
Le cose non stavano andando affatto bene.
Non stavano andando affatto bene ormai da anni, da quando suo padre era fugito via con un'altra, lasciando sua madre talmente depressa e affranta, da esser totalmente incapace di badare ad una bambina.
Margaret Mae Carter si era rifuggiata nell'alcol e Addison si era ritrovata costretta a crescere troppo in fretta, davvero troppo in fretta, con una madre che, quando non la ignorava totalmente, scaricava le sue frustrazioni su di lei.
Osservò distrattamente il suo riflesso nello specchio sbilenco e sporco che aveva di fronte.
Una ragazzina qualunque, terribilmente ossuta,dagli occhi di un verde acquoso segnati da profonde occhiaie ricambiò il suo sguardo.
A vederla da fuori, uno avrebbe giurato che non stesse affatto bene.
E avrebbe avuto ragione.
Perchè come se tutto ciò che aveva già dovuto affrontare non fosse stato abbastanza, Addison, forse, era incinta.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=803659