Titolo: His faithful friends in the
police box
Fandom: Doctor Who
Conteggio parole: 500x26=13000
Riassunto: Le varie compagne del Dottore, le loro
disavventure e i loro pensieri.
Note: scritta per il Sillabario @maridichallenge.
Disclaimer: La storia
è basata su fatti e personaggi creati e appartenenti alla
BBC e a chiunque ne detenga i diritti. La storia non è
scritta a scopo di lucro, ma solo per mio puro diletto.
Note iniziali:
Sono 26 flashfic perché 26 sono le lettere dell'alfabeto
inglese. All'inizio di ogni flashfic troverete uno specchietto
introduttivo che indica personaggi trattati, genere e rating (visto che
EFP non me li fa aggiungere tutti!). In questo modo, se non volete
leggere, potete tranquillamente saltare visto che le varie storie sono
completamente scollegate le une dalle altre. L'intera raccolta
è stata scritta a giugno, quindi non tiene conto degli
avvenimenti delle puntate 6x08-09.
Detto questo non mi resta che augurarvi buona lettura!
Personaggi: Amy Pond, Eleventh Doctor
Rating: G
Genere: generale
Prompt: Apple
Avvertimenti: ambientata nella puntata 5x01
“The Eleventh Hour”
Apple
– Trust me…
“Fidati di me.” Disse il Dottore stringendo le
spalle di Amy con le sue mani. La sua presa era ferma e disperata.
Aveva bisogno che quella ragazza si fidasse di lui, che riconoscesse in
lui lo stesso uomo che le era apparso quando non era che una bambina.
Amy lo squadrò dalla testa ai piedi: era lo stesso uomo, su
questo non c’erano dubbi. Non era cambiato di una virgola in
tutti quegli anni in cui lei era diventata una giovane donna.
E lei faticava a credergli proprio perché era impossibile.
Non poteva essere lui, non poteva essere reale. Lui era solo il frutto
dei suoi sogni di bambina, desiderosa di avere un amico con cui parlare
e spaventata da quella crepa sul muro a tal punto da credere
nell’esistenza di un Dottore Stropicciato.
Eppure quello sguardo raccontava la verità. Aveva avuto modo
di scorgerlo disorientato e determinato, ma adesso nei suoi occhi
brillava sincerità. Sulle sue labbra rivedeva ancora
quell’assurda combinazione di bastoncini di pesce e crema
pasticcera e represse un sorriso al ricordo di cosa gli aveva cucinato
quella notte e delle sue brusche e strane reazioni.
Il Dottore scorse il lampo di fiducia nei suoi occhi e decise di
giocarsi la sua ultima carta a disposizione. Infilò svelto
una mano nella tasca dei pantaloni e lanciò
l’oggetto tra le mani della ragazza. Amy afferrò
al volo la mela, rigirandosela tra le mani.
Lei odiava le mele e sua madre ci disegnava sopra delle faccine per
fargliele entrare in simpatia. La ragazza sorrise al pensiero,
accarezzando con un polpastrello la buccia liscia su cui faceva bella
mostra di sé una leggera incisione.
“Guardala.” Le disse il Dottore con tono accorato.
“Guardala, Amy. È la stessa di dodici anni
fa.”
La ragazza abbassò titubante lo sguardo osservando con
sospetto la mela che le sorrideva con la sua buffa espressione.
“Tu sai che è la stessa che mi hai dato te, dodici
anni fa. E guardala, è proprio come allora.”
Continuò il Dottore, osservando le varie espressioni che si
susseguivano sul volto della ragazza. Il tempo però a sua
disposizione scorreva veloce e lui aveva bisogno che lei si fidasse di
lui, che lo riconoscesse come il suo Dottore Stropicciato.
“Sono un viaggiatore nel tempo, Amy. So che quanto ti sto per
dire sembra impossibile, ma mi serve che tu ti fidi di me per i
prossimi venti minuti. Ti chiedo solo questo: venti minuti
appena.”
Amy fece scattare lo sguardo tra lui e la mela sorridente.
Non poteva essere vero, però quella mela era lì,
che le sorrideva così come allora nella sua liscia buccia.
La strinse con più forza nel suo palmo, ancora indecisa.
Aveva sofferto troppo, aveva visto troppi psicologi per lanciarsi di
nuovo in quel sogno che la vedeva accanto al Dottore Stropicciato.
Lanciò un’ultima occhiata al frutto che sembrava
guardarla incoraggiante, mentre sentiva il Dottore supplicarla
disperato.
“Fidati di me.”
E Amy fece scattare la serratura dell’auto, decidendo di
lanciarsi in quella folle avventura.
Fine
|