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Ecco qui il primo
capitolo di questa mia nuova storia. Oggi avrei dovuto postare quello
nuovo di Futuri incerti (Grigio) – Ritrovarsi ma non piacendomi
come era uscito, ho deciso di prendermi un po’ di più
tempo per rileggerlo e vedere se era migliorabile.
Mi sono resa conto inoltre
che avevo bisogno di scrivere qualcosa di più leggero per
staccare la spina e quindi è nata questa storia. Una fic
semplice, senza grosse pretese e che sulla carta dovrebbe essere
composta da pochi capitoli. D’ora in poi questa fic fino a quando
non si concluderà si alternerà al giovedì con
Futuri incerti, e spero che vi possa piacere un pochino.
Per maggiori delucidazioni vi aspetto sull’angolo di Rebychan.
Come al solito, i
personaggi non sono miei e scusate se ci saranno degli errori. Io leggo
e rileggo ma qualcosa mi sfugge sempre.
Ringrazio in anticipo chi
metterà la storia tra le preferite, ricordate e seguite (se ce
ne saranno) e soprattutto chi commenterà il capitolo. Grazie di
cuore.
Ringrazio anche le persone
che hanno messo la sottoscritta tra gli autori preferiti, e quelli che
mi hanno selezionato sulla pagina di Facebook. Grazie!
Vi lascio alla lettura.
Rebychan
CAPITOLO 1
Finalmente Gokudera stava ottenendo tutto quello che aveva sempre desiderato.
Mancava pochissimo
alla conclusione del rituale, ancora quei sei baci di cui uno tanto
atteso e bramato e gli altri cinque una fastidiosa costrizione ed il
ruolo di braccio destro dell’ultimo boss della famiglia Vongola
sarebbe stato ufficialmente suo.
Lui era lì,
fremente, in ginocchio sul freddo pavimento di quella sontuosa stanza,
a dimostrazione della sua totale sottomissione al volere del suo Capo e
unico signore. Aveva il viso rivolto verso l’alto e gli occhi
spalancati in attesa di ricevere quell’agognato contatto di
labbra. Ed ad un tratto la bocca impacciata del Decimo seppure fosse
titubante e rosso fino in cima ai capelli fu sulla sua. Gli
alitò il suo fiato in bocca segno della sua anima che sarebbe
rifluita in lui e ci sarebbe rimasta per sempre creando un legame
vincolante e perpetuo tra loro e lui ricambiò.
Poi le labbra si
separarono e mentre il Decimo tornava a sedersi nel suo scranno
d’onore sinonimo del suo potere, Gokudera si rialzò in
piedi.
Era confuso, anche se non lo voleva dare a vedere.
Per diversi anni
aveva agognato quel bacio con il suo boss, perché sebbene
sapesse di non essere ricambiato per lui il Decimo non era mai stato
solo il suo capo ed un amico.
A Gokudera era sempre stato chiaro di essere gay. Le donne non gli erano mai interessate.
E così quando
aveva conosciuto il Decimo e lo aveva accettato come capo, giorno per
giorno si era fatto affascinare da lui, finendo con
l’infatuarsene.
Se diventare braccio
destro del Decimo boss dei Vongola era sempre stato il suo sogno, per
lui il ragazzo che ricopriva quella carica era tutto il suo mondo.
Aveva combattuto con
i denti per raggiungere la sua posizione, per potergli stare accanto
per sempre, per poterlo proteggere, consigliare, per diventare speciale
per lui se non come innamorato almeno come il suo uomo più
indispensabile.
Aveva studiato come
un dannato, si era allenato superando i suoi limiti, aveva sputato
sangue per raggiungere quello scopo. Ed infatti ora era il suo braccio
destro. C’era riuscito! Ed era felice come mai nella vita.
Tuttavia con quel
bacio, sebbene fosse sulla carta solo un rituale mafioso con cui si
affidava la propria anima all’altro, facendoli diventare
fratelli, essendosi convinto di essere innamorato del Decimo pensava
avrebbe provato qualcosa in più.
Aveva pensato che
avrebbe sentito il cuore battergli nel petto più in fretta,
mentre le sue gote si sarebbero colorate di porpora. Aveva creduto che
avrebbe sentito il mondo intorno a lui scomparire, ed avrebbe dovuto
farsi violenza per non chiudere gli occhi, visto che l’etichetta
costringeva a tenere le palpebre bene aperte. Aveva creduto che avrebbe
sentito le farfalle ballargli nello stomaco mentre le sue gambe si
sarebbero fatte molli e per fortuna che era inginocchiato perché
se no, avrebbe corso il rischio di cadere.
Aveva pensato che
quel bacio lo avrebbe così sconvolto da legarlo al Decimo non
solo come fedele e perpetuo braccio destro com’era stato, ma
anche come innamorato fino a quando morte non li avrebbe separati.
Un innamorato che
non pretendeva di essere corrisposto, ma solo di poter amare e stargli
accanto anche solo come amico e confidente.
Ed invece non era successo.
Il suo cuore non
aveva accelerato i battiti, le sue gote erano rimaste pallide, il mondo
intorno a loro non era scomparso, le palpebre era stato facile tenerle
aperte, le farfalle non avevano ballato a festa nello stomaco, e le sue
gambe erano ancora ferme come non mai.
Era felice
perché il suo sogno si era realizzato. Era soddisfatto per aver
raggiunto la posizione che aveva sempre voluto e sapeva che avrebbe
dato la vita per il Decimo se fosse stato necessario, ma quel bacio non
aveva assolutamente scatenato il suo sentimento d’amore,
palesandolo del tutto ai suoi occhi interiori. C’era stato solo
affetto e nient’altro. Non amore!
Perché?
Si voltò verso le cinque persone che avrebbe dovuto baciare per consolidare la sua posizione.
Gli altri guardiani
del Decimo erano lì in piedi e stavano aspettando il loro turno
per farla finita con quello stupido rituale che tutti avevano accolto
con un cipiglio.
Nessuno voleva ricevere quel bacio eppure Reborn era stato categorico. La tradizione mafiosa doveva essere rispettata.
Mentre si avvicinava
al primo dei suoi compagni per affidargli la sua anima unita a quella
del boss e ricevere quella dell’altro in segno di rispetto, che
vincolavano quest’ultimo ad accettarlo come braccio destro, e
quindi come vice capo, non faceva che chiedersi perché non
avesse provato nulla nel baciare il Decimo.
Meccanicamente
costrinse le sua labbra ad unirsi a quelle imbronciate del ragazzo che
aveva davanti, che lo guardava furente con i suoi occhi grigi.
Il tocco fu leggero e veloce.
Ed entrambi appena ebbero finito anche se tentarono di non darlo a vedere, tirarono fuori la lingua schifati.
Nel constatare
quello Gokudera se non altro si consolò dicendosi che per lo
meno il bacio del Decimo non lo aveva disgustato, come quello con
Hibari.
E per fortuna che
quest’ultimo aveva accettato di partecipare al rituale, anche se
all’inizio aveva detto di no. Era stato Reborn ad organizzare il
tutto, e chissà cosa gli aveva detto per costringerlo.
Senza infatti una
giusta arma di ricatto, dubitava che Hibari sarebbe stato presente. Non
era nel suo carattere. E la sua defezione avrebbe di sicuro rovinato la
cerimonia.
Sinceramente Gokudera non
ci teneva poi più di tanto a sapere con cosa Reborn lo avesse
ricattato. In quel momento per lui infatti l’importante era
concludere quel rituale quanto prima.
Era la sua festa.
Era diventato braccio destro e tutto doveva andare per il meglio,
seguendo il protocollo e la tradizione in modo che nessuno potesse
avere a che ridere in futuro sulla sua nomina.
Si avvicinò
al secondo ragazzo. Mukuro lo guardava ironico. Gokudera avrebbe
preferito che ci fosse stata Chrome al suo posto, ma l’altro non
aveva voluto sapere ragioni. Le labbra della sua piccola Chrome
dovevano rimanere immacolate. Si sarebbe sottoposto lui anche se a
malincuore a quel fastidioso rituale.
Sì, se non ci
fosse stata in ballo Chrome che aveva accettato di presenziare alla
cerimonia, di sicuro Mukuro non si sarebbe mai presentato.
Era lì solo per sostituire lei.
Il bacio fu veloce
quanto quello con Hibari, se non che Mukuro scherzosamente provò
ad infilargli la lingua in bocca e lui si staccò di scatto,
guardandolo furente, mentre l’altro ridacchiava divertito.
Come aveva osato?, fu il suo pensiero.
Stavolta nonostante il rituale non riuscì a resistere e si pulì la bocca con le mani.
Anche quel bacio lo aveva schifato. Pensò. Ancora tre persone e sarebbe tutto finito. Si disse per farsi forza.
Il suo pensiero ritornò al Decimo mentre faceva i pochi passi che lo separavano dal terzo guardiano.
Forse il non fastidio era sinonimo d’amore?, si chiese incerto.
No. Significava solo che i suoi sentimenti per il Decimo erano più forti di quelli che lo univano a Hibari e Mukuro.
I baci d’amore
dovevano essere più coinvolgenti altrimenti non si sarebbe
spiegato il perché agli innamorati piacesse così tanto
soffermarsi in effusioni.
Si piazzò di
fronte al terzo ragazzo. Lui era stato facile convincerlo. Era bastato
dirgli che quel gesto era sinonimo di fratellanza perenne e subito si
era dimostrato sì imbarazzato, ma anche entusiasta.
In quel momento per
dimostrare la sua buona volontà, infatti, invece di aspettare
che Gokudera appoggiasse lui la bocca sulla sua come prevedeva il
rituale, lo afferrò per le spalle e gli stampò due baci
con lo schiocco sulle labbra. Poi, lo lasciò e ridacchiò
urlando: “Sono stato estremamente bravo, vero?”
Quell’imbecille
aveva rovinato la cerimonia, pensò Gokudera, mentre finalmente
arrossiva sì, ma di sicuro non per il piacere, ma bensì
per il disgusto.
Si ripulì la
bocca, mentre Reborn dichiarava che andava bene così, che il
protocollo era stato rispettato lo stesso.
Gokudera
lanciò un’occhiataccia a Ryohei che rideva ancora come se
non avesse capito cosa aveva combinato, e lo superò per andare
dal quarto guardiano.
E quello che fu costretto a fare con lui per il povero nuovo braccio destro fu ancora più traumatico.
Fu costretto infatti
ad afferrare Lambo per la collottola e sollevarlo di peso visto che
tentava di divincolarsi con tutto se stesso, urlando a squarciagola che
lui Goku-scemo non lo voleva baciare.
Era lì solo
perché gli era stato promesso una buna cenetta e nuovi
giocattoli, non di sicuro per quelle sconcezze.
Ci vollero dieci minuti buoni a Gokudera per immobilizzarlo e finalmente dargli il bacio del rito.
Tuttavia il bambino
non si era ancora arreso, perché mentre univano le labbra invece
di dargli il suo fiato, Lambo gli sputò in bocca.
Gokudera subito
mollò il bambino, mentre sputava a terra la saliva
dell’altro unita alla propria, e si ripuliva la bocca nel
tentativo di cancellare quel brutto sapore.
Ancora una volta Reborn stabilì che il rituale tutto sommato era stato rispettato per cui si poteva andare avanti.
Fu allora che
Gokudera capì che il famoso killer appartenente agli Arcobaleno
si stava divertendo un mondo in quella cerimonia, mentre lui invece
affrontava quel supplizio con stoicismo.
Già era confuso per
via della faccenda del bacio con il Decimo, in quanto dentro di
sé una vocina che tentava di scacciare continuava a ripetergli
insistentemente che probabilmente in tutti quegli anni lui aveva
semplicemente confuso l’amore con l’ammirazione ed il
rispetto ed era per quello che quel bacio non gli aveva procurato
nessun piacere.
Ed ora anche quegli idioti dei suoi compagni sembrava facessero di tutto per rovinargli la giornata.
Anche a lui
l’idea di baciarli lo disgustava, ma visto che avevano tutti
accettato di fare quel rituale, ognuno per i suoi motivi, almeno
potevano dimostrarsi più rispettosi.
Per fortuna che gliene mancava ancora solo uno. Tirò un profondo respiro di sollievo.
Quando però
si piazzò di fronte all’ultimo guardiano rimasto, si rese
conto che per lui era proprio questi il più difficile da
baciare.
Era in fin dei conti
la persona con cui aveva legato di più dopo il Decimo,
nonostante il loro rapporto fosse sempre stato conflittuale e pieno di
rivalità.
L’altro non
aveva mai combattuto contro di lui per ottenere il posto di braccio
destro, eppure visto il legame che aveva con il Decimo sapeva che
l’unico altro candidato possibile per quel ruolo sarebbe stato
proprio lui.
Se l’altro avesse fatto sul serio per aggiudicarsi quella posizione sarebbe mai riuscito a sconfiggerlo?
Gokudera aveva sempre avuto quel dubbio.
Se Yamamoto
avesse deciso di lottare, nonostante in intelligenza lo battesse come
niente, ora forse sarebbe stato l’altro al suo posto, sarebbe
spettato a lui svolgere quel rituale.
Yamamoto era infatti
più intuitivo di lui, e sapeva trattare con gli altri meglio di
come faceva lui. E quelli erano doti eccezionali per un buon braccio
destro.
Tuttavia così non era stato.
Yamamoto non aveva combattuto, e lui era diventato braccio destro.
Ed ora doveva svolgere fino in fondo il suo dovere.
Era però
titubante, perché a dirla tutta non era mai riuscito a capire
perfettamente quali erano i suoi sentimenti per l’altro.
Gli piaceva, non gli
piaceva, lo guardava, non lo guardava, era preoccupato per lui, ma
pretendeva con se stesso che non fosse così tentando di non
darlo a vedere.
Il loro rapporto era complesso.
Yamamoto lo guardava
senza nessuna ombra nello sguardo e sorridente. Al contrario di tutto
gli altri guardiano era davvero felice per lui. E sapeva quanto
importante fosse quel giorno per il guardiano della tempesta.
E Gokudera si fece ancora più incerto.
Sapeva che avrebbe dovuto darsi una mossa ma non riusciva a sollevare il capo e baciarlo.
Con gli altri era stato facile ma con lui le cose si complicavano sempre e non capiva il perché.
Yamamoto dovette
accorgersi che c’era qualcosa di sbagliato. Sembrava sempre
capirlo meglio di chiunque altro. E quando ne aveva bisogno c’era
sempre. E per spronarlo non esitava a dirgli in faccia i suoi sbagli in
modo franco e spiccio.
Era la persona più vicina ad un amico vero che avesse mai avuto.
Anche il Decimo era
suo amico, ma la loro amicizia era macchiata dal rispetto per la
posizione dell’altro. Con Yamamoto invece erano alla pari.
Yamamoto notando il
suo turbamento decise come sempre di corrergli incontro, prendendo in
mano la situazione, in modo da aiutarlo.
Se lui era titubante nel baciarlo, allora gli avrebbe dato una mano per rendergli le cose più facili.
Il solito sorriso
dolce ma anche sfrontato che attraversava quasi sempre il volto del
guardiano della pioggia svanì mentre gli appoggiava le mani
sulle spalle, per poi chinarsi verso di lui.
Visto che lui non si dava una mossa, voleva baciarlo lui?, fu quello il pensiero di Gokudera.
Il ragazzo dai
capelli argentati a quel punto si ritrovò istintivamente a
porgergli le labbra. Quelle di Yamamoto nel frattempo si
avvicinavano sempre di più alle sue e…
FINE CAPITOLO 1
Yamamoto bacerà
davvero Gokudera? Oppure no? Cosa succederà? Tutto quello lo
scoprirete leggendo il prossimo capitolo.
L’ANGOLO DI REBYCHAN:
Come avevo annunciato nello
scorso capitolo in un piccolo avviso, sentivo il bisogno di
novità e quindi ho deciso di iniziare a scrivere una nuova
storia su Reborn. Una storia semplice senza grosse pretese. D’ora
in poi credo infatti che scriverò sempre due fic
contemporaneamente su questo manga, che si alterneranno al
giovedì, tempo permettendo. Avendo tante idee per la testa,
sento il bisogno di sfogarle.
L’ispirazione della
fic è un’immagine che ho visto di un bacio sulla bocca fra
due camorristi mentre il giornale ne spiegava il principio. Ora
sappiamo tutti che le vere organizzazioni mafiose non sono per nulla
una bella cosa, ma il senso di quel bacio è davvero profondo
ovvero lo scambio di anime e così è nato il rituale della
storia, che è decisamente inventato.
L’ostentazione del
bacio mafioso invece ha una valenza diversa, e più
dispregiativa, ma quella sarà un’altra storia se mai
deciderò di scriverla, per cui mi tengo la bocca cucita.
Ed ora passiamo
all’altra decisione che ho preso per le fic nuove. Ho deciso
infatti che d’ora in poi se una mia storia su EFP non dovesse
avere un certo riscontro, la toglierò per proseguirla solo nel
mio forum. Se infatti a nessuno dovesse interessare qui, per me ho
intenzione di continuarla lo stesso ma almeno mi libero un po’ di
tempo (preparazione del file, postaggio, controllo) che potrei
impiegare in altro. Queste mie parole non vogliono spingere nessuno a
commentare, uno perché fin’ora sono sempre stata molto
contenta dei commenti ricevuti in questo fandom, e secondo
perché chiunque volesse continuare a leggere la storia
può sempre farlo nel mio forum che è accessibile a tutti.
E’ solo una questione di tempo. Se sembra che a nessuno
interessi, infatti, tanto vale guadagnarne un po’ e postarla una
sola volta e la scelta non può che essere il mio archivio
privato. Spero sia tutto chiaro, ma se qualcosa non è stata
capita ditemelo pure, che tenterò di essere più precisa.
Grazie per l’attenzione.
Con questo mi sembra di aver detto tutto.
Chi vuole contattarmi può farlo qui sui commenti EFP, per Email o sul mio forum.
Alla prossima.
Rebychan
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