L’ultimo ruggito.
“Essere vento
è soffrire smisuratamente”.
Temari lo sapeva.
Lo aveva sentito fin
dal primo momento in cui aveva posato le mani sul suo ventaglio: lei era vento.
E il chakra, con
questo, non aveva nulla a che fare.
Era vento
perché libera, forte e indipendente.
Perché
soffiava secondo i suoi umori e non temeva l’arroganza delle
montagne.
Perché,
più di tutto, il vento era costretto a restare, anche quando
il mondo andava a puttane.
Come un fratello che
muore in battaglia, e l’altro lo segue.
Un sibilo, metallo nel
petto: fatale distrazione.
Il
vento ruggisce adirato, prima di svanire.
Kunai alle mani, gambe
tremanti: avrebbe ruggito per
l’ultima volta.
NdA: Il prompt era
“Angst”, la protagonista Temari e la drabble
è di 109 parole, titolo escluso. Non so che altro dire
perché, sinceramente, sono basita. Ho sudato sette camicie
per partorire una simile... cosa.
Sorvoliamo. Almeno presenta un minimo di decenza (?).
Ringrazio AliH
e Mokochan
per aver recensito la drabble precedente ^^.
La prossima
sarà una ShikaSasu, perché il destino è un
fottutissimo bastardo non è mio amico ( Neji
docet ). Confido in un invasamento divino.
Mata ne!
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