courtney yt
Flabby
Revenge
1992
Le
otto e quarantacinque.
Solo cinque
minuti. Mancavano ancora cinque minuti e poi quel film schifoso sarebbe
finito.
La piccola
Courtney strinse con più forza le ginocchia al petto e
inghiottì a vuoto, mentre fissava il mostro a sette,
zannute,
bavose teste inseguire una folla di persone urlanti, calpestando e
sbriciolando automobili sotto i suoi enormi piedi.
Ma
come faceva un mostro così grande a stare tutto intero nella
televisione?
Le persone
spaventatissime, urlavano e cercavano di sottrarsi alla sua
presa; a un certo punto si vide una donna
bionda (quella che urlava più di tutti) smettere di correre
per
guardare quell'orrore.
Ma
perchè non scappava più? Non capiva che il mostro
l'avrebbe uccisa?!
La bestiaccia
diede altri due, fatali passi e poi si chinò sulla
donna, che aveva ormai le lacrime agli occhi. Spalancò le
bocche,
rivelando chiostre di denti grondanti bava e sangue; poi da ciascuna
eruttò una bavosa, appiccicosa roba
verde che
la ricoprì da cima a piedi. La donna rimase paralizzata per
alcuni secondi; poi la roba verde si spezzettò e
trasformò in miriadi di mostriciattoli, demoniaci e pelosi,
che
cominciarono a mangiarla viva.
Courtney non si
mosse. Dubitava che ci sarebbe più riuscita.
-Forte!-
spezzò l'atmosfera Josh, spegnendo la televisione senza
chiedere il permesso di nessuno: poi il cugino più grande si
voltò verso gli altri, trovando un terrorizzato gruppetto di
bimbi fissarlo semishockati, ognuno seduto in posti diversi del
soggiorno.
-Questo
è quello che si chiama film, cugini! Non quegli
affari smielosi e rompiscatole che guardate voi!
-"La bella
addormentata nel bosco" non è roppicatole!- protestò
Rosalie, scuotendo con foga le treccine bionde.
-E "Robin Hood"
non è smieloso- aggiunse Robin, il fratellino di
sei anni di Josh, che si alzò in piedi, facendo un gesto
noncurante.
-Pfui. Quelli
sono cartoni animati! Io so quali sono i film più
interessanti perchè io- e si
schiacciò l'indice sul petto con aria di importanza -ho
già undici anni.
Una voce si
alzò soave dalla cucina.
-Bambini! I dolci
sono in tavola!
Sia per il
gustoso richiamo, sia per il desiderio ardente di lasciare
la stanza dove avevano assistito a quell'orrore, i bambini si
riversarono correndo per il corridoio, a raggiungere zii, genitori e
nonni. Courtney mosse qualche passetto terrificato, la faccia sbranata
e contorta della donna bionda ancora in testa.
Ma non doveva
avere paura. Era tutto finto, ovviamente, essendo un film...
In cucina era un
trionfo. Troneggiavano torte e vassoi di pasticcini,
più la specialità di nonna Audrey: la gelatina. I
familiari stavano chiacchierando piacevolmente tra loro o accarezzando
amorevolmente le testoline dei bimbi tornati dal soggiorno e la visione
di tutto ciò rassicurò Courtney. C'erano tanti
dolci e
tante persone della sua famiglia; inspirò profondamente,
cercando di calmarsi e si avvicinò a un vassoio di
pasticcini.
C'erano quelli all'arancia. I suoi preferiti.
Una mano, un
colpo e la voce di Josh prima del fattaccio.
-Courtney, il
mostro ti ha preeeeeeeeeeeesooooooooooo!
Poi la bambina
sentì la propria testa venire schiacciata in
avanti, dritta nel vassoio di gelatina al
kiwi
di nonna Audrey.
Quell'affare
ballonzolante finì ovunque, anche in faccia: ma in
quell'esatto istante il cervello della piccola venne riempito dalle
stesse immagini di poco prima.
Una sostanza
bavosa e verde si
trasformava in una massa di mostri mangiapersone.
Lei era
immersa
in una sostanza bavosa e verde.
Lei non voleva
essere mangiata, no, no, no!!!
Poi,
provvidenziale, un'altra mano che la recuperava.
Qualcuno sgridava
Josh.
Il rumore di uno
schiaffo.
La voce di nonna
Audrey.
Qualcuno la
faceva sedere in poltrona e le puliva il viso con un tovagliolo.
-Non è
successo niente, amore, tranquilla. Non piangere!
-Mamma-
ansimò Courtney -Non ho dei mostri in faccia, vero?
La donna la
fissò perplessa.
-Ma... Courtney,
amore, cosa stai dicendo? I mostri?
-Non ho i mostri
in faccia, vero? Vero mamma? Non voglio che mi
mangino! Io sono una bella bambina! Devo diventare grande e importante,
non posso essere mangiata! Non ho i mostri in faccia, vero?
2006
Tempo dopo
avrebbe detto che, alla fin fine, non avrebbe dovuto prendersi male per
una scemenza simile.
Gelatina verde...
Ok, era molliccia e caldiccia... E le ricordava quel
mostro... Ma a parte questo, nulla di grave, no?
Era una cosa
assolutamente sconfiggibile. Bastava solo saperla prendere nel modo
giusto. Con tattica e razionalità.
Molta tattica. Molta razionalità.
Appoggiò
il piatto di gelatina sul tavolo.
Gelatina.
Verde.
Ballonzolante.
Schifosissima, per l'amor del cielo.
Portò una mano alla bocca, rivoltata.
Forza.
E'ora di finirla. Pensa a qualcosa. Qualunque cosa che ti aiuti. Devi
vincere questa stupida paura.
Courtney
fissò il dolce, apparentemente innocuo, sul tavolo.
Era
possibile che lei, capogruppo praticamente ovunque e di qualsiasi cosa,
sulla buonissima strada per raggiungere i suoi obiettivi, avesse paura
di una cosa così stupida?
Urgeva un
cambiamento, si disse, respirando profondamente.
Tese un dito
tremante ma, non appena avvertì il ballonzolio tremolante
solleticarle la mano, la ritirò disgustata.
Devo
distruggere questa maledetta
cosa. Non sono stata capace di buttarmi in una tinozza di gelatina, ai
tempi: adesso devo distruggere questa gelatina. Devo toccarla.
Distruggerla. Posso considerarla una specie di vendetta...
Improvvisamente
le venne un'idea.
Vendetta?
Pochi secondi
più tardi -secondi, per la miseria- la gelatina era stata
miseramente ridotta in brandelli.
Se chiunque
avesse guardato dentro casa di Courtney avrebbe visto una
folle completa che si accaniva a pugni, a
mani nude
sull'odiato dolce.
Avrebbe visto i
colpi, prima schifati, poi dettati da una foga e da una rabbia sempre
più cocenti.
Avrebbe anche
sentito le frasi spezzate e sussurrate irosamente dalla ragazza.
-Tieni, schifosa
gelatina. E tieni anche tu, schifoso bastardo. Guarda,
guarda come ti riduco... No, Courtney, non essere patetica.
Non-smettere-di-colpire. Ricorda: questa non
è gelatina.
Questa è la sua cresta. Questa è la sua cresta. Stai prendendo a
pugni la
sua cresta.
E riprendeva a
colpire, con maggior foga.
Ma quello stesso
chiunque, guardando dentro casa di Courtney, non avrebbe visto le
lacrime amare e tradite della ragazza, perchè
lei sarebbe morta piuttosto che piangere ancora per Duncan.
Alèèèè
^^
Sì, la vostra
Pirata si è fatta coraggio e vi ha sfornato una fanfiction
:D
Il titolo, giusto per informare, vuol dire Vendetta Ballonzolante, con
ovvio riferimento alla gelatina ;)
Ora devo ssscappare. Ho visto qualche aggiornamento che mi interessa e
deBBo leggere :D
Spero che vi sia piaciuta ^^
A presto :D Fatemi sapere,
grasssie ^^
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