DB EXILES - CAP 1
Questa fanfiction ha una storia lunga e travagliata, l'ho pubblicata
altre volte ma questa è la versione definitiva. Sono
migliorato molto rispetto a prima e spero di non deludervi!
Ovviamente
non è a scopo di lucro.
Questa fanfiction inizia 10 anni dopo la fine di DBZ. Le tute di Goku e
Vegeta sono uguali alle loro della Saga di Majin Bu. Gohan, Goten e
Trunks hanno un aspetto uguale alla fine di DBZ. Ub è
vestito con una tuta uguale a quella di Goku solo che è
della sua taglia. Non considera minimamente DBGT.
Capitolo
1 - Altri universi
Sangue. Eccolo che scendeva, lo sentiva, lo vedeva. Si mescolava al
sudore, sentiva che puzzava.
Un puzzo che non sentiva certo per la prima volta: il
sangue e il sudore puzzano.
"Goku! Vegeta! Muovetevi! Kaiohshin e io da soli non riusciremo a
trattenerlo a lungo!" gridò Vegeth. Ce la stava mettendo
tutta contro quel mostro ma non bastava, perché era troppo
forte. Talmente
forte da
superare il massimo della sua potenza. Prima di allora non aveva mai
incontrato un avversario che superasse la sua forza. Si sentiva
impotente per la prima volta da quando Goku e Vegeta si erano fusi in
lui per sconfiggere Majin Bu. Ma contemporaneamente questo, come tipico
per i puri combattenti saiyan, lo spronava e infondo compiaceva il suo
desiderio di combattere con avversari sempre più forti.
C'è da dire che solo grazie a quel dio, con cui ora
stava combattendo contro quell'ignobile essere, aveva avuto modo di
conoscere combattenti suoi pari e, con quel malvagio essere, superiori.
Prima, nel suo universo, si stava annoiando a morte. Morte, una parola
che in quell'istante temeva. E non solo per lui e le persone che ora
gli erano accanto. Morte. Che parola grande.
"Sì, Vegeth! Vegeta sei pronto?" domandò Goku.
Era preoccupato e sotto stress, si vedeva benissimo.
"Sì, Kakaroth! Spero solo che non mi vergognerò
troppo per questo stupido balletto!" rispose Vegeta. Quel balletto era
umiliante per un principe dei saiyan, ma non aveva altra scelta. Anche
se quando venti anni fa, quando Vegeth si sciolse e lui e Goku
ritornarono due esseri distinti, aveva giurato che non si sarebbe mai
più fuso, ora doveva fondersi di nuovo con lui. Doveva, non
aveva scelta. Doveva accantonare il suo orgoglio per il bene comune.
"Bene, allora mettiamoci in
posizione!".
I due saiyan fecero la Danza di Metamor, un'antica danza di un altro
mondo, che all'inizio ad un occhio
estraneo sembrerebbe solo una buffonata ma che in realtà
permise ai due di accedere ad un potere enorme.
"FU-SION-HA!!!".
Si formò, circondato da un'aura dorata, la fusione tra un
principe saiyan e un saiyan di infimo livello che aveva superato due
volte il limite del Super Saiyan. La sua potenza era enorme e il suo
aspetto, con i suoi occhi verde acqua, i
suoi lunghi capelli biondi e le sopracciglia assenti, era maestoso e
imponente.
Il suo nome era Gogeta.
"È ora di entrare in azione...".
Questo non è l'inizio, decisamente. La storia non ha inizio
da lì, ma decisamente prima in un luogo completamente
diverso,
un universo diverso...
Un deserto, un deserto roccioso, chissà dove. Il vento
soffiava trasportando granelli di sabbia, e davanti c'era solo
desolazione. Un essere superiore era pensoso, lo si vedeva dal suo
sguardo. Uno sguardo pensoso e assente da quel luogo desertico.
Era una desolazione assurda, quel tipo di desolazione che con il tempo
ti porta alla pazzia. C'era soltanto il nulla, diremmo noi. Lo stesso
paesaggio ben poco provvisto di vita, con vegetazione scarsa che quasi
sembrava meno viva delle pietre presenti un po' ovunque, ripetuto fino
all'orizzonte senza alcun
cambiamento. Ma il nulla era ben altro, come sapeva l'essere. Aveva
visto tante cose, anzi troppe cose.
"I combattenti più potenti sono concentrati in un unico
punto... Bene..." disse il Kaiohshin.
Il sommo dio si teletrasportò.
Che mariti immaturi, sì, proprio dei bambinoni che non
cambiano mai, ed era quindi ovviamente inutile cercare di cambiarli. E
invece i ragazzi, che tormento, così stupidi ma per qualche
assurda ragione, per qualche
istinto primordiale ereditato in generazione in generazione non si
può far a meno di loro.
Bulma e Chichi stavano chiacchierando del più e del meno, e
lo stesso facevano Bra e Pan.
Goku, Vegeta e parenti e amici erano a casa di Bulma. Erano
tutti riuniti per fare una festa. Una festa dove si vedeva molta pace e
tranquillità. Ormai Goku e Ub avevano finito il loro
allenamento da un pezzo. E dalle rare visite nei loro momenti liberi
dall'allenamento erano tornati a casa. Casa dolce casa, si potrebbe
dire. Il ritorno di Goku aveva fatto felice soprattutto Chichi.
Finalmente aveva riavuto suo marito. E c'era chi aveva riavuto suo
padre, suo nonno o uno dei suoi più cari amici se non il
più chiaro.
Piccolo aveva uno strano sguardo.
"Che cos'hai, Piccolo? Mi sembri preoccupato." domandò Gohan.
"È solo che ho un brutto presentimento...".
"Ce l'ho anch'io... Sento che sta per succedere qualcosa di brutto..."
esclamò Vegeta.
"State esagerando voi due! Rilassatevi un po'! In fondo questa
è una festa..." affermò Bulma. Aveva un tono
rimproveratorio e l'aria spensierata. Era davvero felice per quel
momento di pace che stava attraversando la Terra. Lo erano tutti. Ma la
pace non dura per sempre. E loro lo avevano già constatato
diverse volte.
"Sarà..." concluse il principe.
Il sesto senso del Principe dei Saiyan e quello del Namecciano non
sbagliavano mai, soprattutto se la sensazione era così
forte.
Era una sensazione molto forte, una sensazione che non avevano da molto
tempo.
Goten e Trunks stavano parlando con Ub, o meglio lo stavano
stuzzicando. Roba innocente, innocentissima.
"Toglici una curiosità, Ub..." disse Trunks.
"Hai la fidanzata?" domandò Goten.
I due saiyan si divertivano a stuzzicare l'umano, non per malizia, ma
solo per passare un po' il tempo.
"Beh, ecco... Io... Cioè... Non... Veramente.. Ecco...".
Il suo volto era contorto in un espressione chiaramente imbarazzata.
Non era ancora abituato al modo di fare scherzoso dei due mezzi-saiyan.
Goten e Trunks scoppiarono a ridere come due iene impazzite. Erano
cresciuti, non erano più né bambini né
adolescenti. Erano due adulti anche se non sembrava dal loro modo di
fare.
"Ub, non mi hai mai detto che hai una ragazza! Raccontaci tutto!"
chiese Goku con dito indice dritto in modo rimproveratorio.
"Beh, ecco... Io... Cioè... Non credo che..."
cercò di articolare il povero Ub sempre più
imbarazzato.
Scoppio una grande risata di gruppo e solo Piccolo e Vegeta
non parteciparono. Normalmente avrebbero almeno sorriso, ma avevano ben
altro per la testa. Si doveva compiere il destino, un destino molto
particolare. Calò il silenzio, prima dei combattenti poi
anche degli altri. Si sentiva in lontananza abbaiare un cane, una porta
sbatteva, gli uccellini cinguettavano, normalmente. La
normalità è quello che molti si
auspicano, molti ma non tutti. C'è a chi piacciono gli
imprevisti. E non c'era niente di normale riguardo a quello che stava
per accadere. E lì le donne
cominciarono a bisbigliare. Avevano intuito cosa stava
succedendo.
"Si sta avvicinando un'aura enorme!" affermò Piccolo. Enorme
era dire poco. Era un'aura immensa, molto superiore a
quella di Majin Bu.
"È simile a quella di un Kaiohshin... Ma è
gigantesca!" esclamò Goku.
Il maestoso dio atterrò. I presenti erano tutti
increduli dinanzi a quell'essere. Il suo aspetto e la sua grande aura
impressionarono i presenti. Anche chi non sapeva percepirla aveva ormai
capito la sua enorme potenza. Tutti nella loro mente si domandarono chi
fosse e cosa volesse. Le sue intenzioni non erano chiare, ma non
emanava un'aura negativa.
Era molto alto, all'incirca due metri, con una muscolatura ben
sviluppata, lunghi capelli bianchi. Assomigliava molto a
Kibitoshin, a parte ovviamente la sua stazza. Era vestito come Kaioshin
dell'Est e aveva una fodera dietro le spalle contenente la Spada Z.
"Salve, è un piacere fare la vostra conoscenza."
salutò educatamente il Kaiohshin.
Calò di nuovo il silenzio, non per molto, pochi
attimi, poi uno di loro decise di parlare.
"Ma tu... chi sei?!" domandò perplesso Gohan.
"Io sono il Kaiohshin di un altro universo. Dall'universo da cui
provengo i Cinque Kaiohshin si fusero in me per sconfiggere un demone
rosa. Sono qui per chiedervi se volete aiutarmi".
"WOW!!! Un Super Kaiohshin!" commentò il secondo genito di
Goku.
"In cosa?" domandò Goku incuriosito.
"Beh, vedete, nel mio universo degli antichi Kaiohshin scoprirono il
modo per poter viaggiare nelle diverse dimensioni ma non lo usarono mai
perché non era giusto interferire con il destino delle altre
dimensioni e questo segreto passò di Kaiohshin in Kaiohshin".
"E dove sta il problema?" domandò l'orgoglioso principe.
"Il problema" rispose il Kaiohshin "è che recentemente
questo modo è stato scoperto in un universo in cui vive solo
una
specie di versione malvagia di un Kaiohshin. Il suo nome è
Mashin. E lui ha iniziato a radunare malvagi combattenti di altri
universi con l'intento di dominare tutti gli universi esistenti. Per
fortuna il dispositivo creato dai miei antenati era stato dotato da
essi, per paura che in un altro universo potesse essere creato un
dispositivo simile, della capacità di captare movimenti
dimensionali. Così ho iniziato a radunare una squadra di
combattenti per fermarlo. E ora vi chiedo se volete fare parte della
squadra".
Alcuni tra i presenti si entusiasmarono per quelle parole ed avevano
deciso di accettare. Quelle parole era inaspettate, non avrebbero mai
potuto immaginare qualcosa del genere. E gli uccellini beati
continuavano a
cinguettare.
"Ma è ovvio che io accetto!" esclamò con un
sorriso a trentadue denti l'eroe che aveva ucciso Majin Bu. Era un
occasione irripetibile e avrebbe potuto finalmente incontrare dei
nemici degni di essere chiamati così. Anche se con Ub aveva
trovato nuova linfa alla sua voglia di avversari. Ma quello che lo
aspettava sarebbe stato incredibile.
"Se accetta Kakaroth io non posso certamente tirarmi indietro..."
affermò con tono indifferente l'orgoglioso principe. Voleva
far vedere a Kakaroth quanto fosse migliorato e testare le sue nuove
capacità. Ricordava benissimo la potenza raggiunta dal suo
eterno rivale contro Majin Bu, quanto aveva sofferto per quel
successivo miglioramento, quanto però poi si era rassegnato.
Ma da allora era migliorato. La domanda era se l'avesse fatto
abbastanza.
"Gotenks è pronto a dare una mano!" esclamarono
contemporaneamente Goten e Trunks. Finalmente Gotenks poteva dimostrare
di nuovo il suo valore. Era da molti anni che non si sgranchiva un po'.
"Io sarei solo d'intralcio..." affermò Piccolo. Era ormai da
molto tempo che il namecciano non riusciva più a tenere il
passo dei saiyan. Per Goku era passato ad essere un grande e pericoloso
avversario ad un caro amico che non poteva però competere
con lui.
"Beh, anch'io..." ammise Ub. In dieci anni la sua forza era molto
aumentata, ma non era ancora al suo massimo, nonostante l'allenamento.
Per questo non accettò. Non era ancora pronto.
"E io sono arrugginito... E non me la sento nemmeno..." disse Gohan.
Ormai erano passati vent'anni da quando aveva combattuto contro Majin
Bu. La sua forza era invariata ma la sua tecnica era arrugginita. E poi
era fiducioso delle abilità di suo padre e di Gotenks.
"Voglio andare anch'io, papà!" chiese la nipote di Goku a
suo padre.
"No, Pan!" la rimproverò suo padre " Tu sei troppo piccola e
inoltre non sei abbastanza forte! È troppo pericoloso!".
"Ha ragione tuo padre!" disse la figlia di Mr. Satan.
"Uffa... Non è giusto...". Pan era molto arrabbiata, infondo
non era più una bambina, e voleva dimostrare il suo valore.
Voleva dimostrare che valeva qualcosa. Dopo che il nonno era cominciato
a mancare per molto periodi, si era allenato a più non posso
per diventare sempre più forte, degna di essere sua nipote.
Voleva dimostrarlo.
"Beh, allora è deciso... Riunitevi intorno a me! Partiremo
subito! Andremo al quartier generale!" esclamò Kaiohshin.
Coloro che avevano accettato si riunirono in cerchio intorno a
quell'essere superiore. Salutarono amici e parenti lì
presenti e Kaiohshin tirò fuori un congegno simile di
grandezza al radar delle sfere del drago.
"Quello" domandò Trunks "è il congegno che ti
permette di viaggiare tra le dimensioni?".
"Non proprio. È un congegno sempre connesso a un super
computer molto particolare. Se non ci fosse collegato sarebbe
totalmente inutile. Questo congegno si chiama TBU, che sta per
Teleporter Between Universes, Teletrasportatore tra universi.
Comunque, si parte."
Scomparvero.
Le molecole si ricomposero in un nano secondo. Si ritrovavano
all'interno a quello che sembrava un immenso edificio.
Era davvero enorme con un grande atrio dove in quel momento erano
comparsi. Il soffitto era altissimo e su di esso era raffigurato un
cielo stellato. Aveva curato i dettagli, il dio. Erano presenti diversi
corridoi, stanze e piani. I corridoi erano lunghi e larghi, le stanze
erano di diversi tipi e scopi, i piani non erano molti ma enormi.
"Questo è un universo tasca che ho creato io grazie a
quello" indicò il super computer "che ho poi trasportato
qua. Qui il tempo scorre più lentamente rispetto agli altri
universi. Così avremo molto più tempo a
disposizione e potrete anche rilassarvi, dormire, mangiare, svagarvi e
allenarvi. Ho anche appena creato delle camere per ognuno di voi con
bagno adiacente. Fra poco vi presenterò gli altri."
"Uuurca!" commentò Goku.
"Sapete, prima di venire nel vostro universo, vi ho sorvegliato un po'
per vedere di che cosa eravate capaci. Sono sicuro che riuscirete a non
deludere le mie aspettative."
"Non le deluderemo, Kaiohshin! Anzi, le supereremo!" disse Goku con un
sorriso stampato in faccia. Aveva ragione.
"È ora di presentarvi agli altri. Ognuno di loro proviene da
un universo diverso. Nessuno proviene dal vostro universo. Alcuni di
loro li conoscete già. O meglio, conoscete o avete
conosciuto le loro controparti nel vostro universo."
Comparvero altri otto combattenti. Erano combattenti strabilianti di
cui erano ansiosi di sapere di più sul loro conto.
"COSA?!" gridarono i quattro saiyan.
"Vegeth?! Broly?! E poi... Incredibile!" esclamò Goku
meravigliato, incuriosito ed eccitato e con occhi strabordanti al
conoscere quei combattenti.
Chi saranno gli altri sei combattenti? Lo scoprirete nel prossimo
capitolo! Dopo magari aver lasciato (spero) una recensione.^^ (Tipo
educato Kaioshin, vero? Ndme) (Sì,
sì...
NdSecchione) (L'educazione prima di tutto! u.u! Comunque, Piccolo
è proprio monotono! Ndme) (Infatti, sempre a dire che il
nemico di turno ha una forza enorme! NdSecchione) (Ha un'aura enorme!
NdMeVestitoDaPiccoloRiguardoAdUnaFormica) (-.- NdPiccolo) (Ma dovevi
proprio mettercela quella esclamazione di Goten sul "Super
Kaiohshin"...?
NdSecchione) (Sì! u.u Ndme)
Ho chiamato questa fanfiction ''Dragon Ball Exiles'' perché
''Exiles'' è il nome di una squadra di supereroi della
Marvel
provenienti da diversi universi del Multiverso Marvel che
ristabiliscono l'ordine in diversi mondi del Multiverso in pericolo.
È stata essa, insieme al fan manga che ringrazio di seguito,
a darmi l'idea di creare questa fanfiction.
Ringrazio Salagir e Gogeta Jr.,
creatori del fan manga on line Dragon
Ball Multiverse (ecco
il link)
che mi è stato di grande fonte d'ispirazione
per scrivere questa fanfiction. Ovviamente, come avrete sicuramente
già notato se conoscete DBM, non è assolutamente
un copia e incolla dei personaggi di DBM in un contesto diverso,
infatti non compariranno dei personaggi che compaiono in DBM, compaiono
molti personaggi estranei a DBM e alcuni personaggi (pochissimi) che
compaiono in DBM hanno una storia diversa.
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