Ma ciao tesori miei
adorati!!!! ^^!!! Come avevo
promesso, ecco finalmente i Missing moments di ‘Solo un’occhiatina’! Prima
che iniziate a leggere, però, vorrei mettere in
chiaro uno o due punticini ^^: allora, prima di
tutto, come ho già detto in precedenza, questa ff
sarà una raccolta di one-shot, basate sulla
mia fanfiction SUO; di conseguenza, i capitoli, non
avranno alcuna connessione né temporale, né spaziale tra di loro.
Per intenderci, potrei scrivere un capitolo sul primo giorno di scuola di Elly,
e la volta dopo uscirmene con un capitolo sul suo primo compleanno! Ok, appurato questo vi chiedo di
dirmelo se volete o avete pensato a un missing moment
particolare che vi piacerebbe leggere! Io appunterò tutte le vostre idee
sul mio blocchetto degli appunti e prometto di fare di tutto per accontentarvi!!^o^! Ultima cosa prima di lasciarvi in pace: dedico questo
primo capitolo alla daisy, perché senza di lei non so
veramente come farei! È un tesoro, che mi aiuta sempre, e in più
l’idea di questo primo missing me l’ha
data lei, quindi è doveroso! A funkia, per augurarle – anche se in ritardissimo
^^’’’ – tantissimi auguri di buon compleanno, e alle Marauders che mi spronano sempre a scrivere che non
mi mandano ancora a quel paese per i ritardi che faccio sia nelle risposte che
negli aggiornamenti ^^ !!!!! Ok,
ora ho finito per davvero! Ci si risente alla fine del capitolo! Buona lettura!!!!^^!
MINI-PROLOGO ^^ - In
questo capitolo sia Ron e Hermione,
che Harry e Ginny sono
già sposati, Elly ha più o meno due anni
e mezzo e di conseguenza i protagonisti dovrebbero avere sui 21 anni. Harry è un Auror fresco di
accademia e Ron è allenatore di una squadra di
Quidditch in ascesa. Buona lettura^^!
SUO MISSING MOMENTS
1. BABY-SITTING
“No, Hermione, non se ne
parla!” urlò Ron esasperato, dalla
troppa insistenza di sua moglie.
“Ti prego Ron, è solo
un pomeriggio, cosa vuoi che sia un misero pomeriggio?!”
chiese lei supplicante
“Hermione, tu non capisci,
c’è la partita dei Cannoni oggi! Non posso stare a badare a Elly mentre tu vai a fare spese con Ginny!
Non è giusto!” piagnucolò lui cercando in qualche modo di
impietosirla.
Ovviamente non riuscì in alcun modo.
Hermione respirò
rumorosamente e si mise le mani sui fianchi, chiaro segno dello sbotto imminente
“Ronald Weasley
se…” Ron, però, fu più
veloce e le tappò la bocca con la sua. Quando, dopo un po’ si
staccarono, entrambi ansimanti, Hermione lo
guardò male, subito addolcita, però, dallo sguardo cuccioloso del ragazzo
“Sei consapevole che in ogni caso quello che hai fatto
non ti esimerà dall’adempire ai tuoi doveri di padre, vero?” Ron mise il broncio
“Ma insomma Mione…io mica credevo che i miei doveri di padre includessero anche
sacrificare la partita per fare da baby-sitter! Non la potete portare con
voi?”
“Ron, è tua figlia! Lo sai che non è
capace di stare più di un minuto e mezzo in un negozio, esattamente come
te…” sbuffò lei contrariata al solo ricordo
dell’ultima volta in cui erano usciti tutti e tre insieme e li aveva ritrovati addormentati su uno dei letti di un grande
magazzino babbano dopo appena un quarto d’ora. Ron decise saggiamente di non raccogliere la provocazione e
si limitò a sbuffare leggermente
“Ma non puoi almeno andarci domani? Così mi sguardazzo la partita in tutta tranquillità e tu potrai usufruire lo stesso dei miei favolosi servigi di
papà!” propose lui risoluto, cercando in tutti i modi di fare il
disinvolto. Hermione respirò rumorosamente e
già il ragazzo si cominciò a spaventare
“Ron…te lo dirò
per l’ultima volta, poi attaccherò con gli insulti e le percosse
fisiche, mandando a quel paese la mia pazienza...Ora io uscirò con Ginny e tornerò prima di cena per poi avviarci dai tuoi tutti insieme. Non bruciare la casa, non fare
ingozzare la bambina, e SOPRATTUTTO, Ron, se ti viene
l’assurda idea di chiamare Harry per un
po’ di compagnia non fargli gonfiare un’altra volta Grattastinchi come zia Marge…Questa
volta non lo porterò al San Mungo per farlo
sgonfiare, chiaro?!” contrariamente a quello che la ragazza si aspettava,
però, Ron non ingoiò il vuoto
indietreggiando nervosamente come faceva la maggior parte delle volte, ma si
avvicinò maggiormente a lei con un odioso sorrisino stampato sulla
faccia
“Sei sexy quando cominci a
comandare…” le sussurrò all’orecchio facendola arrossire
terribilmente.
Era tutto inutile, Ron rimaneva
sempre Ron. Irrimediabilmente sfacciato, terribilmente
orgoglioso e di una testardaggine quasi allarmante. Però era il suo Ron e questo niente poteva cambiarlo.
Hermione inspirò
profondamente per raccogliere a sé tutto l’autocontrollo che riuscisse a racimolare
“Se non la smetti di fare il bambino, ti assicuro che nelle
notti avvenire giocherai da solo…” Ron
sbarrò gli occhi
“Mi stai forse minacciando, signora Weasley?!” le chiese lui
inprigionandola tra il muro e il suo corpo. Hermione
si morse il labbro inferiore
“Potrebbe essere…”
“Non resisteresti…” lei spalancò la
bocca, piccata, dandogli uno schiaffetto sul braccio
“Cosa credi, guarda che non sei così bravo come
pensi…” Ron la guardò malissimo
“Mai dire una cosa del genere a un uomo, Hermione…potrebbero venirgli strane idee di vendetta…”
disse lui indugiando la mano sul sedere della ragazza, che prontamente lei
schiaffeggiò
“Ribadisco, stallone…Tu
non fai il baby-sitter?! Io entro in sciopero!” Ron si staccò da lei cominciando a borbottare
colorite esclamazioni.
“E va bene!” disse alla fine
mentre Hermione cominciava a battere le mani
trionfante.
“Bravo, il mio tesoro! Allora io vado, mi raccomando
non…”
“…bruciare la casa, ingozzare la bambina e far
gonfiare Grattastinchi a Harry
…” completò lui, scimmiottando Hermione.
“Sì, sì, bravo…” disse lei
in tutta fretta dandogli un veloce bacio sulle labbra prima di scomparire
dietro la porta.
Ron sospirò pesantemente,
ormai rimasto solo.
Oddio…solo
per modo di dire.
All’improvviso dalla cucina arrivò un
rumore…come dire…sospetto.
Ron si catapultò nella stanza e rimase
impalato sulla porta fissando agghiacciato la scena: davanti a lui, Elly era
salita su una sedia e stava spargendo farina sopra al tavolo, quasi totalmente
imbrattata di polverina bianca.
Ron ingoiò il vuoto e si
avvicinò lentamente
“Ehm…tesoro?! Che…che
stai facendo?” la bimba alzò lo sguardo
su di lui e gli rivolse un sorrisone lanciando un altro pugnetto
di farina sul tavolo
“PAPPA!” disse lei ridendo, mentre lasciava
cadere con noncuranza la busta della farina sul tavolo e cominciava a battere
le manine paffute e sporche, provocando piccole nuvolette bianche
“Pappa?!” Elly
annuì, facendo smuovere la massa di riccioli rossicci tutti sporchi di
farina. Ron le arrivò davanti
“Io voio pappa…”
aggiunse lei immergendo le manine in mezzo al cumulo che aveva davanti
cominciandole a muovere come se stesse impastando qualcosa. Ron
si maledì per averla lasciata con sua madre mentre
preparava una torta di mele.
“Piccola…piccola, ascolta papà…stai
ferma, dai…” disse lui mentre cercava in
utilmente di toglierle le mani dai due chili di farina che aveva rovesciato
“No”
“Elly…”
“Io voio pappa…”
“La pappa si mangia dopo!”
“Oha!”
“Dopo!”
“Oha!”
“Dopo!”
“Mò chiamo
mamma…”
“La mamma non c’è!” Elly lo
fissò sbuffando. Ron la guardò
trionfante, ma subito dopo si sentì un tantino idiota ad aver vinto un
litigio con una bambina di due anni e mezzo
“Voio mamma…”
disse lei mettendo il broncio e sedendosi sulla collinetta di farina sopra al
tavolo
“La mamma è uscita con zia Ginny,
torna fra poco…ma io e te ci possiamo divertire comunque, no?”
disse Ron prendendola in braccio e portandola in
bagno per sciacquarle il faccino
“Sì! Pehò voio pappa…” ribadì lei
mentre cercava di scansarsi dalla mano bagnata di Ron
che tentava in qualche modo di pulirla. Il ragazzo pensò un po’
“Adesso che ci penso anche papà, vuole la
pappa, lo sai?! Adesso andiamo a vedere se la mamma
è riuscita a non bruciare qualcosa che ha cucinato, va bene?” Elly
annuì contenta e si mise in piedi sul lavandino, sorretta da Ron, e gli schioccò un bacio sul naso, per poi
cominciare a modellargli la faccia, prendendogli le guance. Ron
emise qualche suono non ben articolato, seriamente in difficoltà dalla
situazione, mentre Elly con le guance di Ron in mano
se la rideva alla grande
“Elly…”
“Papy!” riplicò lei facendo finta di niente e continuando a
giocare con la faccia del padre
“Elly…lashia le guance
di hahà…” Elly scoppiò a
ridere
“Elly…” ripetè
Ron leggermente spazientito, mentre la bimba gli
schioccava un altro bacino sulla fronte
“Bello papà
mio!” disse lei, lasciandogli finalmente la faccia e abbracciandolo
forte. Ron le sorrise, portandola in salotto e
sedendosi sul divano
“Lo so, lo so, sono bellissimo!” disse lui,
mentre la bimba cercava di arrampicarglisi sopra
“Sì! Bello!”
“Finalmente qualcuno apprezza la mia rifulgente
bellezza!” disse lui quasi commosso, mentre Elly corrucciava la fronte
cercando di dire qualcosa di particolarmente difficile
“Rifuggente!”
“Sì, brava amore di
papà! Com’è papà?!”
“Rifuggente!”
“No…Bello, Elly, papà è
bello!”
“Bello…”
“Brava Elly!” la bimba fece un saltino sulle gambe di Ron e battè le manine contenta
“Bava Elly!” Ron non
riuscì a trattenersi dal ridere. La bambina dopo un po’, si incupì in attimo, pensierosa
“è puhe rifuggente, papy?” Ron ci pensò
su
“Perché no! Sì, Elly, tuo padre è
bello e rifulgente! Dillo alla mamma quando torna!”
Elly annuì convinta e fece un sorrisone mostrando orgogliosamente i suoi
quattro denti
“Sì! Bello e rifuggente, papy
mio!...”
“…pehò io voio pappa…” Ron rise
“Ah, sei proprio mia figlia! Forza andiamo…”
disse lui alzandosi con Elly in braccio. Proprio mentre stavano arrivando al
tanto bramato traguardo – il frigorifero –, qualcuno suonò
alla porta. Ron sbuffò e Elly fissò
rassegnata il frigorifero mentre si allontanava tra le
braccia del ragazzo. Tra uno sbuffò e l’altro, dopo qualche
secondo Ron andò ad aprire
“Ma dico, mi volevi far morire qui fuori?!” alla porta, un Harry
più infreddolito che mai, tentava di chiudere l’ombrello fradicio
senza distruggere in maniera troppo compromettente le piccole piante messe da Hermione vicino alla porta di casa
“Che ci fai qui?!”
chiese Ron chiudendo la porta, mentre Elly
ridacchiava divertita dallo stato di zio Harry
“Era il posto più vicino che sono riuscito a
raggiungere, fuori c’è il finimondo, sarei annegato!” Ron lo guardò con sufficienza. Harry
lo ignorò togliendosi l’impermeabile fradicio e gettandolo su una
poltrona
“Allora…Che fai, papino?!”
gli chiese Harry stravaccandosi sul divano. Ron gli rivolse un’occhiata furente, mentre
l’altro lo guardava divertito notando che sia lui che Elly erano ricoperti di farina e che ora la bambina stava
tentando di fargli una treccina
“Non fare commenti, Harry,
per favore…”
“Ti risparmio!”
“Grazie…”
“Gazie!” Elly gli
rifece il verso e Harry lanciò a Ron uno sguardo interrogativo
“è un po’ che ripete sempre le
parole…” il ragazzo annuì distrattamente
“Dimmi un po’, come mai stai facendo il
baby-sitter?! Hermione
è fuggita ai Tropici?”
“Topici…”
“No, Hermione è
fuggita con tua moglie a Diagon Alley! Ti giuro che appena
prendo Ginny, io…”
“Zì Ginny!” s’intromise Elly alzando le braccine contenta. Ron sospirò pesantemente, imponendosi di non finire
la frase, mentre Harry alzò il sopracciglio
ridacchiando
“Mi sembra strano che tu sia ceduto così
facilmente...”
“Facimmente…”
“…cosa ti ha fatto Herm
per convincerti?! Ti ha corrotto?!”
“Peggio…”
“Eggio!”
“Ti ha minacciato…” mormorò Harry consapevole. Ron
annuì, grave
“Ma…mica quella
minaccia, vero?!” chiese lui quasi temendo la
risposta. Ron gli lanciò uno sguardo eloquente
“Fanno sempre così…” disse Harry scuotendo la testa
“Anche Ginny lo fa?!” chiese l’altro sorpreso dalla tanta disumana
malvagità
“Quando mi rifiuto di lavare i piatti…”
“Tu lavi i piatti?!”
“Ti prego non dirlo a nessuno!”
“Il tuo segreto morirà con me…”
“Segheto!” s’intromise
di nuovo la bambina, infastidita da tanto mistero. Ci fu qualche minuto di
silenzio in cui la bambina guardava alternativamente Ron e Harry
“Pappa?” riprovò di nuovo lei dopo un
po’, risvegliando i due ragazzi, che si alzarono diretti in cucina
“Ma che cosa è successo qui dentro?!” chiese Harry shockato
“Ehm…diciamo che mi devo ricordare di non far
vedere più a Elly come cucina mia madre…” disse Ron facendo sedere su una sedia la bambina, che non perse
tempo e riprese a dedicarsi all’occupazione di dieci minuti prima. Ron aprì il frigorifero carico di speranze, ma
trovandosi davanti una visione pressoché desertica
“Adesso capisco perché la mia povera nipote
stava cercando di cucinarsi da sola!” disse Harry guardando nel
frigorifero, alquanto divertito. Ron lo ignorò
e cominciò ad aprire tutte le mensole dove almeno una volta aveva visto
nascosto del cibo. Niente. Il ragazzo si disse che Hermione
avrebbe dovuto fare qualcosa di veramente, veramente, veramente spettacolare per farsi perdonare. Lanciò uno
sguardo a Elly, ora distesa sul tavolo e concentrata nel fare un angioletto della
farina agitando in maniera disarticolata braccia e gambe
“Harry?! Non è che
puoi…” disse Ron indicando la bambina.
L’altro capì al volo, si lanciò sulla piccina e con un
gesto un po’ scattoso la sollevò dal
tavolo sollevando un’enorme nuvola di farina
“Ally!!!”
protestò Elly mentre scalciava tra le braccia dello zio
“E adesso?!” chiese Harry, mentre, esasperato, poggiava la bambina per terra. Ron pensò un po’
“Non potremmo cucinare noi?” azzardò ad
un certo punto. Harry gli scoppiò a ridere in
faccia
“Ma sei impazzito?! Metteremo
fuoco alla casa se ci mettiamo ai fornelli!”
“Se non è ancora andata a fuoco con Hermione, sicuramente non succederà con noi!” Harry sembrava comunque poco convinto. Elly nel mentre
cercava di arrampicarsi sulla sedia per ricominciare a giocare
“E cosa vorresti cucinare, sentiamo!” Ron strinse le spalle
“Non so, una torta magari…”
“Totta!!”
urlò Elly finalmente in ginocchio sulla sedia
“Ron, hai mai cucinato una
torta?” chiese Harry ragionevole
“Oh, avanti! Non può essere così
complicato…mia madre fa torte quasi tutti giorni!”
“Mamma totte!”
“Sì, Ron, ma tua madre è tua
madre!” Ron però non lo ascoltava
più e già si era diretto al tavolo per riunire un mucchietto di
farina
“Tu la vuoi fare torta?” chiese lui a Elly, la
quale emise un urletto eccitato e salendo sul tavolo
gattonò fino al padre. Harry li guardò
rassegnato
“Harry, ci prendi le uova
per favore?!”
“Uoua!” il ragazzo
sbuffò e portò loro una scatola di uova da sei. Ron ne ruppe tre e le gettò sul mucchietto di
farina. Poi guardò interrogativo l’altro
“E poi cosa serve?!” Harry alzò le spalle
“Latte?” propose lui cercando di ricordare
l’ultima volta in cui aveva visto Molly
preparare una torta. Ron si riscosse
“Latte! Bravo! Il latte, ci serve!” prese Elly in braccio e si diresse nuovamente verso il
frigorifero. Niente latte
“Tu dici che la panna da cucina va bene lo
stesso?”
“Non so…però
dentro la panna da cucina c’è il latte, no?”
“Penso di sì…” disse lui prendendo
il cartoncino di panna da cucina e portandolo sul tavolo. Lo aprì e ne versò
una buona parte nell’impasto. Elly guardò la poltiglia alquanto schifata
“Che chifo!” disse lei
arricciando il nasino
“Nah!| Vedrai che alla fine
diventa buona!” disse Ron allegro. Elly lo
guardò poco convinta
“Adesso cosa dobbiamo metterci?!”
Harry fissò la poltiglia di uova farina e
panna da cucina cercando di ricordare
“Lievito!”
“Uevito!”
“Giusto! Sei un genio, amico!” Harry gongolò per qualche momento, poi
cominciò a cercare una busta di lievito. Dopo cinque minuti buoni ne
uscì vincitore. Porse a Ron la busta e lui mise un po’ lievito nella poltiglia. Tutti e tre
guardarono schifati l’impasto
“E ora?”
“Bhè, è un
impasto…quindi bisogna…impastarlo!…credo…”
“Io non tocco questo schifo!” esclamò Ron. Elly ridacchiò e senza preavviso immerse le sue
manine nella poltiglia cominciando a fare espressioni tra il divertito e lo
schifato. Ron dopo un po’ prese coraggio e
immerse anche le sue mani nell’impasto. Incontrò quasi subito le
manine della bimba, che cominciò e ridacchiare e a giocare con le mani
di Ron e l’impasto. Dopo una decina di minuti davanti a loro
c’era un pezzo di pasta dall’aria decisamente vissuta…
“Secondo me abbiamo saltato
qualche ingrediente…” disse Ron a un
certo punto guardando attentamente la massa bianchiccia sul tavolo. Elly
immerse un ditino nell’impasto e ridacchiò
“Mobbido!” poi si
ciucciò il dito sporco. Leccò per un po’ e poi
cominciò a cambiare espressione, fino a che non raggiunse
un’espressione altamente disgustata
“Appro!”
“Aspro?! Come fa a essere aspro?!”
disse Ron prendendo un pezzo di pasta e mettendoselo
in bocca, per poi risputarlo subito dopo
“è aspro!...Perchè
è aspro?!” Harry si illuminò
“Lo zucchero!”
“Giusto!” si alzò dalla sedia su cui era
crollato poco prima e prese da una mensola un contenitore di latta con un tappo
blu, su cui Hermione aveva scritto a caratteri
cubitali ‘zucchero’. Harry nel mentre
allargò l’impasto e mise un altro po’ di panna da cucina
“Che stai facendo?!”
“Come speri di mettere lo zucchero nell’impasto,
razza di caprone?...”
“Capone!”
“…Bisogna annacquarlo!” Ron e Elly si scambiarono
un’occhiata, poco convinti. Il ragazzo a quel punto mise un pugno di
zucchero sull’impasto, che Harry ripiegò
subito dopo su se stesso per poi cominciarlo a lavorare. Nel giro di una decina
di minuti la poltiglia zuccherata era ormai pronta per essere cotta
“Sono soddisfatto!” disse Ron
orgoglioso del suo papposo impasto bianchiccio appena
infornato. Elly gli rivolse un piccolo sguardo e poi scosse la testa. Rimasero
un pochino in silenzio, sospirando e guardandosi intorno con aria vaga
“…E adesso?” chiese finalmente Ron; Harry strinse le spalle
“Appettiamo!” disse
Elly ridacchiando. I due ragazzi si girarono verso di lei, sorpresi e
improvvisamente consci di quanto fosse ovvio
“è proprio figlia di Hermione,
non c’è che dire…” disse Harry mentre vedeva la bimba
correre nella maniera buffa e tenera in cui solo i bambini sanno correre per
prendere il suo peluches preferito, Rupy, e renderlo partecipe della situazione. La bambina
giocò un po’ con il pupazzo, mentre i due ragazzi discutevano
animatamente a proposito del barbaro
metodo di minaccia usato da Hermione e Ginny
“…Voglio dire…non possono farlo! Ci
tolgono un diritto naturale, così!” Harry
annuì, assolutamente d’accordo con il suo migliore amico
“E poi, vogliamo parlare di quando
invece lo vogliono loro?! Improvvisamente diventano le persone più
docili e accondiscendenti del mondo! E non importa se io abbia combattuto
contro dieci Mangiamorte fino a
venti minuti prima, oppure se tu abbia allenato i ragazzi per tutto il
giorno e ti sia beccato due bolidi in faccia, loro ti si cominciano a
strusciare addosso, quelle perfide aguzzine!”
“Non me ne parlare! Sono quasi schifato, da tanta cattiveria…e poi hai notato che ogni volta
che invece ne abbiamo voglia noi, se ne escono con
scuse tipo ‘ho mal di testa, amore!’ oppure ‘no, ti prego, ho
avuto una giornata pesante’?! Amico, ci
dobbiamo ribellare!”
“Sì!...Come?”
“…Che ne so! Un modo si trova, figurati!” Harry non sembrava convinto. Neanche Ron
a dirla tutta.
Passarono un’altra mezz’oretta ad escogitare
piani decisamente fantasiosi e veramente poco realistici di ricattare Ginny e Hermione, fino a che
qualcosa di superiore non li costrinse a desistere…
“…Non senti qualcosa di strano?!”
chiese Harry annusando l’aria. Ron lo imitò, arricciando il naso poco dopo
“Sembra…sembra…o Merlino, è puzza
di bruciato!” si girarono di botto verso il microonde
e videro distintamente l’ammasso di pasta, pressoché carbonizzato
e un principio di incendio che si stava sviluppando all’interno
“Harry, porta via Elly!” urlò Ron e
Harry con scatto felino acchiappò Elly, la
quale per l’agitazione cominciò involontariamente a gonfiare il
povero Grattastinchi che in quel momento si trovava a
passare per là. Dopo una decina di minuti Ron
tornò dalla cucina, leggermente sporco di fuliggine e con l’aria
alquanto sconvolta
“Tutto a posto?!”
chiese a Harry che senza un apparente motivo era
seduto sul divano e fissavo con gli occhi spalancati Elly, ora nuovamente
tornata a giocare con Rupy. Ron
alzò gli occhi al cielo, spazientito, scorgendo vicino al lampadario un’enorme
palla di pelo rossa e con i baffi. Il ragazzo spalancò gli occhi
“Harry! Perché,
miseriaccia hai gonfiato Grattastinchi?!
Hermione mi ucciderà, questa volta!”
disse lui mentre cercava di afferrare una zampa del micione – che soffiava contro Ron
in maniera decisamente minacciosa e si era appena arenato vicino alla libreria
“Non sono stato io…” Ron
si girò di scattò verso di lui
“Come sarebbe a dire ‘non sono stato io’?! Chi è
stato allora?!” Harry si girò
verso di lui e poi rivolse lo sguardo verso Elly. Ron
sembrava sull’orlo dello svenimento
“La mia bimba…”
“Che probabilmente sarà la futura Hermione Granger di Hogwarts…già me la vedo in combutta con la McGranitt!”
scherzò Harry, alzandosi dal divano. Ron però non lo stava ascoltando più. Si
catapultò su Elly prendendola in braccio e abbracciandola forte
“La mia piccola streghetta!!! Ha fatto la sua prima magia!!!” disse lui
sull’orlo delle lacrime sollevandola in alto e facendola ridere per un
po’
“Bava Elly?”
“Bravissima! Appena lo saprà la mamma sono
certo che salterà di gioia ”
“…egalino?”
chiese la bambina indicandosi
“Certo che te lo compriamo un regalino! Aspetta che lo
sappia nonna Molly…non smetterà di
piangere per almeno un’ora…!” Elly sorrise contenta si
diressero tutti e tre in cucina
“Forse dovremmo rimettere un po’ in ordine, non
trovi?” chiese Harry a Ron
una volta nella stanza. Nel momento stesso in cui pronunciò
l’ultima frase, però, udirono una chiave girare nella serratura
della porta principale. A Ron si gelò il sangue
nelle vene
“Sono tornata!” la voce squillante di Hermione risuonò per la casa. Ron
ingoiò il vuoto al pensiero di quello che lo aspettava. La ragazza si
diresse in cucina e nell’esatto momento in cui mise piede nella stanza,
Elly le saltò addosso. Harry si eclissò
all’istante, senza lasciare traccia
“Bello e rifuggente, papy!”
disse la bambina una volta in braccio ad un’Hermione,
agghiacciata e abbastanza schifata dallo stato della cucina e dall’ammasso
di pasta bruciacchiata poggiato sul tavolo coperto di montagnette
di farina. La ragazza sembrava sull’orlo dell’ulcera, tanto era
arrabbiata e Elly resasi conto dell’espressione di sua madre e credendo
di essere la colpevole della sua arrabbiatura, si rivolse preoccupata a Ron
“Detto giutto, io! Tata bava
Elly?” il ragazzo sorrise e si avvicinò alle due, cercando di
ignorare il più possibile le occhiate omicide di Hermione
“Certo tesoro, sei stata bravissima! Vero, mamma, che
Elly è
stata brava e ha imparato tante nuove parole oggi?!” chiese Ron rivolgendosi alla ragazza, la quale rivolse uno sguardo
alla bimba che sembrava preoccupatissima e aveva
già gli occhioni azzurri lucidi. Hermione di sciolse
all’istante
“Amore della mamma! Certo che sei stata brava! Ti
prometto che non ti lascio più da sola con quell’imbecillone
che hai per padre!”
“Hey!”
“Becillone!” ridacchiò
Elly,
“Ecco, vedi?! Adesso mi
chiamerà ‘becillone’ a
vita!” Elly guardò prima sua madre, la quale alzò gli occhi
al cielo, spazientita, e poi il padre, prontissimo per litigare. Decise quindi
di prendere il mano la situazione, tirando Ron per la maglietta e facendo avvicinare di più i
due ragazzi
“Pehò, bavo becillone papy!...” tentò
di consolarlo lei
“…Eppoi bello e
rifuggente!...anche mamma bello e rifuggente!” Hermione sorrise
“Bella, Elly, la mamma è bella! Bellissima,
anzi…” la corresse Ron arrossendo come un
bambino e rivolgendo alla ragazza uno sguardo da cucciolo bastonato. Elly
cominciò a ridere e Hermione sorrise
imbarazzata. Poi la bimba si girò verso la ragazza
“Peddoni papy?! Bavo papy…e
bello!...E buffo!” Hermione
ci pensò per un attimo, rivolse uno sguardo a Ron
e poi uno a Elly, che aveva assunto la stessa espressione cucciolosa
del padre. La ragazza ovviamente non resistette due minuti.
“Uff…Solo questa volta,
però!” gi altri due sorrisero trionfanti
e Ron diede un piccolo bacio sulle labbra a Hermione, mentre Elly ricominciava a ridacchiare tutta
rossa. Hermione ancora sorridendo, e senza un
apparente motivo sollevò lo sguardo in alto, incontrando un galleggiante
e decisamente alterato Grattastinchi rotolare a tre
metri da terra, impigliandosi tra le mensole. Si girò furente verso Ron
“Ronald Weasley,
cosa ti avevo detto?! Questa volta me la paghi, non
puoi gonfiare ogni volta che vuoi quel povero gatto! E non azzardarti mai
più a lamentarti quando ti fa la pipì nelle pantofole oppure
quanto ti mastica i jeans, perché ha tutte le
ragioni per farlo, senza contare che…”
“è stata Elly”
“…che è ora che cresci, non sei
più un bambino…COSA??!” Ron annuì forte sorridendo
“Ha fatto la sue prima magia
la nostra piccola streghetta!” Hermione si mise una mano davanti alla bocca con gli occhi
già lucidi
“La mia bambina!!” urlò
lei stringendo forte Elly, che arrancava, leggermente in difficoltà. Ron pareva vagamente preoccupato
“Mamma…” Hermione
notò che qualcosa non andava, e allentò un po’ la presa
“Scusa tesoro!” Elly strinse le spalle,
sorridendo, dando un bacino alla ragazza. Ron si
guardò intorno, come per constatare i danni alla cucina
“E ora, che facciamo?” chiese lui, mentre una
manina di Elly rimaneva incastrata tra i ricci di Hermione
“Pappa?”
Waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!! Ragazzi, non mi sembra vero,
finalmente ho finito questo primo –
faticosissimo – capitolo!!!!!! Non avete idea che parto è
stato!!!!^^! Spero vi sia piaciuto il ritorno di Elly formato mini ^o^!!!!! Dunquissimo,
iniziamo subito con i ringraziamenti, perchè ho diverse personcine dolcissimissime che
hanno recensito e mi hanno fatto venire gli occhi a lucciconi, che è DOVEROSO ringraziare^^!
Ringrazio: _heAtHer_,
primavera (che tesoro che sei^^!!!!), skiblue, AlyssFleur12, $Green Lady $, Topomouse,
gnagnola, la mia gemella con Ronny
e Pago al seguito ^o^!, Lisy91,
Tabita, funkia, Merylin, ramona55, LaDamaLuthien, 619, Maky91, Moonlight rage, Tania, le mie tesore Marauders, MaryPotter92 (l’H\G che
mi avevi chiesto è in via di costruzione, non ti preoccupare ^__-!), pinkstone, Lu, Avalon, Kri
Black I, Lady, Hermione 91, ^clod^,
mem, minau, andrèè, evenstar, the
princess (^o^!!!) per aver recensito l’ultimo
capitolo di ‘Hermione vs
Lavanda – Questa è guerra’!!!! Vi
adoro da morire, siete stati dolcissimi e gentilissimi e non smetterò
mai di mandarvi miliardi e miliardi di baciotti
potti^^!!!!!!!!
In più ringrazio
tantissimissimissimissimissimissimissimissimissimissi…mo,
anche (e di nuovo, per chi cito ancora^^!):
lenne88, LaDamaLuthien, MitsukiAngel,Merylin,MandyJJ, la gemellina mia, aledra_xan, Calime, really, Joannadellepraterie, simo91, SiJay, funkia, Tabita, ramona55, Judeau, Turambar, Francesca Akira89, Hermionina, kitten85, princenton, LalyBlackangel, Lu, Marauders, MaryPotter92, Elly, PaZzA WeNdY, ainat, Francy333,
vale82, Will92, C.J., francesko, opea, Lady Gallagher, taja, JemmaW., Hermione 91, HermyG e skiblue per aver recensito all’ultimo
capitolo di SUO!!!!!!! Vi adorissimo amori miei!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!^o^! Bhè,
cari io ho finito, quindi vi mando tantissimi baciotti
potti!!!!!!^^
Mi raccomando, se
avete idee potete tranquillamente dirmele, perché questa ff
si basa quasi unicamente sulle vostre richieste!!
Recensite, mi
raccomando!!!!! A presto^^ Ancora baciotti
^^!