Diario di un aspirante suicida.

di RossaFujoshi801
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Milano, 17/9/2011
 

 

 

 

 

Sono qui, come una ragazzina, a scrivere su un'inutile quaderno. Non è rosa e non ha sopra gli unicorni e non ci scriverò il nome del mio innamorato mille volte, ma è pur sempre un diario.
Perchè scrivo un diario?
Perchè nessuno mi capisce.
È banale e scontato dirlo.. scriverlo ma è vero.
Quando dico che sono triste mi dicono che cambierà, quando sono solo mi dicono che cambierà. Ma la verità è un'altra. Non cambierà mai. Sarò sempre solo e triste. Anche se fra trent'anni avrò una bella moglie e dei figli, troverò il tempo per essere infelice. La verità è che siamo tutti soli. Anche se ci inganniamo con parole e bugie.
Faccio una breve presentazione, anche se mi sto sentendo davvero frocio a fare questa cosa.
Mi chiamo Daniel e ho 17 anni (e spero di non arrivare ai 20). Frequento il liceo scientifico (si sono un masochista) e suono il piano.
Adesso che ci conosciamo, caro diario, (l'ho scritto sul serio?) ti dico una cosa.
Sono un'aspirante suicida.
Le motivazioni ce le ho. Mi mancano le palle.
Non ho altro da dire, ho finito le massime per questa sera; alla prossima pagina diario, se ci arrivo.

Daniel.





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