Till the end of the world

di manubibi
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Simon, appoggiato contro la macchinetta degli snack che Nathan sta, come sempre, impietosamente scippando, improvvisamente ricorda una delle tantissime ed interessanti domande che si è fatto sul ragazzo davanti a lui che, come al rallentatore, afferra una lattina di Coca Cola Zero ed inveisce contro l'affare, protestando contro «questa merda senza zucchero».
«Barry, passa un'altra moneta» Dice, fissandolo come sempre con aria impertinente. Simon, ignorando il nomignolo che ormai è suo, estrae subito una moneta dal fondo del tascone laterale, mettendoci anche un bel pò di tempo perché seriamente, quelle tute sono come la borsa di Mary Poppins.
«Grazie» Sibila Nathan, esibendosi in un piccolo ed irriverente inchino, arrendendosi alle meccaniche di gioco del mondo. «Volevate il mio denaro, bastardi? Eccolo, avete vinto» Grugnisce, ottenendo però una Coca Cola normale, con tutto il suo glorioso quantitativo di coloranti, zuccheri e insetti tritati o chissà cos'altro.
«Nathan» Lo chiama l'altro, facendolo voltare con la sua solita espressione a metà fra lo stupito e lo scocciato.
«Cosa c'è?»
«Ecco... Non ho ancora capito come funziona la cosa dell'immortalità. Insomma... Non ti dispiace che non morirai mai?» Gli chiede, facendosi prendere come sempre dal sentimentalismo. Fosse per lui, probabilmente non gli piacerebbe così tanto vivere a lungo, troppo a lungo, talmente a lungo dal vedere l'ultima alba della Terra.
Nathan lo guarda di sbieco, prima di tirare su fastidiosamente col naso e scrollare le spalle.
«Posso scopare per sempre. Vuoi essere il primo?» Chiede poi, prendendolo palesemente in giro e mettendosi a simulare atti sessuali strusciandosi contro di lui.
Simon, più spaventato che offeso, rimane lì impalato, fissando quel ragazzo che più di tutti per lui è un mistero. Certo, un pò - solo un pò - lo disprezza, ma non può fare a meno di pensare che dietro quei modi irriverenti e infantili ci sia davvero qualcosa di bello.





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