Sto guardando il cellulare, che mi avvisa:
Luce, c’è una chiamata per te!
Squilla.
Rispondo.
Riconosco la voce della mia migliore amica, è eccitata, non
sta più nella pelle, quando finalmente capisco il perché:
“Luce, non so come spiegartelo, finalmente Massimo mi ha
chiesto di sposarlo! Tra dieci mesi ci sarà il matrimonio e tu non puoi
mancare”
Sorrido. Sono realmente felice per Giada. Insomma la mia
migliore amica si sposa! È ovvio che non posso mancare al suo matrimonio. E
subito la mia mente inizia a girare vorticosamente su cosa indossare. Insomma
sono una ragazza, è ovvio che il primo pensiero sia l’abbigliamento … trucco, parrucco, e poi l’abito che ti trasforma facendoti sembrare
la donna più bella che si sia mai vista. Ho una mia immagine nella mente che mi
fa stupire da sola, immagino di alzarmi di cinquanta, dico cinquanta centimetri
con un paio di scarpe mozzafiato, dal colore indefinito. Il vestito poi non ho
ancora deciso se sarà lungo o corto, però metterà in mostra le mie gambe,
facendole sembrare quelle di miss Italia, per non parlare dei capelli e del
volto, tutti diranno:
“Chi è quella venere?”
Nel momento in cui riprendo il controllo di me stessa,
capisco e ammetto con tristezza che tutto questo non potrà mai avvenire! Ma non
me ne importa, sono felice lo stesso di andare al suo matrimonio. Peccato che
si trovi al di la del mare!
Ci scambiamo ancora poche parole e poi chiudo il telefono
col pensiero che dovrò andare nella mia Sardegna, la terra dove sono nati i miei
genitori e vivono i miei nonni.
Non ha importanza penserò a tutto! Proprio a tutto, e sarà
perfetto.
In fondo per me raggiungere la Sardegna non è poi così
difficile, e il costo è ridotto, devo solo pagarmi il viaggio. In fondo sono
sarda, e lo si può intuire dai miei colori mediterranei e dai lineamenti, anche
se purtroppo il volto e il fisico rivelano che non sono una velina. Ma chi ha
detto che al mondo bisogna essere tutti magri alti e bellissimi?
Nessuno.
Ma una cosa è certa: tutti lo pensano.
Nel frattempo che penso al viaggio, immagino i miei nonni e
le mie zia aspettarmi a braccia aperte, accogliermi e farmi sentire una vera
regina!
Quanto sarebbe bello se tutto questo fosse vero.
Ma adesso non mi interessa ho ancora un sacco di mesi per
pensare al mio viaggio.
DIECI MESI DOPO
Sono in discoteca, la musica alta mi stordisce un po’, e
sono seduta al tavolo con lo stesso cocktail da tre ore, nessuno mi ha chiesto
di ballare, e mi fa male il sedere a furia di stare seduta! Per fortuna che
sono venuta con i miei amici di sempre, non sono tanti, “pochi ma buoni” questo
è il mio detto preferito. C’è Gianna che piange per amore da ormai non mi
ricordo più quanto tempo, ha sempre un fazzoletto in mano, i capelli biondi
raccolti in una coda, e ogni movimento le ricorda il suo ex. Abbiamo passato
interminabili serate a parlare e dirci che sarebbe passato … spero proprio che
passi un giorno, chissà magari con Luca, altro ragazzo che fa parte della mia
mini compagnia, e che ogni sera è in cerca di una ragazza nuova, ma chissà
perché alla fine tutte le danno buca, e dire che non è brutto, occhi azzurri e
capelli biondi, uno charme irresistibile, credo che alla fine non trovi mai una
ragazza perché fa capire subito che non è interessato realmente, povero lui il
giorno in cui si innamorerà. E per finire Paolo e Francesca. Non è uno scherzo,
non sono neppure gli amanti della divina commedia. Sono insieme per caso, tra
l’altro sono anche belli. Lei è quella che si definisce in gergo maschile “gnocca”, più delicatamente “uno schianto” peccato per la
sua voce un po’ stridula, in realtà lei non farebbe parte della comitiva se non
fosse che l’ha portata Paolo, anche lui non è niente male, grandi occhi verdi
su un volto perfetto, e corti capelli castani. È alto, spalle larghe, e
simpatia da vendere. Tutti ancora ci chiediamo come fa a stare con Francesca.
Stasera sono stanca e ho lo sguardo perso nel vuoto. Fra
pochi giorni parto per la Sardegna, Giada si sposa. E’ tutto pronto, ho anche il vestito
e le scarpe, che non mi faranno sembrare una persona differente, ma è
sicuramente quello che mi starà meglio in quell’occasione. Sono persa nei
ricordi del mio ultimo viaggio:
“ancora non ti sei fidanzata?
Che vergogna!
Non stai lavorando?
Guarda che i tuoi genitori non vivono in eterno
Ti piace il mio vestito?
Io certe cose me le posso permettere … tu invece
Ma non fai niente per questo faccino che hai?
A me tutti dicono che sono sempre bellissima e giovanissima”
E mille , mille più parole. Di fare questo viaggio non ne ho
voglia e se non fosse per Giada eviterei di andare, ma non posso mancare al
matrimonio di colei che reputo mia sorella!
Gianna, Luca, e Paolo mi guardano e mi chiedono che cos’ho.
Come faccio a dirgli tutto quello che mi passa per la mente? Così dico solo:
“Non ho voglia di fare questo viaggio sola!”
“Se mi dai vitto e alloggio vengo io! E metto pure la
macchina” è la voce di Paolo che mi risveglia da un incubo
“Dici davvero?”
“Certo!”
“E Francesca?”
“Lei lavora, io invece prendo le ferie”
“Giura che non mi prendi in giro!”
“Te lo giuro su tutto quello che vuoi!”
“Allora affare fatto! Però mi accompagni al matrimonio”
“Per me va benissimo! Cosa vuoi che sia un piccolo
sacrificio, rispetto al sole, mare e maialetti arrosto a volontà!”.