So che è tantissimo tempo che non pubblico qualcosa, ma
questa mi è venuta così.
Spero vi piaccia,
BlackAngel
Balliamo ancora su mondi inesistenti,
per lacrime distanti.
Lontane nel tempo.
Un giorno, loro, si guarderanno
indietro e, vedendoci
sorridere, forse, si offenderanno vedendoci felici come non lo siamo
mai stati.
Forse, quelle lacrime, voltandosi
indietro, non
realizzeranno mai di essere state la vita che, per così
tanto tempo, ci eravamo
costretti a non vivere, illudendoci che sì, in fondo, la
vita andava bene così.
Sì, la vita, per noi, era
perfetta così come era:
Senza troppi legami affettivi e con
l’idea che, se un
giorno, uno di noi, fosse morto, saremmo stati fortunati se avessimo
potuto
assistere alla sua cremazione.
C’era un tacito accordo,
nell’aria.
C’era l’accordo
che se, un giorno, il vento della morte
avesse portato via uno di noi, non ci saremmo girati indietro a
piangere sul
suo cadavere e non avremmo pregato il mondo di ridarcelo.
Non ci sarebbero comunque state
possibilità di riportarlo
indietro, vero?
Sarebbe morto e, la sua morte,
sarebbe stata definitiva
eppure, in un qual modo, solo apparente.
Il suo spirito avrebbe comunque
continuato a vivere nei
nostri cuori.
Alla fin fine, nonostante ci fossimo
promessi di non
piangere, probabilmente, se qualcuno a noi caro fosse scomparso,
l’unico motivo
che ci avrebbe potuto impedire di versare lacrime amare, sarebbe stato
il
rimorso che si sarebbe annidato nel profondo dei nostri cuori al
pensiero di
non essere stati in grado di salvarlo.
E’ andata bene, in fondo,
no?
Questi nostri anni di convivenza
forzata e di sentimenti
condivisi sono passati leggeri come l’aria.
Non pensavo sarebbero mai finiti e,
seppure vedessi i
giorni scorrermi davanti agli occhi, la sabbia correre nella clessidra e la mia Innocence evolversi
e farsi
sempre più indispensabile ad ogni Akuma che straziavo, non
volevo che
finissero.
A me andava bene così.
Combattevamo, piangevamo e ridevamo
però, almeno, eravamo
felici.
In un modo deviato che nessuno di noi
avrebbe mai ammesso,
eravamo felici.
O, perlomeno, non eravamo soli.
Eravamo motivati.
Non solo dal cuore che pulsava,
dall’adrenalina che correva
nelle nostre vene e dall’istinto di sopravvivenza che ci
urlava di continuare a
vivere.
Eravamo motivati dall’idea
di avere una casa;
continuavamo a credere di dover fare
ancora uno sforzo poi,
distrutti, saremmo tornati a casa, alla Home, dove tutti ci avrebbero
accolto
con un sorriso sul volto ed un caldo abbraccio destinato solo a noi.
Sarò strano io, ma tutte
le volte che, convincendomi di
poter rinunciare al calore affettuoso che solo Mana mi aveva dato, ero
rifuggito in me stesso, nascondendomi dietro a quei falsi sorrisi e
dietro a
quella maschera da bravo ragazzo, avevo sentito sbriciolarsi sempre di
più la
mia personalità;
sentendola venire soffiata via dal
vento non avevo opposto
resistenza perchè, se tanto faceva così male
essere integri, magari, essendo
niente più di un frammento, non avrei sofferto altrettanto.
Cross, di affetto, non me ne aveva
mai dato.
La Home, per me, era casa.
La Home, per me,era tutto.
Voi eravate tutto.
Non è finita
così male, in fondo, no?
Linalee sorride ancora e Lavi,
seguendo i suoi sogni, è
riuscito a diventare Bookman.
Non penso abbia rinunciato ad avere
un cuore, semplicemente
ha imparato a dosare le sue emozioni.
Komui non è cambiato di
una virgola e la sezione scientifica
non si è sciolta.
Kanda è sparito; una sera
di queste l’ho visto disteso su un
prato, intento a guardare le stelle, con Mugen al suo fianco ed i
capelli
sciolti leggermente mossi dal vento.
E tutti gli altri, semplicemente,
sono andati avanti con le
loro vite.
Sapete, spesso, quando vi vedo, l’Innocence accanto a
voi che non si è ancora polverizzata nel vento, mi chiedo se
mi pensiate mai.
Se, alle volte, quando i vostri occhi
vagano sulla luna che,
forse, un po’, somiglia ai miei capelli, vi ricordiate mai di
una persona falsa
come me che, però, vi ha amato con tutto il suo cuore.
Vi vedo, e sorrido.
Fa freddo, laggiù?
Sapete, a volte mi fermo a riflettere:
La cicatrice sul mio volto
è ancora là ed il mio braccio
sinistro sembra non avermi mai lasciato.
Qua fa freddo, molto freddo.
C’è una gran
solitudine, ho molto tempo per pensare.
A volte solo i miei pensieri mi fanno
compagnia, e, spesso,
mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se, assieme al Conte del
Millennio,
non fossi svanito anche io.
Sarei stato felice, assieme a tutti
voi? Avrei avuto una
vita normale? Oppure mi sarei trovato senza meta e senza un posto dove
andare?
Penso sia andata bene così; ho portato a termine la mia
missione.
Sapevo che avreste pianto, alla
notizia della mia morte.
Sapevo che avreste pianto tutti,
escluso Kanda.
Lui ha
manifestato il dolore a modo suo, rifiutandosi di pronunciare
quelle parole
amare e allo stesso tempo aspre, pesanti ed allo stesso tempo leggere
una volta
uscite dalle labbra.
Effettivamente, gli devo dare
ragione. Non mi piace pensare
di essere morto, preferisco pensare di essermi dissolto nel vento, per
essere
portato verso le stelle.
Sapete, in fondo non è
andata tanto male, no?
Quassù, al di sopra delle
nuvole, non va poi tanto male. Ciò
che mi ha spezzato il cuore non risiede qua, ma là, fra
voi. L’urlo
straziante di Linalee di fronte al mio corpo esanime, oppure lo sguardo
basso e
la mascella serrata di Lavi. Tutte queste cose, seppure nel mio cuore,
risiedono fra voi.
Quassù, al di
là del cielo stellato, non fa poi così freddo.
Perchè io, da
quassù, vi osservo ed ad ogni vostro sorriso,
ad ogni vostro litigio, ad ogni vostro movimento, il mio cuore si
scalda un
po’.
Già, non fa poi
così freddo qua.
Riuscite a vedermi?
Protendo una mano, vi saluto
“Ciao.”
Non preoccupatevi, un giorno,
quassù ci incontreremo.
“Ciao.”
Mi racconterete la vostra vita,
ignari che io, per tutto
quel tempo, vi avrò osservato.
“Ciao.”
Magari Lavi mi stritolerà
e Linalee piangerà di gioia, Komui
dormirà anche allora e Kanda, cocciuto, terrà il
broncio.
Continuo ad agitare la mano.
Non mi vedete, vero?
Un giorno, tutto questo,
accadrà, un giorno saremo di nuovo
insieme, un giorno persino Road mi strangolerà ancora con le
sue braccette
esili e Tyki mi sfiderà a poker.
Un giorno, però, tutto
questo sarà un giorno.
Fino ad allora vivete la vostra vita
e guardate verso il
cielo, da lassù, io, vi saluto, compagni miei.
“Ciao e..
Arrivederci.”
Sì, Arrivederci.
Perchè non è un Addio, perchè un
giorno, ne
sono sicuro, ci rivedremo.
Già, arrivederci.
Un giorno, di sicuro, vi
reincontrerò.
Un giorno, già.. un giorno.
Fino
ad allora, però,
sorridete anche per me.
Con affetto,
Allen Walker.
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