Transformers e le chiavi del potere

di dragon_queen
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PROLOGO

 

In un angolo remoto di una galassia diversa da quella che ospita il nostro sistema solare, se ne stava solitario un singolare pianeta, la cui superficie non era ricoperta da detriti e roccia, ma da parti meccaniche e un'unica, immensa base, costruita con duro acciaio. Il suo nome era Cybertron, popolato da un'insolita razza di alieni, i Transformers, enormi robot con un cervello elettronico capace di provare sentimenti simili a quelli umani, come, ad esempio, rabbia e dolore. Questi avevano la capacità di trasformarsi in veicoli.

Da secoli Cybertron era dilaniato dalla guerra tra due fazioni di robot: gli Autobots, leali e coraggiosi, e i Decepticons, coraggiosi in par modo, ma infimi e sleali. I robot non avevano ricordanza di come fosse nato tale conflitto, ma ognuno aveva la convinzione di essere nato con lo scopo di distruggere l'altro. Questa infinita lotta tra bene e male aveva a poco a poco consumato ogni risorsa presente sul pianeta.

Proprio per il loro animo gentile e per l'estrema crudeltà dei nemici, gli Autobots avevano ben presto avuto la peggio ed erano stati costretti a nascondersi nei labirinti sotterranei della città, per evitare di essere distrutti o imprigionati e usati come schiavi nelle miniere di Energon, la fonte di energia primaria del pianeta.

Prima della loro sconfitta, gli Autobots erano però riusciti a mettere in salvo un particolare oggetto, fatto di duro acciaio e percorso da segmenti che lo dividevano in quattro sezioni asimmetriche. Era forse per quello che Megatron, il leader dei Decepticons, aveva dato il via a quell'ennesimo conflitto. Gli Autobots lo avevano nascosto nel loro rifugio, mentre mettevano a punto un astronave per andarsene da Cybertron e portare il manufatto lontano, per evitare che i Decepticons ne entrassero in possesso. Non sapevano però che i malvagi robot li tenevano d'occhio e preparavano segretamente una loro astronave per bloccarli quando fossero partiti. Ed è ciò che accadde.

Il giorno in cui l'astronave “arca” si guadagnò lo spazio, quella dei Decepticons la stava aspettando e la abbordò. Saliti a bordo, i nemici si scontrarono con i coraggiosi robot, non accorgendosi che, perso il controllo dell'astronave, questa si stava dirigendo verso un enorme buco nero.

Le due astronavi furono risucchiate e spedite in un altro spazio, nei pressi di un pianeta appartenente ad un altro sistema solare.

Durante il tumulto della battaglia, Megatron aveva tentato di impadronirsi della tavola. Era però accaduto un fatto strano e inaspettato: non appena il robot l'aveva sfiorata, la tavola si era divisa in quattro parti, le quali, sfondate le pareti dell'astronave, si erano diretti rapidamente verso il pianeta blu.

-Maledizione!!- aveva gridato il robot, poi aveva aggiunto:

-Decepticons, ritirata!!-

Con un colpo della sua arma aveva messo fuori uso il pannello di controllo dell'astronave degli Autobots, la quale, una volta abbandonata dai cattivi, si era diretta verso il pianeta sottostante, schiantandosi in un suo punto imprecisato, lasciando gli Autobots in una condizione di animazione sospesa. Lo schianto avvenne circa quattro milioni di anni prima della comparsa delle prime forme di vita intelligenti.

Mentre osservavano l'astronave degli Autobots che si schiantava, i Decepticons non si resero conto che anche la loro era in avaria, avendo subito danni durante l'attraversamento del buco nero. La loro nave si schiantò rovinosamente sulla superficie del satellite di quello sconosciuto pianeta, provocando l'arresto del sistema anche si Megatron e dei suoi.





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