Per ogni notte oscura c'è un giorno più luminoso.

di _Deina13
(/viewuser.php?uid=149907)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Natalie era sul letto, che piangeva.  Il pancione le faceva male, il bimbo scalciava, lei lo rimproverava.

Lo trattava male sempre, gli dava la colpa della sua schifosa vita, e piangeva.  Il cellulare continuava a vibrare, erano i messaggi di  Marco, semplicemente chiedevano come stava, come stava il bambino.

Lei  non lo aveva voluto fin dall'inizio, non voleva un figlio, ancor meno lo voleva quando seppe che era una femmina, non voleva rovinare il suo fisico da Top Model,  non voleva avere una figlia a 19 anni, adesso che la sua carriera da modella stava impoennando.  Marco le aveva impedito l'aborto, lui l'amava e  voleva questo figlio, anche lui però, quando seppe che era una femmina non la volle più. Ma ormai per far abortire Natalie era troppo tardi, e così  decise  (lui decise per lei) di farglielo tenere per poi lasciarlo in un orfanotrofio.

La famiglia di Marco era importante e ricca, era il futuro conte, alla morte di suo padre sarebbe diventato importante e non poteva permettersi questo. Non poteva permettersi una figlia femmina.


   Natalie smise di paingere, spense il cellulare e prese un bicchiere d'acqua, dove aveva sciolto una boccetta intera di sonnifero.  Lo bevve tutto d'un  sorso, fece cadere il bicchiere a terra rompendolo e cadde in un sonno profondo, mentre la piccola diede un ultimo, forte calcio.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=822266