scars
*Autore: Rota
*Titolo: Scars
*Fandom: D. Gray Man
*Personaggi: Sokaro Winters, Cloud Nyne
*Pair: SokaroCloud Pre- pair
*Genere: Introspettivo, Drammatico
*Avvertimenti: Het, What if...?, Flash fic
*Credits: Tutti i personaggi
ivi descritti e mossi non appartengono alla sottoscritta ma alla mente
assai brillante di Katsura Hoshino. Io non ricavo altro che immane
soddisfazione dalla pubblicazione di questa opera (L)
*Note: In un lampo di genio
creativo mi sono resa conto di quanto il Generale Sokaro e il Generale
Cloud abbiano /qualche/ punto in comune, Ovviamente è un
crack!pairing, ma cosa non è crack se c'è di mezzo
Sokaro? :D
E poi è tutta colpa di quella pirla del mio Picciotto Sinistro
che mi mette certe idee in testa e io raccolgo l'amo e abbocco D:
Mi sono domandata l'origine della cicatrice che copra il volto di Nyne,
da qui il titolo della mia /bellissima, bellissima operetta/. Da
quell'inizio di pensiero sono andata avanti e ho scritto questa cosa,
sì ù.ù
Mi sono accorta di un particolare riguardo il modo di parlare di
Sokaro. Ripete spesso "ehi", come Kanda ripete spesso "tsk" o quel
suono orrendo con le labbra. Ho usato questo particolare nella stesura
della mia fanfic :D
Che dire? Buona lettura! :D
Flash dedicata sia al mio Picciotto Sinistro - ovviamente, che senza di lei io non vivo (L) - e a quella meravigliosa persona che è Iria, che condivide con noi la passione per il pair. Vi adoro, tesorine mie >/////////////<
Scars
-Alzati.-
Stava piovendo - sentiva il cadere molle delle gocce di pioggia
battergli sulla pelle del viso. Metà della pelle: il resto non
lo sentiva per nulla, come non sentiva la parte bassa del proprio corpo.
Però aveva udito lui distintamente.
Aprendo di nuovo l'occhio sotto un cielo grigio, lo mosse verso la
fonte della voce che l'aveva richiamata. Vide accanto a sé, in
piedi, una persona grande e dalla pelle scura.
Pareva umano, non come quelle creature mostruose che avevano attaccato
il suo circo e l'avevano distrutto. Anche nell'espressione dura che le
stava rivolgendo, Nyne vide in lui il calore di un uomo.
Tentò di districare qualche parola, ma il sangue sgorgò
dalla sua gola e le rese difficile il semplice movimento della lingua.
Mosse il braccio, allungandolo verso di lui.
Con tono pietoso, gli si rivolse.
-A-aiuto...-
Lui fu netto - non si mosse di un solo centimetro, né avanti né indietro.
-Non ti aiuterò. Alzati con le tue gambe.-
Lo guardò spaurita e senza capire, chiedendosi come non riuscisse a provare pietà per lei.
Lei che aveva visto mostri uccidere i propri compagni. Lei che aveva
visto la propria casa distrutta. Lei che a malapena sapeva di essere
viva.
Si mosse ancora verso di lui, nel tentativo di non cedere dietro uno
sguardo appannato che la stava cullando con la promessa di un sonno
eterno.
-Io... io non...-
Lui fu ancora netto - si sedette a terra, fissandola continuamente.
Come un totem o una divinità sacra davanti alla quale solo il
cuore di ogni persona decideva con autonomia se provare dedizione
oppure totale terrore.
-Non ti aiuterò, ehi. O ci riesci oppure muori da sola. Devi voler vivere. Deciditi ora e alzati.-
Era l'invito della Vita stessa, Nyne lo sapeva.
Si ricordò di averlo visto anche prima, mentre agitava un'arma
strana contro quei mostri: lui e altri uomini in nero erano piovuti dal
cielo e avevano cominciato a distruggere e a uccidere.
Lau Siuming si era svegliato in quei momenti drammatici, chiamato dalla sua voce disperata e piena d'odio e di rabbia impotente.
La consapevolezza di essere diversa dalle comune persone era rimasta
schiacciata assieme al suo corpo sotto una delle assi che ancora
reggevano a stento il capannone del suo amato Circo - no, lei non era
diversa da nessuno, lei era come ogni altra persona uguale davanti alla
Morte.
Lui doveva averla vista ancora in vita, in quel mare di sangue. Solo
per quello l'aveva richiamata ad alta voce, altrimenti l'avrebbe
lasciata marcire come ogni altro inutile peso morto, Nyne glielo
leggeva chiaramente in faccia. Non ne aveva paura, non ne provava
timore, la sua richiesta di scelta era semplicissima pur nella sua
crudeltà. Perché una volta in piedi, Nyne sapeva che gli
avrebbe teso la mano e si sarebbe fatto seguire in eterno.
-Alzati, donna.-
L'uomo aveva una voce forte e un cuore caldo. Era proprio un essere umano.
Nyne volle vivere ancora un poco.
-Ehi, io sono Winters Sokaro, Generale dell'Ordine Oscuro. Come ti chiami?-
La prima cosa che Nyne gli rivolse da Esorcista fu un rimprovero pieno di severità e acredine.
-Tu... dovresti usare più riguardo nei confronti di una signora...-
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