Never Ending Love

di Makie Kojima
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Guardai il cielo, in quel momento mi sembrava stupendo. Spostai gli occhi verso il tuo viso, eri in lacrime. Non ti sentivo, ma potevo immaginare che mi stessi chiamando.
- Non piangere, mia piccola Tonks - avrei voluto dire, ma.. Non ci riuscii.
Avevo tantissimi pensieri in testa.
Tu, il piccolo Teddy... Si sarebbe arrabbiato per averlo.. Per avervi lasciati soli? Per non essere più lì con voi ad aiutarvi?
Chiusi gli occhi, sentivo le forze cedere secondo dopo secondo.
Stavo morendo velocemente... Non avevo mai pensato a come avrei preferito morire ma in quel momento, quella era l'unica morte che mi si addiceva: morire per proteggervi.
Prendesti la mia mano, era così calda e rassicurante la tua.Mi tranquillizzava e mi faceva pensare che tutto sarebbe andato bene.
Tu mi facevi sempre questo effetto, riuscivi sempre a tranquillizzarmi e a farmi sorridere...
Sorrisi leggermente e mi accarezzasti il viso, grattando leggermente sotto l'orecchio, sapevi bene che era il mio punto debole per eccellenza.
Tentai nuovamente di parlare, di dirti quanto ti amassi e quanto mi dispiacesse lasciarti da sola, ma che saresti stata sicuramente un'ottima madre. Già ti immaginavo alle prese con nostro figlio. Avrei anche voluto chiederti scusa per la promessa infranta. Non sarei mai più riuscito a creare una famiglia, non ti sarei più potuto essere accanto e aiutarti.
Sentii un dolore sordo alle gambe, non le sentivo più ormai.
Aprii leggermente gli occhi. Eri sopra di me, vicinissima al mio viso, eri... Bellissima, come sempre, anche coi capelli tutti in disordine e sporca di terra ovunque.
Cercai di parlare, di tentare nuovamente di farti capire quanto ti amassi, ma non riuscii a fare altro che stringerti la mano.
Una tua lacrima mi cadde sulle labbrae cercai di trattenerla.
Ero sicuro che te la saresti cavata, tornando da Ted e raccontargli di me, quando...
Un lampo verde, dalle tue spalle, ti colpì dritta tra le scapole e mi guardasti negli occhi, per l'ultima volta, stringendo la mia mano per poi cadere su di me, senza vita.
Restai a dir poco senza fiato, non credevo -e come potevo, in quella situazione?- di vederti morire!
Passai il braccio libero attorno alle tue spalle, volevo stringerti, come se ci stessimo addormentando, non sentivo nemmeno più quello che stava accadendo attorno a noi, non aveva più importanza, no?
Il tuo stesso omicida mi vide, ma poco mi importava, avrebbe reso la mia morte meno dolorosa, ti avrei raggiunta presto.
Chiusi nuovamente gli occhi, per l'ultima volta. Accarezzai i tuoi capelli rosa, così unici e belli... Un'ombra, e poi tutto finì.




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