Le Cose Più Belle Che La Vita Ci Ha Donato

di __Lily
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Lilian Luna Potter

9 Ottobre 2008

- Ginny -

D’accordo questa é l’ultima volta. Non ho intenzione di entrare nuovamente in sala parto, ma questa volta è diverso. Il bambino è in anticipo di una settimana, e inoltre sta facendo capricci per uscire. La dottoressa mi ripete di stare calma, ma non ci riesco. La vita del mio bambino è in pericolo. Devo riuscirci per forza. Afferro i ferri del letto e aspetto che la dottoressa mi dica di spingere, ne avverto il bisogno ma non posso. Ecco finalmente ricevo il via, ho le mani tutte sudate e anche il viso, cerco altri ferri a cui reggermi, eccoli, prendo fiato e spingo. E’ doloro, ma meno delle altre volte. Lancio un urlo di puro dolore al passaggio della testa. Sono esausta.

« Coraggio signora Potter! »

Cerco di concentrarmi, e prendo nuovamente fiato mentre i dottori si occupano di togliere il cordone ombelicale che è avvolto intorno alla testa del piccolo. Un’altra spinta, ancora dolore e ancora urla. Ci siamo è quasi nato. Prendo ancora aria, e spingo ancora una volta. E poi finalmente eccolo. O meglio eccola.

« E’ una bambina! » comunica la dottoressa.

Non posso crederci, una bambina! La dottoressa me la porge con molta delicatezza e io la prendo tra le braccia e inizio a pulirla e baciarla.

- Harry -

Eccomi per l’ultima volta in sala d’attesa con tutti presenti senza eccezioni. Questa volta però è diverso, sono molto preoccupato per il bambino ma anche per Ginny. Guardo l’orologio sul mio polso fa le ore 11:01 e quello appeso al muro segna le ore 11:02. Un minuto più avanti. L’ansia aumenta a ogni tic tac delle lancette, nessuno esce dalla porta della stanza dove si trovo Ginny. Forse è andato male non vogliono dirlo? Oppure il bambino o Ginny hanno bisogno di cure? Basta Harry, non devi pensare queste cose. Guardo James e Al giocare e mi tranquillizzo, anche quando sono nati loro ero così agitato, eppure stanno bene, anzi benissimo. Più crescono e più assomigliano ai loro omonimi. Faccio un sospiro e in quel momento la porta si apre. L’infermiera viene lì e fissandomi dice:

« Il parto è riuscito e stanno tutte e due bene. Congratulazioni, è una bambina sanissima »

Una bambina? O mio Dio! E’ una femmina. Corro da Ginny e la vedo mentre coccola la bambina tra le sue braccia. Mi avvicino piano piano al letto e lei si volta verso me con gli occhi lucidi. Guardo la bellissima bambina che tiene in mano, ha pochissimi capelli rossi e gli occhi marroni come quelli di Ginny. Mi avvicino e le bacio entrambe con tenerezza. E poi dico alla bambina:

« Ben venuta Lily Luna, ti stavamo aspettando sai? »





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