Una prospettiva diversa
.Una prospettiva diversa.
Sono le 23.30
È tardi, Damon ed Elena
sono usciti a mangiare un boccone, o
almeno cosi mi hanno detto!
Avevo un appuntamento con Stefan.
Nulla di che, dovevamo
solo discutere di alcune cose.
Non capisco Stefan ha sempre
mantenuto la sua parola come
Damon, del resto.
L’orologio continua a
camminare ma nessuno suona alla porta,
chiama o quant’altro. Insomma, nessuno si fa vivo!
<< Eccoti qui, Stefan!
Ti stavo dando per
disperso!>>.
<< Vedo
che con
il tempo il tuo udito migliora, Marie!>>.
<< Ovviamente! Comunque
posso sapere il perché del tuo
ritardo Stefan? Hai mangiato un Kilimangiaro per caso?>>.
<< No, Marie! Ho solo
…>>.
<< …
Spiato
Damon ed Elena giusto?>>. Finii la sua frase con
nonchalance. Questa
faccenda stava deteriorando. Oramai da quando Elena l’ha
lasciato, si comporta
come un cretino insopportabile e lagnoso.
<< Marie,
volevo solo vedere come stavano andando le cose e magari
…>>.
<< … e
magari interrompere la loro serata? Stefan non
sei più un bambino o mi sbaglio? Credo di essere io, qui, la
più giovane fra i
due! O no Stefan? Sai, a volte mi sembra di parlare con un bambino di
cinque
anni anziché un … beh, un … una
persona di 145 anni ecco!>>.
<< Lo so, ma
è più forte di me! Non ci riesco è
davvero più forte di me>>.
<< Davvero? E tu pensi
di ingannarmi cosi? Non farmi
ridere Stefan. Sappiamo benissimo che sei stato il primo tra te e tuo
fratello
a scegliere il sangue animale a quello umano, e questo a me pare un
grande
sacrificio! Sai una cosa, credo che un altro sacrificio non sia la fine
del
mondo!>>.
<< Ah
ti prego,
sta zitta!Tu pensi di sapere tutto ma non è per niente
cosi!>>.
<< Wow Stefan! Ora
imiti il tuo fratellino? Che
bravo!Dovremo far sapere subito che uno dei Salvatore recita peggio di un
cane!>>.
<< Marie, ti prego
basta!Smettila di istigarmi okay?
Davvero!>>
<< Se
no cosa
mi fai? Mi uccidi? Sai una cosa Stefan, non aspetto altro dal
1861>>.
<< Il
periodo
di sangue!>>. Appena
le sue labbra
si aprirono, capii subito cosa intendesse dire ma non feci nulla per
fermarlo,
anche se, sentire quella frase significava ricordare il passato,
tirarlo fuori
dopo tutto quel tempo che era rimasto chiuso in una cassaforte.
È impossibile
dimenticarlo. Credo che mi stia scendendo una lacrima, ma spero che
Stefan
abbia il buon senso di far finta di niente.
<< Esatto!Oh mio Dio
Stefan, siamo un disastro totale!>>.
Gli dissi sorridendo, con un evidente e sfacciato tentativo di cambiare
discorso.
<< Cosa?Tu sei matta,
davvero!>>. Mi rispose con
un sorriso. Di colpo eravamo ritornati i due amici di sempre.
<< Hai notato che tu ed
io non riusciamo mai a fare
una litigata seria?>>. Gli domandai.
<< Marie, io non le
voglio fare! Siamo amici da 102
anni. Non pensi che conti qualcosa?>>.
<< Giusto,
grazie
Stefan>>.
<< Per
cosa?
Per sopportarti ogni giorno della mia ingestibile
eternità?>>.
<< Non
solo,
grazie anche per aver lasciato perdere … >>.
<< Oh
Marie,
quella storia ormai è finita, sepolta non deve
più saltare fuori>>.
<< È
difficile! Ogni santo giorno della mia
non-esistenza penso a lui, riaffiorano
ricordi ma soprattutto i rimorsi>>.
La conversazione ebbe un attimo di
tregua fino a che, dal
portico della pensione dei Salvatore si sentirono delle voci
… Credo di sapere
a chi appartengono.
<< Ehilà
ragazzi! Siamo tornati>>. Disse Damon,
dopo aver chiuso la porta dietro di sé.
<< Che
entrata
di scena Damon! Mi sorprendi, ero abituata all’effetto
sorpresa!>>.
<< Sai
come va
il mondo! Il tempo scorre, le persone cambiano, persino
io!>>. Mi
disse mentre sia lui che Elena si
sedettero vicino a me sul divano.
<< Ben detto
… Nuovo Damon Salvatore! Sono
piacevolmente sorpresa!>>. Gli dissi con un lieve sorriso
sulle labbra.
Ero veramente esterrefatta, Elena l’aveva cambiato sul serio,
del tutto!
<< Ciao
Stefan!
Co - come va?>> Disse Elena tutta intimorita.
<< Bene,
Elena,
grazie per avermelo chiesto>>.
Rispose Stefan, invece, con fare restio.
<< Wow
vedo che
si preannuncia una bella serata!>>. Dissi io, cercando di
smorzare
l’imbarazzo e il vuoto che si era creato nella sala.
Ovviamente, il tentativo
fallì!
<< Vedo
che il
ruolo dell’ironico/stronzo l’ha ceduto a te,
Marie!>>. Mi replicò Stefan.
<< Ed
io sono
lieta di averlo ricevuto carissimo amico mio!>>. Gli risposi sarcastica.
Già, forse non era del
tutto errato quello che mi diceva
Stefan anzi, ogni giorno diventavo sempre più la fotocopia
precisa del vecchio
Damon scorbutico. E questo mi faceva, forse, guadagnare più
punti in campo
simpatia ma, so che lui sia all’epoca che qualche anno prima
non aveva molti
amici beh, forse aveva solo nemici se tralasciamo i protagonisti della
sua
vita, vale a dire Stefan ed Elena.
<< Se
lo dici
tu!>>.
Più passava il tempo
più Stefan era insopportabile! Era e
sarà un mio grande amico certo, ma se continua cosi sono
sicura che porterà
anche me sull’orlo dell’esasperazione!
<< Va
bene
ragazzi! Credo sia ora di …>>. Non feci in
tempo a finire la frase che,
Stefan capì le mie intenzioni e si uni a
me regalando a tutti la banale scusa della sete.
<< Ragazzi
me
ne vado anch’io, sapete la sete chiama!>>.
Sorrise ad entrambi e mi
segui.
<< Ciao
ragazzi. Buona notte>>. Fu l’ultima cosa che
dissi prima di dileguarmi
insieme a Stefan per lasciare soli i due fidanzatini.
E una volta lontani dalla casa dissi
a Stefan: << Per
fortuna che ero io quella sarcastica o
sbaglio?>>.
Lui dal canto suo mi zittì
: << Non
dire un’altra parola!>>.
Ogni volta che Damon, Elena e Stefan
erano nella stessa
stanza si creava una situazione assurdamente imbarazzante ed era
davvero
difficile uscirne fuori!
Spesso però me la cavavo
con qualche scusa di poco conto.
D’altronde a Damon e Elena non dispiaceva
considerando che amavano stare insieme.
<< Beh,
allora
io vado …>>. Disse Stefan.
<< Dove,
a
cacciare? Credevo che era tutta una scusa quella di poco prima! Non sei
andato
a cacciare oggi pomeriggio? Sai, se c’è una cosa
che ho imparato a memoria
della mia non-vita è che noi possiamo stare anche
più di 4 giorni senza
“mangiare”>>. Dissi evidenziando
l’ultima parola muovendo le dita delle
mani come delle virgolette.
<< Si,
è vero.
In realtà non andavo a cacciare ma stare nei boschi mi
tranquillizza>>.
<< Che
cosa? Ti
diverti a giocare a scacchi con i tuoi amici animali prima di ucciderli
per il
tuo banchetto giornaliero?>>. Lo so, ho appena detto una
cosa poco
gentile ma, che volete? Ultimamente questo tipo di sarcasmo
è parte di me!
<< Marie, sei
consapevole del fatto che queste
battutine che tu definisci ironiche fanno ridere solo ed esclusivamente
te?>>. Mi disse Stefan con aria di sfida.
<< No, io credo che
anche a Damon piacciano >>.
<< Beh,
sai
com’è con quelli della stessa specie ci si
intende!>>.
<< Ed
ecco che
il sarcasmo di Stefan afferra e colpisce ancora! Carissimo Stefan,
tutto
sommato non sei quel mollaccione/paranoico di tanto tempo
fa!>>.
<< Come
sempre
sei molto divertente!>>.
<< Grazie mille! Io amo
far divertire il mio
pubblico>>. Ridendo e scherzando eravamo arrivati davanti
casa di Elena.
Ormai era mezzanotte passata e non me la sentivo di suonare il
campanello cosi
scelsi di arrampicarmi tra gli alberi e raggiungere la sua stanza.
Cosi, dopo i miei ragionamenti per
raggiungere la SUA stanza
decisi di diradare Stefan con un semplice:
<< Buona
notte
Stefan, ci vediamo domani>>. Mi girai verso di lui
facendo un sorriso
amichevole per poi scomparire nel buio della notte.
L’essere un vampiro delle
volte, aveva i suoi pregi. Uno di
quelli era proprio la velocità quindi, non mi era difficile
scavalcare
quell’albero per poi entrare in camera di Jeremy.
Appena entrai vidi che Jeremy era
disteso nel letto e il suo
bel viso era coperto nella maggior parte dalle lenzuola. Cosi le
scostai con un
movimento cauto per riuscire poi, a vederlo bene.
Quanto amo questo ragazzo!
È cosi dolce e sexy! Non credevo
di riuscire ad innamorarmi di nuovo, soprattutto di un umano, almeno
non dopo
quello che successe a Darcy, per colpa mia.
All’improvviso, come in un
film, mi passarono davanti agli
occhi tutti i momenti passati con lui fino a quel tragico giorno del
1861.
Soprattutto uno in particolare.
26
Marzo 1861
Eravamo
seduti sul bellissimo prato di fronte alla sua altrettanto incantevole
reggia.
<<
È tutto cosi meraviglioso qui … Non trova? Darcy,
credevo di odiarla anzi, ne ero
sicura ma, chiunque disse: “All’amore non si
comanda” ha il mio appoggio,
completamente!>>.
<<
Marie, lei è consapevole del fatto che, io, sono follemente
innamorato di lei, della
sua anima>>. In quel momento, ne sono certa, avevo gli
occhi lucidi e
davvero non riuscivo a credere a ciò che mi ha detto.
Ad
un certo punto sfoderò il suo sorriso cosi bello e carico
d’amore che il mio
cuore, essendo già molto fragile, potrebbe esplodere da un
momento all’altro!
<<
I- io non so c- che dirle Lord Darcy!>>.
<<
Mi dica solo che mi ama. Mi rendereste l’uomo o meglio il
vampiro più felice
del mondo! E’ cosciente di ciò?>>.
A
volte tendevo a dimenticare di che natura era la persona che avevo di
fronte!
Proprio
cosi, Darcy Choiseul, l’uomo più rispettato di
Mystic Falls era un
vampiro! Non m’importava molto
però, infatti, lui mi fa sentire protetta, al sicuro da ogni
male ma
soprattutto amata e non lo avrei lasciato andare via facilmente.
<<
Marie? Si sente bene?>>. Mi chiese lui con fare
preoccupato.
Io
sorrisi di fronte a queste sue domande perché lui
è cosi premuroso nei miei
confronti, quanto lo amo.
<<
Sì, amore mio mi ero persa nei miei
pensieri!>>.
<<
Ah, si? E se mi permette futura Signora Choiseul, posso sapere a cosa
pensava?>>.
<<
Non credo di aver voglia di rivelarglielo sa, sono cose personali
… Di donna,
insomma>>.
<<
Ah, capisco! Allora non m’intrometterò, anche se
credevo stesse pensando al qui
presente!>>.
<<
Ti amo!>>.
<<
Che cosa? Scusi potrebbe ripetere? Sa com’è,
essendo vecchio di 135 anni, non
sento alla perfezione!>>.
<<
Lei è una persona dall’animo faceto! Ti amo Darcy,
ti amo davvero
tanto>>.
A
queste parole lui mi fece sdraiare su quell’erba morbida su
cui eravamo seduti
e incominciò a baciarmi. Dio, era cosi bello quando mi
baciava, mi faceva
provare emozioni uniche.
A quel punto compresi di non riuscire
più a farcela. Damon dice sempre
che i vampiri possono spegnere le proprie emozioni ma, io non credo sia
possibile anche se, vorrei sapere davvero come fare.
Avevo bisogno di lui, delle sue carezze, dei suoi
baci … Non riesco più
a vivere con il suo ricordo costante nella mia mente.
Cosi, in un batter d’occhio, mi ritrovai
davanti a casa Salvatore. Era
tardi, precisamente le due di notte ma, in un certo senso speravo che
Damon
fosse ancora sveglio.
Bussai alla porta con prepotenza, desiderosa di
incontrarlo per
smorzare il mio dolore una volta per tutte. Fu Elena ad aprirmi.
Non era una novità per me, sapevo che
risiedeva nella pensione dei
Salvatore per evitare la morte e, quindi, essere protetta dai due
fratelli.
Come in passato, l‘unica novità era che aveva
cambiato camera da letto!
<< Ciao Marie!>>. Mi
disse lei, sorpresa.
Spero vi piaccia! Sono bene accette
critiche e recensioni positive :)
_Clois_
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