Titolo: Love
like winter
Pairing: Snitch
and Bitch – Draco/Pansy
Rating: verde
Contoparole: 643
Avvertimenti: flash-fic
Genere: sentimentale,
credo xD
Sommario: Cinque
anni erano troppo pochi per
fare magie, diciassette troppi per credere di poter migliorare qualcosa
grazie
ad esse.
Note: scritta
per la sfida indetta
da Demetra333 sull’ “I ♥ Shipping” e
per questo non sono responsabile delle mie
azioni (o forse un po' sì? D:). Il prompt era: “Non
siamo mai così felici o infelici come
immaginiamo”. Diciamo che ci ho un po’ girato
attorno x’D
Spero solo che le piaccia
u.u
Fatemi sapere,
Un bacio,
Fay <3
Love
like winter
"Balleremo d'inverno, sotto la neve,
così non si vedranno
le mie lacrime di gioia."
Lilyblack, “Hopelessness”
Cinque
anni erano troppo pochi per
fare magie, diciassette troppi per credere di poter migliorare qualcosa
grazie
ad esse. Pansy pensava fosse triste non riuscire più a
vivere rifugiandosi nei
sogni come faceva da bambina attendendo il momento in cui avrebbe
compiuto
undici anni. Era bello vivere nell’attesa di poter emulare i
suoi genitori e
poter veder realizzati tutti i suoi desideri grazie ad un solo e
piccolo colpo
di bacchetta.
Il tempo e l’esperienza però le
avevano insegnato che la magia non era spontanea e conosciuta a priori:
avrebbe
dovuto coltivarla, impegnarsi a sviluppare quel potere latente presente
fin
dalla sua nascita. Solo così avrebbe potuto esaudire i suoi
desideri di
felicità.
Ma si sa che la magia non è così
semplice come i professori vogliono farci credere.
« Expecto Patronum! » gridò con la
voce arrochita dallo sforzo. Una vaga opalescenza brillò per
un attimo attorno
alla punta della sua bacchetta. Con un verso di frustrazione, Pansy si
lasciò
cadere sul pavimento della Sala Comune, stanca e sfinita dalle continue
prove.
Erano passati ormai tre giorni dall’ultima lezione di Difesa
contro le Arti
Oscure in cui i Carrow li avevano costretti a studiare i Patronus e a
saperne
fare uno. Quello era l’unico argomento del programma che non
avevano toccato
per un solo motivo: un buon soldato doveva comunicare e il modo
migliore per
farlo era attraverso i Patronus quindi era necessario che tutti gli
allievi
della prestigiosa Casa di Serpeverde imparassero a produrne uno
corporeo.
Per quanto ci avesse provato,
Pansy però non ci era ancora riuscita.
Guardò Draco, pallido ed emaciato
più del solito. Quella guerra li stava logorando tutti, lui
più di chiunque
altro.
Provò per l’ultima volta ad evocare un Patronus,
ma non ci riuscì. La felicità
oramai era un concetto troppo lontano da raggiungere.
*
Forse
c'era stato un periodo della
sua vita in cui poteva dichiararsi veramente felice. Non una
felicità effimera,
passeggera e instabile, di quelle che un attimo sono lì e
l'attimo successivo
vengono spazzate via dal vento, impertinente, delle nuove emozioni.
Erano passati troppi anni dall'ultima volta in cui aveva messo piede
nella
residenza dei Malfoy. Anni malinconici, lontana da chi aveva sempre
amato ed
ammirato.
Non seppe cosa l'aveva condotta di nuovo in quel posto che in passato
le aveva
riservato solo timidi batticuori e che ora la straziava dall'interno.
Doveva
essere masochista, pensò Pansy, tenendo con una mano
guantata un angolo della
lunga gonna del vestito per non inciamparci.
Alla fine ce l’aveva fatta.
L'aveva visto da lontano. La schiena eretta, i gomiti appoggiati alla
balaustra
e l'immancabile espressione di tedio che gli si dipingeva sul volto
affilato in
quelle occasioni. I balli non sarebbero mai piaciuti a Draco.
« Una falce per i tuoi pensieri »
interruppe il corso delle riflessioni del ragazzo, ormai divenuto un
giovane
uomo. Negli anni trascorsi dalla fine della scuola si erano visti
solamente
poche volte, di sfuggita a quelle feste. Le mancavano da morire i
momenti
passati con lui a scuola, seduti a studiare davanti al caminetto della
Sala
Comune quando l’unica preoccupazione era di non prendere
l’ennesima S in
Trasfigurazione.
Lui si girò a fissarla, per niente
stupito della sua presenza.
« Uno zellino per un bacio e un galeone se mi dici che mi ami
».
“Allora morirai povero.”, pensò al
modo in cui avrebbe voluto soffocarlo di baci. Gli allungò
la mano in un chiaro
invito ad iniziare le danze con lei.
Lui non si fece pregare.
Ballavano, sospesi nel buio della
notte. La bambola e il burattino.
La neve cadeva leggera sul prato della magione di Draco, traslucida nel
nero
della notte.
Una musica, a tratti ipnotica, li
costringeva a continuare la loro danza. Draco era ancora un pessimo
ballerino.
Il petto le doleva tanto il cuore le batteva all’impazzata.
Forse in quel momento almeno un
po’ era felice.
Crack,
fanon o canon? Slash, Het, Threesome? GOD SAVE
THE SHIP!
I
♥ Shipping
è un'idea del «
Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest,
« since 01.06.08 »
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