harry jackson e gli dei di hogwarts 1
CAP. 1
Da qualche parte a Londra, in una casa uguale a tutte le altre, ma con
la sola differenza di non poter essere visto da nessuno a cui non fosse stato
dato l'onore di poterla vedere, un gruppo di persone stavano discutendo di un
argomento molto importante:
- Allora, che preparo oggi per cena?- chiese
Molly ai presenti, tirando fuori da un armadietto una pentola e appoggiandola
sul fornello spento.
- A moi va bien tout, basta que non abià cavne, pasta e
vevduve, que je suis à dièt - disse Fleur, limandosi le unghie, e intanto
ignorando le occhiatacce di tutte le donne lì presenti.
- E che cosa vorresti
cara? Un pezzo di legno? O vale come verdura?- chiese Molly stizzita.
Proprio
in quel momento un uomo dalla lunga barba bianca e una tunica verde smeraldo a
orsacchiotti rosa apparve alla porta.
- Brutte notizie, miei cari.- disse
Silente con voce grave.
- Cos'è successo? Voldemort ha preso possesso del
mondo magico?- chiese allarmato Sirius Black, che fino a un momento si stava
spulciando e mangiando carne cruda da una ciotola.
- I Mangiamorte hanno
invaso Londra?- chiese Lupin, mentre beveva un intruglio dall'aspetto non troppo
raccomandabile.
- I Cannoni di Chudley sono stati eliminati dalla coppa
internazionale di quidditch?- chiese Ron, che per poco non era caduto dalla
sedia.
Tutti lo guardarono malissimo.
- Cosa c'è? Sarebbe una tragedia!-
si difese lui.
- Per la cronaca, caro Ronald, i Cannoni sono stati eliminati
due incontri fa- disse Albus Silente, tra il divertito e l'esasperato.
-
Noooooo!- esclamò Ron, e iniziò a sbattere la testa contro il tavolo.
-
Ehm...- continuò Silente - Voldemort ha nascosto un Horcrux in un luogo...
Magico, per così dire.
La reazione più immediata fu quella di Harry, che si
alzò di colpo e urlò:
- Andiamo a prenderlo!
Visto che nessuno aveva
esclamato iente che potesse stargli a dire "vengo con te" o simili, Harry si
risedette, deluso al suo posto, e tutti lo guardarono come se fosse fatto a pois
fucsia fluorescente.
- Dobbiamo pensare ad un piano- disse Silente, in tono
molto serio.
Poi guardò i ragazzi, e Harry, Ron e Hermione salirono nella
camera di Regulus a pensare.
Nello stesso momento (ma cinque ore prima,
perchè dall'Inghilterra all'America c'è il fuso orario, eh), al Campo
Mezzosangue, Long Island, New York, Stato di New York, Stati Uniti (sì, ho
finito), i semidei stavano pranzando animatamente: i ragazzi della Casa di Ares
stavano lanciando cibo in giro e tutti erano costretti a scappare per evitarlo,
meglio di così...
Percy era immobile sotto il tavolo di Poseidone, pregando
suo padre e chiunque altro lo ascoltasse che Clarisse non lo scoprisse, perchè a
lui, in tal caso, la ragazza avrebbe preservato un trattamento speciale.
E,
visto che si sta parlando di colei che durante il primo giorno al Campo del
ragazzo aveva cercato di annegarlo nel water del bagno delle femmine, si può
essere certi che il trattamento speciale non sarebbe stato per niente
allettante.
La guerra si fermò, veloce come era iniziata, e tutti tornarono
ai loro posti.
Percy, nascosto sotto il tavolo, vide degli zoccoli da cavallo
a pochi centimetri dal suo naso e si affrettò anche lui a sedersi e ad uscire
dal suo nascondiglio.
Chirone parlò, e dal suo tono di voce i ragazzi
intuirono che non stava per annunciare una nuova caccia alla bandiera:
-
Eroi...- iniziò il centauro - la nuova scoperta che abbiamo fatto non è una
buona notizia. Cron...aehm- si interruppe, guardando il cielo - il nostro
amichetto orologiaio è potente, ora. Molto potente. E... E' abbastanza potente
da prendere il possesso di un gruppo molto allargato di persone.
- Dov'è?-
chiesero alcuni ragazzi.
- Inghilterra- rispose Chirone - Londra.
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