Le tue urla
mi accecano il mondo,
con le tue grida
lo accendi
mi prendi il dolore:
lo scuoti, non sento
il sapore
amaro della fine,
tacciono immote
le violente campane.
Ma ecco un tuo gesto
cala il sipario: è finita.
Niente più sole
per le mie buie guance,
mai più luce
nelle mie cieche stanze.
Hai chiamato di nuovo
l'inverno.
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