<<Mmh…
sonno.>>
biascica, portando la mano sinistra a coprire uno spaventoso sbadiglio.
<<Vai
a letto allora. Finisco di vedere il documentario e poi
arrivo.>> gli suggerisce calmo, tenendo lo sguardo fisso
sulla televisione a pochi metri dal divano.
<<No...
da solo non ci vado.>>
<<Davide,
non fare il bambino. Stai crollando dal sonno e la cosa più
naturale sarebbe filare dritto sotto le lenzuola.>>
<<Allora
preferisco stare qui con te e aspettarti. Ma che ci trovi
d’interessante nell’Iliade?>>
<<Quello
che tu trovi in un gelato al fior di latte.>>
<<…
è così buo-, no, bella?>>
<<Di
più.>>
Davide sbatte
gli occhi verdi, squadrandolo dubbioso.
<<Beh,
allora ti lascio con il tuo… amore, sì, Vado a
letto. A dopo.>>
Il castano fa
per alzarsi, quando il compagno lo afferra per un braccio,
spingendoselo contro.
<<Cosa?>>
Fabio sorride
un poco, sghembo.
<<Te
la farò amare, Davide. Costi quel che costi, amerai ogni
singola parte dell’Iliade.>>
L’altro
come risposta deglutisce, conoscendo fin troppo bene la testardaggine
del fidanzato.
<<Non
l’ho amata alle superiori Fabio, come puoi credere che a
ventidue anni sia in grado d’iniziare ad adorarla?>>
<<Semplice.
Te la farò conoscere attraverso gli occhi di Achille, Ettore
e Patroclo per citarne alcuni.>>
Davide,
sguardo rassegnato e sorriso sulle labbra, osserva con malcelata
soddisfazione l’espressione che Fabio acquisisce quando
è tirato in ballo un argomento per cui va letteralmente
pazzo.
<<D’accordo.
In cambio della mia disponibilità ad apprendere voglio
qualcosa però.>>
Il moro inarca
un sopracciglio.
<<Sarebbe?>>
<<Un
bacio e le coccole a letto.>>
Fabio
ridacchia, scostandosi in un unico gesto fluido alcune ciocche della
frangia.
<<Sai
che non sono per le cose melense.>>
<<Voglio
solo dimostrarti il mio affetto. Come quando facciamo l’amore.>>
<<Ecco,
questo è un metodo più efficace.>>
<<Scemo.>>
e sbuffa divertito, allungandosi a strappargli un piccolo bacio sulle
labbra.
<<Ci
stai?>>
<<Ruffiano.>>
Nel dirlo, fa
scivolare le dita sul collo del ragazzo, massaggiandolo piano.
<<Fabio…
ti conosco, così non ci arriviamo nemmeno al letto.>>
<<Pazienza.>>
<<Ma->>
<<Niente
ma.>>
<<Volevo
solo dirti che il tuo amato documentario è finito, genio.>>
Il moro si
volta, trovando un’allegra pubblicità sullo
schermo piatto del televisore. Sbuffa contrariato, allungandosi fino al
tavolino per afferrare il telecomando e spegnere.
<<Che
palle.>>
<<Ehi,
Fabio?>>
<<Mmh?>>
<<Mi
spieghi cosa facevano Patroclo e Achille di notte, soli soletti, in una
misera tenduccia?>>
Fabio ghigna
adesso, leccandosi involontariamente le labbra.
<<Con
piacere. Dimostrazione pratica?>>
<<Decisamente
meglio.>>
Gli occhi
marroni del più grande sembrano sorridergli e proclamargli
amore eterno quando, dolci, si portano vicino ai suoi. E poi non
c’è più bisogno di nulla,
perché tutto è racchiuso tra Davide e Fabio, un
divano, l’Iliade, e i baci umidi che segnano i corpi di
entrambi.
Se non
è amore questo, come lo era anche quello che legava gli eroi
prima citati, allora qualcuno potrà ritenersi soddisfatto o
insoddisfatto di non aver mai capito come girava e gira ancora oggi il
mondo. Davide e Fabio non si sono mai fermati e non potrebbero esserne
più appagati di così.
Salve!
Questa è una flashfic con Davide (22 anni, castano occhi
verdi) e Fabio (24 anni, moro occhi marroni). Farebbe parte di una
specie di long che per mancanza di tempo non è completa
manco nella mia testa. Qui sono già fidanzati e felici, e si
può capire la passione di Fabio per
l’Iliade. Credo che via via ci saranno altre flashfic/shot
per chiarire concetti base, una su come si sono conosciuti, una sulla
dichiarazione, etc, per poi ricostruire un po’ la loro storia
che, tempo permettendo, mi piacerebbe proporre nella sua interezza in
una long.
Spero vi sia
piaciuta e che da quel poco Fabio e Davide vi siano almeno non
antipatici XD
Un bacio ^^
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