solo
Le calde nere nuvole scrosciano a terra lo smog misto ad
acqua con una potenza chiara e ribelle. I vetri non lasciano scorrere tutta la
pioggia lungo la loro superficie, ne trattengono una minima quantità, sufficiente
a rimanere saldamente attaccata e formale quelle goccioline che riflettono la
fredda luce dei lampioni, con un gioco di ombre nel buio. Amo i letti, specie
se caldi, ti danno quel conforto, quel gelido abbraccio che ti scalda il cuore.
Odio quando non riesco ad addormentarmi, non faccio altro che far funzionare il
cervello, e ormai invece è ora di spegnerlo. Odio i’amato passato, amo odiarlo
adesso. Ero il fulcro dei tuoi interessi, realizzavo la triste tua felicità, e
io ricercavo il tuo interesse mancato. Ero colei che sentivi volentieri, che
volevi, che odiavi, che ricercavi, che difendevi, che ripudiavi. Mi hai
riempito di illusioni schive, hai creato una debole trappola perfetta, dove
sono prontamente andata a cadere. Mi hai desiderato a tal punto da dimenticarti
di me, mentre eri con lei. Non ho fatto nulla per impedirti di girarti, non ho saputo
amarti abbastanza da allontanarti, ho voluto credere nell’illusione che
passasse con la stessa lenta velocità con cui è arrivato. Ma tu ti eri stancato
di me, non ero più nulla, il mio guscio era vuoto, riempito ormai dalle tue
vere falsità,dal tuo fasullo essere. E ti sei voltato, dalla sua parte, da colei
che mi ha salvato, da colei che ritengo più importante della mia vita stessa, e
le hai fatto prendere il mio posto. Il mondo al quale mi avevi beatamente
maledetto, nel quale vivevo tanto bene nella sua ingenuità non era più mio. Avevo
fatto un passo giustamente sbagliato, nella direzione che non sapevo di aver
preso, e che mi è stata fatale. E lei, che non mi tradirà mai, lei che ha
saputo cogliere il più pazzo pensiero realista che ho avuto, lei che fa parte
della mia vita come io faccio parte della sua, te ne sei appropriato sovrapponendola
a me, alla mia immagine, troppo benevolmente odiata dopo che sei stato con l’altra.
Hai smesso di farti sentire, di dimostrare un minimo sentimento di odio,di
bellezza, di armonia nei miei confronti. Ci sono stata fin quando tu volevi che
ci fossi, poi mi hai scansata, preferendo lei. Mi hai spudoratamente mentito
per dimostrarmi il falso interesse che hai per me, mi hai mandato al cuore
troppo sangue prima, per poi avermi privato di esso tutto d’un tratto, e quell’organo
che batte sotto il mio petto ora si è ingolfato, come una macchina, che ora ha
bisogno di un meccanico. Continui a preferirla a me, e continui a dirlo ad alta
voce. Dici che non mi puoi parlare dell’altra perche sei convinto che io sia
ancora drogata da te, ma non è vero, io ormai sono fuori da quel bellissimo
giro maledetto di droga, ormai ne sono uscita, non troppo indenne, ma ne sono
uscita. Perché non accetti il fatto che non ti amo e che puoi parlarmi di colei
che ti fa battere il cuore e invece non la smetti di urlare quanto sia
importante per te la mia migliore amica? So che non sono più nulla per te, ma
smettila, ti prego, di farmelo notare preferendo lei a me.
nota dell'autrice:
chiedo infinitamente scusa per la stranezza del testo, neanche io lo
comprendo appieno, ma le dita hanno cominciato a muoversi sulla
tastiera senza che io le comandassi, e questo è venuto fuori.
probabilmente non caprete la faccende, perchè effettivamente
è davvero complicata, ma avevo bisogno di sfogare il mio IO
interiore da tutti i problemi che ultimamente mi affliggono (seppur
banali)...bhe, che dire, non i aspetto recensioni, anche perchè
questo è il mio primo testo originale, ma sopratutto
perchè non mi aspetto che capiate ciò che ho scritto.
perdonate una povera mente malata
Honey
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