unknown
Ed inizia un altro fottutissimo giorno di scuola. Non vedo l''ora di
diplomarmi per andarmene da questo posto, magari riuscissi ad andare a
New york...vabbè meglio non pensarci.
Cammino
velocemente lungo il
corridoio per dirigermi verso il mio armadietto, nessuno mi saluta,
niente pacche sulle spalle, questa è la mia vita a scuola e
ormai ci sono abituato. Jared Leto l'insulso potrebbero chiamarmi, ma
non è che m'importi più di tanto, fra qualche
mese questa
scuola sarà finita e io non dovrò mai
più rivedere tutta questa
gente.
Cerco
di aprire il mio
armadietto, ma come ogni volta quest'ultimo si blocca e così
inizio a prenderlo a pugni << Maledetto, mai una volta
che ti
apri normalmente
>> penso fra me e me, e dopo qualche pugno ben
assestato finalmente l'armadietto si apre e posso prendere i libri per
la mia prima lezione.
"Hey
Jared bella giacca" mi
fa Erikson, il capitano della squadra di football, assestandomi una
pacca vigorosa sulla schiena.
"Beh
ehm...ecco grazie."
esitai a rispondere, insomma non mi aspettavo che qualcuno mi notasse.
Appena
inizio ad avviarmi
verso la classe di sociologia mi sento osservato dalle varie persone
lungo i corridoio e potrei giurare di aver sentito qualcuno ridere alle
mie spalle, io faccio finta di niente e proseguo per la mia strada, poi
ad un certo punto mi sento strattonare da dietro, alchè mi
giro
e mi ritrovo davandi Sarah, la ragazza che più odio in
assoluto
in questa scuola.
"Ehy
Jared stupid Leto,
avevi questo attaccato sul tuo giubbotto! Ci si vede in classe
perdente" Immagino che non debba spiegare perchè io la odi
no?
Comunque Sarah mi ficcò in mano un biglietto che
evidentemente
quel figlio di puttana di Erikson mi aveva attaccato poco prima.
<<
Prima
o poi
gli faccio sparire quel cazzo di sorriso dalla faccia>>
mi
ripromisi.
Nemmeno
leggo cosa
c'è scritto nel biglietto, lo strappo e lo getto nel primo
bidone della spazzatura, intanto la campanella suona e velocemente
m'infilo dentro l'aula della professoressa Johnsson prima che lei
chiudesse la porta.
"Mi
raccomando signor Leto,
arrivi sempre all'ultimo secondo lei." mi rimbeccò.
"Mi
scusi professoressa."
dico sbuffando andando verso il mio banco.
"Allora
ragazzi ho deciso
che come compito di metà semestre farete un lavoro a coppie,
il
compito consiste nel trascorrere del tempo con la vostra
coppia
fingendo di essere sposati e affrontare vari incarichi che vi
darò durante le settimane."
<< Ma che compito
idiota >>
sospirai.
"Allora
Steve tu farai il
compito con Ana, Lucas con Cindy, Rachel e Paul, Jared tu lo farai con
Sarah, Er...."
"COOOOOOOOOSA??"
Io e Sarah
esclamiamo all'unisono scattando entrambi in piedi.
"Cosa
c'è che non va
ragazzi?" chiese la professoressa fulminandoci entrambi con gli occhi.
"Io
non posso fare il
compito con lui" risponde Sarah indicandomi con una faccia schifata.
"Lo
stesso vale per me."
dico di rimando.
"Mi
dispiace ragazzi, ma
sono io che decido le coppie, non voi. Quindi voi due farete il compito
insieme, e sicuramente non potete consegnarmi il compito in bianco
visto che la sufficenza nella mia materia è vitale per
entrambi."
<<
STRONZA!
>>
dico fra me mentre mi risiedo sulla sedia. Già vedere Sarah
tutti i santi giorni a scuola è un urto ai miei nervi,
figuriamoci passare del tempo insieme. Sarà un incubo
già
lo so.
La
Johnsson finisce di dire
la lista e ci assegna il primo compito: Uscire a cena per una serata di
svago dal lavoro e dalla vita casalinga. Alzo gli occhi al cielo
immaginandomi già a cosa mi toccherà subire per
tutta una
serata con Sarah. La campanella suona fortunamente ed io mi precipito
fuori dall'aula incazzato nero.
"Hey
hey Leto dove pensi di
andare?" mi fa Sarah affiancandosi a me.
"Cosa
vuoi?" rispondo secco.
"Meglio
che inizi a
rispondermi meglio caro mio visto che da oggi siamo marito e moglie."
"Compatisco
già
l'uomo che ti sposerà in futuro." faccio sbuffando.
"Ma
come siamo divertenti -
mi fa dandomi una morbida spallata - allora dove mi porterai a cena per
la nostra seratina?" ma quanto rompe questa!
"Io
lavoro, non ho tempo per
portarti fuori, e comunque, non passerei la serata con te nemmeno per
tutto l'oro del mondo." dico aprendo il mio armadietto e ficcandoci
dentro i libri di sociologia per prendere quelli di algebra.
"Beh
pure io avrei altri
piani, ma non ho alcuna intenzione di prendere una D per colpa tua,
quindi domani sera passo dove lavori e poi andiamo a mangiare qualcosa
insieme. A domani allora." dice allontanandosi per andare in palestra.
Ditemi
per favore che tutto
questo è semplicemente un brutto incubo e che io mi
sveglierò al più presto.
NdA: Salve ^_^
Sono ancora qui a rompervi con una nuova FF, spero che vi possa piacere!
See ya!
ANna
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