sotto un cielo pieno di stelle
*Autore: Rota
*Titolo: Sotto un cielo pieno di stelle
*Fandom: Nabari no Ou
*Personaggi: Raiko Shimizu, Gau Meguro
*Genere: Fluff, Introspettivo
*Avvertimenti: Shonen ai, Missing Moment, Flash fic
*Rating: Verde
*Note: Dopo aver letto il
volume 11 di Nabari - e quel maledetto 53°esimo capitolo - la mia
mente ha lavorato parecchio. Perché Yuhki Kamatani sensei non
può venirmi a dire che questi due sono andati in campeggio
forzato, soli soletti prima che Raimei li scovasse, e pensare che io
rimanga impassibile. Si stanno prendendo gioco di me, questo è
quanto.
Questa è una piccola, semplicissima cosetta nata dopo una notte di sclero a pensare a quei due. Soli. In una tenda.
Buona lettura (L)
Anche questa a mia figlia, perché è sempre brava e riempie d'orgoglio il suo papà (L)
Sotto un cielo pieno di stelle
Non c'è luce in quella tenda nascosta da verdi alberi e fiori
dai lunghi fusti: pare che Raiko e Gau respirino da soli, sotto un
cielo pieno di stelle.
A malapena il profilo del volto si nota nell'oscurità, laddove
ciuffi di capelli crespi ricadono morbidi verso terra e sembrano fare
da cornice a delle membra dolci e rilassate - con il ricordo e
un'immaginazione precisa, Raiko sa ripercorrere i lineamenti del
giovane Meguro senza bisogno di vederli davvero. Non ha bisogno di luce
per ricordarne le forme un poco acerbe, non per ricordarne la schiena
liscia e le braccia lunghe, raggomitolate al petto senza
preoccupazioni. Lo sente respirare piano e regolare contro il proprio
guanciale e se solo si muovesse un poco dal suo giaciglio troverebbe
subito l'orlo fresco del sacco a pelo che ne contiene il corpo
addormentato.
Sembra che la dolce sicurezza di non ritrovarsi solo neppure in quella
circostanza sia più forte, per il momento, del disorientamento
nato da tutti quei perché che non hanno risposta - domande la
cui soluzione ultima non dipende né da Raiko né da Gau. E
se per colpa di qualche Lupo Grigio o qualche poco conosciuto Shinobi
il cuore subisce qualche tumulto di troppo, la forza della sua
decisione lo priva in larga parte dell'affanno e dell'ansia.
Specialmente quando Gau apre appena gli occhi, all'improvviso, e
credendolo un sogno curva un poco le labbra in un sorriso. Poi torna da
dove è venuto, nascondendo più a fondo il viso nella
propria coperta.
Raiko allunga nel freddo il braccio - sente l'aria sfiorargli la pelle
del palmo - e in una carezza ancora calda passa il dorso delle dita
sulla guancia del ragazzo. Vicino, vicino alle labbra. Lo sente
mormorare qualcosa quando ritira la mano fino a posarla sopra la
propria bocca e a baciarla, come se avesse baciato lui nel tentativo di
non disturbarlo troppo.
Più alcun rumore, dopo.
Shimizu pensa, prima di chiudere gli occhi, che sarebbe bello vedere il
volto di Gau illuminato da astri lontani dalla luce pallida ma decisa.
Magari la prossima volta proverà a proporre di guardare davvero
le stelle e perdere tempo a contarle tutte e a riconoscere il loro nome
una a una - sotto quel cielo meraviglioso che in quell'angolo di Terra
sembra guardare solamente loro.
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