Bonaccia
Un
giardino fuori dall'università di Paris Dauphine, con le
aiuole
piene di fiori colorati, le panchine sistemate ordinatamente lungo i
viali di terra chiara.
E'
un posto meraviglioso per scrivere, mentre aspetto la mia amica, a
colloquio con la coordinatrice Erasmus.
Eppure,
il foglio resta bianco.
E'
come se fossi diventata incapace di scrivere, di fare quello che fino
a nove mesi fa mi riusciva.
E'
possibile?
O
è solo un pensiero dettato dalla paura, dalla prospettiva di
non
uscire mai più da questa bonaccia?
Al
timone c'è sempre lei, l'ispirazione, che aspetta il soffio
di vento
che ci spingerà verso nuovi mari.
Ma
quel soffio non arriva: si sentono solo deboli brezze, eco delle
tante idee che mulinellano nella mia testa, ma nessuna di loro
è
abbastanza forte da darmi la vera spinta, su nessuna riesco a
concentrarmi davvero.
Forse,
dopo aver calmato quel mulinello, almeno una di loro
diventerà un
bel vento teso.
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