Here in the darkness I know myself.

di DarkFear
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C'era una volta una ragazza come tante. Aveva la pelle color latte e i capelli neri corvini, tinti, perchè lei aveva un color castano chiaro che a parer suo era troppo dolce. I suoi occhi erano un colore strano, indefinito, nocciola normalmente e verdi alla luce, li odiava da morire perchè le facevano i complimenti solo se li vedevano in foto. Li aveva grandi questi occhi, sognanti, ma spesso tristi. Troppo spesso.
Si sentiva diversa in una famiglia dove tutti avevano gli occhi verdi e i capelli biondi. Si sentiva spesso estraniata, non parte di una vera famiglia.
Era una ragazza senza sorriso - diceva sempre sua madre - ed era vero, aveva lo sguardo assente, vuoto. Era una ragazza dolcissima e incompresa, non voleva far del male a nessuno. Ma spesso il suo sguardo fisso e i suoi pensieri negativi lasciavano fraintendere una sorta di astio. E così non aveva amici. Era sola. Anzi, non era sola, con lei c'era la musica, la compagna di ogni giorno. Cantava fino a quando le sue corde vocali erano quasi senza forze. Aveva una voce dolcissima, quasi da bimba, e lei la odiava, come del resto tutto di sè, il naso troppo grande, la fronte alta, la sua costituzione. Era un incubo per lei guardarsi allo specchio. Ogni giorno.
Era stata anche lei una bambina, Samara la chiamavano, perchè all'epoca aveva i capelli più scuri -che poi si schiarirono col tempo- e la pelle bianca. Era una bambina che mentiva a se stessa, e guardava il cielo viola passare sopra la sua testa. Si definiva felice, quando in realtà non lo era. Un altro soprannome che ricorreva spesso, era quello di bimba woodoo. Non sopportava neppure quello. Non voleva essere strana, ma lo era. Aveva solo bisogno di affetto questa ragazza. Viveva nel suo campo di fiori carta e dolci nuvole di ninnananna.



                                                                                                                                                        SnowWhite Queen.




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