Speranza dal buio della tana.

di giughy
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Agatha accese il computer; doveva decidersi a buttarlo, le aveva procurato solo problemi e dolore: lo odiava sotto un certo punto di vista.

Andò nella sua home page di Facebook e poi finì nel suo profilo, come sempre.

Cominciò a scorrere le foto della ragazza che amava; scivolava assorta tra i link e gli stati depressi.

Si sentiva triste; non sapeva come conoslarla.

Voleva farlo ma vedeva che era innamorata, sposata -a quanto diceva il social network- con quella ragazza che era, a sua volta, la sua croce.

Guardava il nome su Skype incapace di contattarla senza morire di imbarazzo o sensi di colpa.

Quella paura di disturbarla.

Restava nell'ombra, aspettava che si innamorasse, a sua volta, di lei.

Vana speranza.

Lara. Lara. Lara.

Scriveva quel nome come un mantra.

Lo ripeteva frenetica quasi sperando che ella lo sentisse.

Avrebbe voluto uscire con lei, farle toccare con mano quei sentimenti così forti ma i chilometri erano troppi.

Uno sguardo a quel primo piano che le aveva scattato il giorno che si erano conosciute.

Quegli occhi.

Si sciolse.

Pianse al destino avverso.

Rise sapendo che poteva fare tanto per lei, da lontano, senza curarsi di farlo per ottenere altro, alla fine.

Le augurò fortuna nell'amore; nel suo amore crucciato.

Le inviò speranza e sentimento dal buio della sua tana.





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