Speranza

di sincerity
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Amaro era il suo cuore, dal momento in cui era rimasto solo. Non era sempre stato cosi, la sua vita non era stata nera, ma un tempo era gemmea. Fino al momento dello sconvolgimento della sua vita, che era colorata. Il sole, il cielo, per lui avevano colori magnifici. Gli piaceva starsene seduto sotto al bruno piantato nel suo giardino, e farsi accarezzare dall'aria. Il cambiamento era apparso da un momento all'altro, lasciando dentro di se un vuoto freddo e incolmabile. Si sentiva fragile, il terreno dove lui passava diventava arido. Anche il suo bruno era diventato secco, aveva perso tutte le foglie, le piante nel giardino erano stecchite. Erano morti anche i suoi sogni, che ormai sembravano irraggiungibili, troppo lontani per riprenderli. Fredde erano ormai le sue giornate, vuoto era dentro, ma un tempo era sonante. Aveva perso anche la fiducia nelle persone, anche negli amici, vedere le persone ridere, gioiose come lo era lui un tempo, era per lui un arte, perchč poche, erano le persone vere e gioiose poca la vera arte. Aveva una Speranza e forse ce l'aveva ancora, quella che un giorno possa rivedere la vita a colori, con colori caldi come l'estati passate a Parigi, quando passeggiava nel Louvre, a vedere quelle operi che lo facevano rimanere senza parole. Sereni erano quei giorni. SERENI e SPERANZOSI




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