Chi
se ne importa, mi chiedo
io?
Chi se ne importa di morire?
Hazel è morta nel 1942, ma Nico l'ha portata indietro.
Perciò, se morissi, lei verrebbe
a salvarmi. Spero.
Obiettivamente, chi se ne
importa se quello stupido bastone di legno brucia? D'accordo, a quel
bastoncino è legata la mia vita, ma è solo un
piccolo ed insignificante particolare.
In quanto leader di questa
folle impresa al salvataggio del fantomatico subordinato di Plutone,
non posso
permettere che nessuno dei miei amici venga coinvolto in
situazioni pericolose.
Certo, per noi figli di Roma,
queste cose sono all'ordine del giorno... però Hazel non
deve
restare coinvolta in nulla che potrebbe portarla via da me.
Dopotutto, a chi importerebbe se io morissi? So già che la
mia vita è destinata a finire presto: sono
troppo potente, perfino per gli standard dei figli di Marte. Rischio di
essere un pericolo pubblico anche per coloro a cui tengo, e per loro io
darei la vita senza esitazione.
Penso proprio che sia meglio morire
per salvare uno dei miei amici piuttosto che per questa stupida
intolleranza al lattosio che mi ritrovo.
Lancio un'occhita ad Hazel,
seduta vicino a me. Non mi sta guardando: fissa il vuoto e pare aver
perso un po' della sua solita allegria.
-A
che pensi, Frank?- mi
chiede, senza voltarsi.
-Che morire per i miei
amici non sarebbe così male.- rispondo.
Hazel si acciglia.
-Perché dovresti morire?
Taccio per qualche secondo,
incerto. Non penso che sia intelligente tirare in ballo la storia del
bastone di legno. Inoltre, Hazel sa già che cosa voglia dire
morire e, forse, questo non è il miglior argomento che si
possa con
lei.
"Meglio chiudere la discussione con
eleganza e disinvoltura." concludo.
-Così, tanto per
fare un ipotesi.- replico. -Tutto sommato, a chi importerebbe?
Alla faccia della risposta elegante e disinvolta...
Hazel rotea gli occhi
al cielo. -Frank, sei un grandissimo stupido.
La guardo storto. -Grazie
mille, Hazel.
La figlia di Plutone
sorride. -Non c'è di che.
-E, sentiamo, perché
sarei uno stupido?- le domando, divertito.
-Perché sai benissimo che, se
tu
morissi,- risponde. -a me importerebbe.
***
My little corner:
Salve gente!
Rieccomi qua, stavolta con l'orrore degli orrori (si capisce che non mi
piace per niente, eh? :3)!
Ho scritto questa storiella in un momento di noia totale, ma, una volta
che metto
qualcosa su carta, non sono
più in grado di modificare neppure una virgola.
Probabilmente nessuno
conosce Hazel
Levesque e Frank Zhang, dato che compaiono solo in The Son of Neptune,
e, a dirla
tutta, anche io so molto poco di loro. Però, ehi!, la storia
del
bastoncino se-brucio-tu-muori
m'ispirava. XD
Questi due sono
diventati parte integrante dell'elenco delle coppie che preferisco, non
c'è nulla da fare. Sto aspettando che mi arrivi TSON che ho
ordinato, perciò, per prevenzione, ho inserito la nota OOC.
Ah, nel caso vi steste
chiedendo che
senso abbia questa flashfic, sappiate che non ce l'ha affatto: avevo
solo
voglia di buttare giù quattro righe su questi due. :3
Grazie per aver letto!
Bacioni, Aly.
Credits:
Characters ©
Rick Riordan
Title Font = Crackin
Text Font = Tahoma
Questi personaggi non
mi
appartengono, ma sono di proprietà di Rick Riordan. Non ho
scritto questa storia a scopo di lucro alcuno. |