-Quindi,quel
tipo ci aiuterà?- Chiede un esausto Jeremy alla vampira che
gli sta di fronte,la quale continua a battere le dita di una mano sul
cofano della macchina incessantemente,mostrando il suo evidente
nervosismo.
-Cosi
pare.-Risponde lei,non girandosi dalla sua parte.
Jeremy
vorrebbe parlare dei suoi dubbi con qualcun altro,ma è sicuro
che se provasse a chiamare Anna,quest'ultima finirebbe per riempirlo
di insulti. Per cui,non gli resta che sfogarsi con la sua rapitrice.
-Non
so se sia per la carenza di ossigeno nelle ore di viaggio nel tuo
bagagliaio,ma
ho un brutto presentimento.-
Katherine
ridacchia divertita dal tono accusatorio del giovane Gilbert.
Se
fosse stato un momento differente,Jeremy adesso si ritroverebbe con
un'altra ferita sulla fronte per l'insolenza che le ha appena
mostrato. Damon,però, è tornato indietro e il ragazzino
è l'unico che sappia chiedere consigli ai fantasmi su cosa
fare. E,anche se non lo ammetterà mai ad alta voce, non ha
alcuna intenzione di restare sola con il Cacciatore che ha appena
risvegliato.
-Sei
stato fortunato,avrei potuto legarti al cofano. Sono stata molto
cortese con te,piccolo Gilbert.-Dice aggrottando le
sopracciglia.-Dopo ciò che tu e gli altri idioti che hai come
amici,mi avete fatto.-Conclude,per poi lanciare a Jeremy un occhiata
mesta.
-Il
tuo concetto di cortesia è davvero strano.-Jeremy si stringe
nelle spalle,osservando il sole scomparire pian piano per lasciare il
posto alla notte.
Da
bambino,dopo aver visto una tonnellata di film dell'orrore,aveva
sempre paura quando la luce lasciava posto alle tenebre.
Tutti
i mostri sarebbero stati in grado di raggiungerlo e fargli del male.
Miranda,sua
madre,doveva restare con lui fino a che non prendeva sonno.
Mai
avrebbe immaginato che i suoi incubi sarebbero diventati realtà.
I
mostri che lo spaventavano,lo hanno raggiunto e catturato. E,come
credeva,non c'è una via di fuga.
Sono
una parte di lui,ormai.
-Voi
umani siete cosi deboli.-
Katherine
lo distoglie dai suoi pensieri,arricciando il naso nel vedere Jeremy
rabbrividire per il freddo.
Pochi
mesi fa,se qualcuno lo avesse disturbato mentre ricordava la sua
infanzia,sarebbe sobbalzato per lo spavento.
Ora
non più. Jeremy ha smesso di temere le proprie paure.
Ha
deciso di combatterle.
Era
quello che faceva suo padre,infondo.
-Ti
ricordo,Katherine,che tu lo sei stata,un tempo.- Le rinfaccia il
ragazzo.
Katherine
rimane affascinata dal coraggio che Jeremy dimostra.
In
tutti i loro incontri,le ha sempre tenuto testa.
Di
certo non è un perdente come John,pensa carezzandosi il
mento,interessante.
-Sono
un vampiro da cinque secoli,Gilbert. Le debolezze umane,fisiche o
psicologiche,non fanno più parte di me.-
-Allora
perchè non la finisci di tremare di paura?-
Katherine
si lascia sfuggire un sibilo felino,trattenendosi dallo strappare il
cuore all'umano.
È
uno sciocco. Accusare un vampiro della sua età di provare un
sentimento umano? Pessima e stupida mossa.
Jeremy
le sorride strafottente,felice di aver colpito nel segno.
La
reazione della vampira gli ha confermato ciò che credeva.
Katherine è davvero spaventata da quel Micheal.
-Non
c'è da vergognarsi,sai?- Riprende lui,stupito nel vedere
Katherine ritirare i canini. Si aspettava che lo attaccasse.
L'ultima
volta,lei si era nutrita di lui senza esitazioni. -D'altronde,uccide
i vampiri. Lo hai liberato,però non significa che non ti
ucciderà tra poco.-
-Taci,ragazzino.-Dice
Katherine,guardandolo torvo.
La
sta innervosendo più di quanto già non sia. La gola e
lo stomaco le bruciano da un bel po',se si aggiunge Jeremy ai suoi
problemi,non crede sarà in grado di resistere ancora a lungo.
E
sta cercando di trattenersi dal placare la fame per evitare di farsi
vedere dal Cacciatore con tutte le forze.
Qualcosa
le dice che è meglio non mostrare a Micheal il suo lato
vampiresco. -Io non ho paura,fine del discorso.-
Jeremy
sbuffa. Quella discussione cominciava a piacergli.
Amava
infastidire i più grandi. Questa passione a quanto pare non
gli è passata.
Non
faceva altro che fare i dispetti a Elena,litigare con Tyler e
prendere in giro Caroline.
Katherine,ovviamente,non
ha solo un paio d'anni in più rispetto a lui,e le sue reazioni
infatti sembrano essere un miscuglio delle vendette,insulti e
ripicche dei suoi amici.
Il
mondo in cui lo ha zittito,gli ricorda la fine delle tipiche litigate
fra lui ed Elena.
-Se
ti consola,non mi fido di lui.-Dice mentre Katherine si siede su una
pietra a pochi passi dalla sua.
Katherine
sospira,incrociando le braccia al petto.
-è
l'unica speranza che abbiamo.-
Jeremy
annuisce.
-Ero
convinto che diventare vampiro fosse la scelta giusta per me. Volevo
smettere di provare emozioni. Dolore,soprattutto. Ma poi...ho capito
che senza di esse,vivere sarebbe inutile.-
-Ti
ho per caso chiesto una storia strappalacrime?-Domanda Katherine con
finta noia.
Jeremy
ride,scuotendo la testa.
Katherine
è peggio di Tyler,pensa.
Non
capisce il motivo,ma lo diverte la sua arroganza. È meglio che
trovi qualcosa da fare,dato che non tornerà a casa tanto
presto. Far infuriare chi lo ha rapito è un ottimo modo per
distrarsi.
Altrimenti
non gli resta che preoccuparsi per Bonnie e aspettare che Anna si
decida ad apparire.
-Allora,passo
la parola a te...Micheal è libero,prima che sia lui a dettare
legge...hai un piano?-
Punta
i suoi occhi in quelli di Katherine,in attesa di una risposta.
Una
cosa certa che sa di lei,è che ha sempre un piano ed ogni sua
azione ha uno scopo.
Deve
essere preparata.
E,convinto
d questa certezza,un brivido freddo gli passa per la schiena,alle
parole della vampira.
-Questa
volta,no.-
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