LUCE
Lunedì
mattina, un giorno come altri, prima di entrare nell’aula 2D, alle 8 del
mattino la Prof. di italiano viene fermata dalla bidella Cristina, comunicandole
di andare velocemente dalla preside. Così la collaboratrice scolastica andò in
classe per “cercare” di “controllare” la classe, che quel giorno era al
completo tranne che per uno studente che di solito non mancava mai. Alle 8 e
mezzo la Prof. entra in classe molto seria e, dopo che tutti riuscirono a stare
in silenzio, lei incominciò un discorso che, sapeva, avrebbe fatto male a
tutti.
-
Ragazzi, adesso vi dirò una brutta notizia però voi non dovete fare
commenti prima che io abbia finito, poi potrete fare quello che volete…-
Tutti
col fiato sospeso stavano già pensando “oh no le è morta la madre e adesso
verrà quella di artistica (la peggiore in assoluto) a farci supplenza!” Poi
lei riprese:
-
Oggi manca solo Christoph perché, sabato, tornando da scuola, ha fatto un
bruttissimo incidente…-
Tutti
col fiato sospeso “oh no e adesso come sta? perchè è così seria?”
questi, i primi pensieri che passavano nelle menti di tutti
-
Lui non sta molto bene e infatti… ieri…-
e
non riusciva a continuare... era difficile per lei, anche se era un elemento di
quelli che si gasagonfiano a posta, egocentrici che si devono sempre far notare,
era veramente difficile non volergli bene, e questa la Prof. lo sapeva.
tutti
pensavano spaventati
“ muoviti come sta mica è morto vero?” poi sentendo l’ultima frase
della Prof. tutte le femmine si misero ad urlare…
-
è
entrato in coma -
si
misero
ad urlare tutte tranne una: Aurora.
-
Silenzio
per favore!-
Commentò
la Prof. cercando di zittire le alunne terrorizzate.
-
Noi
faremo tre giorni di... "riposo" ovviamente se si riprende avrete
notizie e potrete tornare prima ma per oggi, potete fare quello che volete,
piangere, stare lì, chiamare i genitori per tornare a casa, oggi la palestra è
libera tranne che per l’ultima ora che ci deve andare la 2F, quindi potete
anche andare lì a giocare, sfogarsi, potete fare quello che volete, tranne che
andare nelle altri classi, ovvio, potete anche girare per la scuola, basta che
non fate confusione. -
Tutti
zitti e immobili, le femmine che piangevano quasi tutte e tutti i maschi
immobili…
-Potete
andare-
Ma
nessuno si mosse, tranne Aurora che si alzò, camminò verso la porta, la aprì
e la chiuse sbattendola. Tutti in classe incominciarono a fare commenti, chi ha
già incominciato a scriver una lettera a Christoph, chi piangeva come una
disperata, chi era immobile a pensare ancora shockato. Comunque, per la prima
volta in quella classe (a parte nelle ore di artistica) non c’era confusione.
In corridoio c'era Aurora che camminava come uno zombie,
scende un piano, scende ancora un piano e poi scende le scale per andare in
palestra. Apre la porta e non vede nessuno. Si dirige nello sgabuzzino, prende
una palla da basket e si siede su una panchina e, fissando la palla incomincia a
pensare...
“perchè
a lui. Non è giusto. E adesso la mia luce? Chi me l’accende più? perchè
quando la prof ha detto quell’ultima frase e le altre hanno iniziato ad urlare
il mio cervello si è congelato e la mia luce… non so dov' è, l’ ho persa,
quella voglia di andare in giro, di fare le cose, quella forza, ma la dava
quella luce, però adesso quella luce… si è spenta, non la trovo più. E
adesso cosa faccio? Non l’ ho mai persa e non saprei dove cercarla. Prima la
mia luce era Mark però lui non l’ ho perso, praticamente l’ ho solo
scambiato con Christoph…”
a
quel nome non riesce più a pensare, ma lei deve pensare, o meglio, lei crede di
dover pensare, pensare per trovare la luce che le serve per andare avanti. Ad un
certo punto, riesce a capire una cosa:
"ma
ci devo pensare proprio adesso? Adesso non è meglio lasciar stare queste cose?"
E
così detto pensò, guardando la palla che aveva stretta fra le mani:
“
perchè mi sono precipitata a prenderla? Ma è ovvio, questa sfera è l’unica
cosa che riesce a farmi dimenticare tutti i miei pensieri “pesanti”, che mi
fanno star male.”
Così
si alzò e incominciò a fare un due giochetti con la palla facendola passare in
mezzo alle gambe e cose così. finito il riscaldamento, si mise a correre in
bomba verso il canestro e, in terzo tempo, fece subito canestro. Poi si girò e
corse verso l’altro canestro e, facendo l’arresto fuori dall’area tirò e,
come prima, entrò nel cesto solo che stavolta non sfiorò nemmeno la retina.
Passarono 4 ore e dalla porta della palestra, si vede spuntare una testa bionda
, poi dei passi dirigersi verso un' Aurora sudata a mollo, col fiatone. Mark,
con la sua dolcezza e calma che sa dare solo lui, afferra Aurora per i fianchi e
da dietro le sussurra molto dolcemente:
-
Ho saputo di Cris, come stai?-
A
quel punto lei si girò, si abbracciò a lui e incominciò a piangere, ma non
era un pianto sofferto, trattenuto da molto tempo, era un pianto di sfogo. Da lì
Mark si limitò ad abbracciarla più forte che poteva e stare in silenzio perchè
era solo di quello di cui lei aveva bisogno: la sua piccola fiamma, la sua
ultima speranza di riaccendere la luce che aveva perso e che si era spenta.
Quell’attimo durò poco perché la 2F (la classe di Mark) doveva fare
ginnastica e infatti il Prof. entrò in palestra e solo a quel punto i due si
staccarono e, Marco andò in spogliatoio a cambiarsi, mentre Aurora fece per
andarsene quando il Prof. le chiese:
-
Sei di 2D?-
-
Si-
-vuoi
fare ginnastica con noi?-
-
no grazie, è 4 ore che gioco a basket!-
e
sparì dietro la porta. Dopo 1 minuto ce la ritroviamo in classe: la situazione
non era fra le migliori, adesso anche gli amici più intimi di Cris avevano
attaccato a piangere e la Prof. che avrebbe dovuto fare lezione l’ultima ora,
era affacciata alla finestra con
vicino Ilaria ( una bambinetta viziata) che piangeva ancora. Aurora si diresse
al suo banco, vi si sedette e vi ci appoggiò la testa, appena fatto quel gesto,
si addormentò. Passata un’ora la svegliò il suono della campanella che
indicava la fine delle lezioni.
passati
i tre giorni di "riposo", come li aveva chiamati la Prof., Aurora non
andò a scuola, anche perchè si era presa un bel febbrone da 40. Passano tre
settimane e a scuola dove l’aula della 2D è al completo, gli assenti erano
due... indovinate chi? Christoph e Aurora.
alle
8 e un quarto
la Prof. di italiano entra in classe ed esclama ad alta voce:
-
è
uscito dal coma!-
Tutti
all’inizio non dissero niente, anzi pensavano che era solo un pretesto per
tirargli su il morale, ma poi vedendo l'espressione super-felice della prof.
scoppiarono ad urlare di gioia! Aurora non sapeva ancora nulla, le sue amiche
volevano farle una mega sorpresa e, non essendo andata a scuola per quasi un
mese, lei la sua febbrona la passò in ansia per Cristoph, con la sua luce
appena accesa con l’aiuto del suo migliore amico nonché semifratello.
Finalmente tornò a scuola per riuscire un po’ a recuperare il suo mese di
assenza, anche se sapeva che non avrebbe risolto nulla, avrebbe pensato a lui
proprio come aveva fatto durante quel mese. stava per entrare in classe e
indovinate chi stava per uscire per andare in bagno? Proprio lui. Aurora si vide
la porta aprirsi da sola e una sagoma maschile più alta di lei andarle contro.
Dopo di questo lei stava per cadere ma Cris la tirò a se per un braccio e così
l’abbracciò. Aurora non capì niente, neanche che la persona che l’aveva
appena aiutata e in quel momento stretta fra le braccia era la sua luce. Lo capì
solo dalla sua voce:
-
Auri -
era
in bruttissimo soprannome e lei si faceva chiamare così solo da lui, perchè
con quella sua voce così calda, le sembrava bellissimo. Rimase di stucco,
incominciava a capire, il che nn era facile visto che era shokata. Lui le alzò
il viso e lei lo vide. Le lacrime le scesero da sole e esclamò:
-
Cris ma 6 tornato!-
-si
ma è da quasi un mese che sono uscita dal coma… ma tu nn lo sapevi?-
-no…
e io che mi sn preoccupata per tutto questo tempo… nn ci credo-
-
bè devi crederci invece!-
-
…-
-bè
su di qualcosa!-
-…
-
-su
nn sei felice x me?!-
-
oh ma certo che sn felice! Non sai quanto mi sei mancato!-
-anche
tu!-
e
così detto fatto la baciò! La luce si è accesa del tutto e lei ormai non
pensa più a niente, solo a quanto è felice e insieme a lui. La sua luce ormai
non si spegnerà più e lei lo sa ed è per questo che ormai non si preoccuperà
più perchè lui sarà sempre con lei!
FINE
vi è piaciuta? spero di si! mi è
venuta così, l' ho scritta tanto tempo fa ma tutta in una sera, è ispirata a
dei miei amici e quindi spero che sia venuta bene!
ciao alla prossima! baci yamaan
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