Il demonio dei baci
Salve a tutti!! Di nuovo qui … ^^
Allora, qst fic la si può
considerare un po’ un “What if…”, se vogliamo. Sana deve frequentare il suo
primo anno al liceo, e non conosce nessuno a parte Funny. Ma il destino vuole
che sia in classe con un cero Heric Hayama, la cui fama è quasi pari a quella
dell’attrice, almeno per quanto riguarda i teen ager della scuola, ma per ben
altri motivi …
Via alla storia, e commentate
numerosi!!!
J Daisy J
Capitolo 1.
DRIIIIIIIIIIIIN!
Il suono insistente della sveglia si
propaga in tutta la casa, facendo sobbalzare una giovane ragazza. Si rizza a
sedere sul suo letto a baldacchino, i capelli rossi scompigliati e gli occhi
color nocciola gonfi di sonno, mentre cerca di capire cosa stia succedendo. Con
non poca fatica riesce finalmente a mettere a fuoco il display della sveglia …
“CHE COOOOSAAAAAA??!!! Le 7.45???? Robbieeeee!!!”
All’improvviso si sentono dei passi nel
corridoio e un attimo dopo un uragano sembra essere entrato nella stanza della
ragazza.
“Sana, piccola mia, che ti succede?!”
chiede con preoccupazione un uomo sulla trentina dai capelli castani e un paio
di occhiali da sole di traverso sul naso.
“Succede che sono in ritardo, Robbie!” si
lamenta la ragazza saltando fuori dal letto. “Perché non mi hai svegliata
prima?? Oggi è il mio primo giorno di scuola alle superiori, non posso arrivare
tardi! Corri subito alla macchina, ti raggiungo in due secondi!” e così dicendo
sfreccia verso il bagno e in un istante ne è fuori pulita e pettinata, con
indosso un’uniforme scolastica. Afferra Robbie per un braccio e inizia a
scendere le scale come un razzo, prende al volo un tramezzino che sua madre,
una signora in kimono dalla stramba acconciatura, le aveva prontamente lanciato
e si fionda in auto. Partono a tutto gas e in non più di sette minuti sono alla
scuola di Sana. La ragazza dà un rapido sguardo all’orologio da polso … le
7.58.
“Fiuuuu … grande, Robbie! Ce l’abbiamo
fatta! Sei unico!” e gli scocca un piccolo bacio sulla guancia prima di
salutarlo e uscire dall’auto. Si precipita nel cortile della scuola, e dopo
essersi guardata intorno un paio di volte scorge un viso familiare.
“Ehi, Funny!!!” grida, avanzando verso una
ragazza dai capelli scuri lunghi fino alle spalle che cammina davanti a lei. L’amica
si volta appena in tempo per vedere un ciclone superarla a tutta velocità e
frenare qualche metro più avanti. Quando la raggiunge, trova la ragazza piegata
in due, con il fiatone, ad aspettarla.
“Ciao, Sana!” la saluta. “Fammi indovinare …
il tuo manager non ti ha svegliata in orario, vero?”
“Già …” sorride imbarazzata lei. “Dai,
andiamo a vedere se siamo in classe insieme!”
Corrono verso i tabelloni affissi nella
bacheca della hall e dopo essersi fatte spazio tra la folla di studenti che già
consultava gli elenchi danno uno sguardo in cerca dei propri nomi.
“Allora … Smith … Smith … eccomi!!” esulta
Sana vedendo finalmente il suo nome. “Sono nella prima sezione! Vediamo se …”
scorre rapidamente il resto della lista, cercando il nome della sua migliore
amica.
“Evvai!!” grida con un salto. “Funny, ci
sei anche tu!”
“Che fortuna!” esclama la ragazza al
settimo cielo, poi rivolge di nuovo lo sguardo all’elenco degli alunni della
prima sezione.
“Vediamo se conosciamo qualcun altro della
nostra classe …” propone a Sana. Scorre i nomi cercando di ricordare se li ha
già sentiti prima …
“Sasaki … non è quel piccoletto con gli occhiali?”
“Credo di sì …” risponde Sana senza darci
troppo peso, intenta anche lei a leggere la lista.
“E poi … vediamo … oh no!” esclama
improvvisamente Funny, lo sguardo fisso su un nome.
“Cosa c’è?” le chiede Sana, che non ha
riconosciuto nessuno. “Conosci qualcun altro?”
“Non di persona … lo conoscono tutti …”
mormora l’amica.
“Oh, insomma, di chi stai parlando?? Io non
conosco nessuno!!” dice irritata Sana. Funny si limita a indicare una riga dell’elenco.
Sana segue il suo indice e legge il nome …
Heric Hayama.
“Hayama?! E chi diavolo è?” commenta.
“C-come …? Non sia chi è Heric Hayama???” l’amica
la guarda con tanto d’occhi. Sana si limita ad alzare le spalle.
“Sei proprio un caso disperato …” scuote la
testa sconsolata Funny, poi qualcosa attrae la sua attenzione. “Be’ … quello
è Hayama …!” dice, e fa un cenno con la testa che indica alle sue spalle. Sana
si volta, e vede un gruppo di ragazzi avanzare verso di loro. In testa, a
segnare che è evidentemente il 'capo', un diciottenne alto, i capelli biondi un
po’ arruffati, forti muscoli che si intravedono sotto la maglietta attillata
nera, il passo deciso e … un paio di occhi dorati, profondi come non li ha mai
visti, dallo sguardo fiero e impenetrabile. Per un attimo incrociano quelli di
Sana, facendole correre un brivido giù per la schiena. Il ragazzo continua a
guardarla, mentre si avvicina sempre di più, e quando è quasi di fronte a lei,
Sana non riesce più a sostenerlo ed è costretta ad abbassare lo sguardo. Heric
si ferma accanto alle due ragazze, sempre senza distogliere lo sguardo dalla
rossa.
“Smith … giusto?”
La sua voce, calda e profonda, la
risveglia.
“Eh …? Cosa?” balbetta Sana alzando di
nuovo lo sguardo e incrociando per la seconda volta quello del ragazzo. “Ah …
s-sì, sono io!”
Heric le rivolge un dolce sorriso che fa
arrossire la giovane.
“Siamo in classe insieme … interessante …”
dice lentamente. Sana si chiede cosa voglia dire.
“Ci vediamo alle lezioni, allora. Ciao.” la
saluta il ragazzo, poi si volta e fa per andarsene, ma sembra ripensarci e si
ferma un istante per mormorare: “Complimenti, comunque …” scoccando un’occhiata
alle forme di Sana. Lei arrossisce ancora di più, mentre Heric si allontana
tranquillamente, sempre seguito dagli altri ragazzi.
Sana continua a guardarlo allontanarsi (ed è
anche una bella visione, da quell’angolazione! ^^ ndDaisy), ormai incapace di
distogliere lo sguardo dalla sua figura.
All’improvviso una mano passa davanti al
suo campo visivo più volte …
“Ehi, Sana? Sana??? Ci sei ancora?!”
La ragazza si volta improvvisamente verso
Funny.
“Eh? Cos…? Sì …!”
“Lo sapevo …” sospira l’amica.
“Cosa??” esclama Sana, stavolta pienamente
concentrata su di lei.
“Che ti avrebbe fatto quell’effetto …”
risponde Funny.
“Ma di che parli? Che effetto?? Guarda che
non è successo proprio niente!” cerca di difendersi l’altra, ma è inutile.
“Sì, sì … come no … be’, ti dico solo una
cosa: stai attenta!”
“Ma … che stai dicendo? A cosa dovrei stare
attenta? È solo un ragazzo!”
“No, quello è il Demonio dei Baci!”
Sana la guarda con un sopracciglio alzato,
in cerca di ulteriori spiegazioni, ma la campanella le impedisce di riceverne.
“Senti, ti spiegherò tutto
dopo. Ora andiamo in classe” termina la discussione Funny, e prendendola per un
braccio la trascina di corsa verso la loro aula.