CAPITOLO IV
-Non ho intenzione di scendere-
-Oh ma tu non scenderai, Severus, non ancora.
Prima c’è qualcosa di cui dobbiamo parlare. –
-Il ragazzo…-
-Non ti preoccupare per lui, mi
fido del mio bambino e so che non sbaglierà-
-…non ero preoccupato-
-ah no? Strano, perché ricordo
bene quando al secondo anno di Harry sei andato a controllarlo in infermeria,
di notte…-
-ero di turno per i controlli
nei corridoi!-
-Certo certo…anche se non ti ho
mai visto così pallido come quando hai scoperto che si trovava al Ministero!-
-…-
Lily scoppiò in una risata
cristallina.
-Severus…ci siamo appena
incontrati dopo quasi vent’anni che non ci parlavamo più e ci stiamo già
stuzzicando come quando eravamo ragazzini-
La risata di Lily era come la
ricordava: così genuina e sonora che contagiava chiunque, pure Severus che non
potè fare a meno di permettere alle sue labbra di aprirsi in un sorriso, mentre
nel cuore provava ancora una volta quel calore che provava ogni volta che la
sua Lily lo guardava felice. Avrebbe voluto rimanere così, in quello stato per
sempre, ma non poteva dimenticarsi le parole che la donna aveva pronunciato
qualche istante prima.
-comunque…dove porta questo
treno?-
-Beh, avanti, indietro…qui ogni
concetto è relativo. Certe volte si deve andare indietro se si vuole andare
avanti…rivalutare il proprio percorso, non credi?-
Stava parlando per enigmi e
questo fatto non calmava Severus che si alzò in piedi e le poggiò le mani sulle
spalle.
-Cosa gli hai mostrato, cosa
succederà ora? Io non ho intenzione di scendere ora che ti ho ritrovata!-
Lily sorrise triste e guardò
con affetto Severus. Poi sussurrò:
-Severus...controlla quello che
hai nella tasca-
Severus tirò fuori un pezzo di
pergamena accartocciato.
-lo riconosci?-
In una calligrafia di bambino e
impacciata di chi non ha mai usato una piuma c’era scritto:
Posso
insegnarvi ad imbottigliare la fama…
Lily incrociò le braccia sul
suo petto, con la fronte corrucciata e un sorriso divertito intonò con voce
camuffata per imitare Severus.
-Potter! Che cosa ottengo se
verso della radice di asfodelo in polvere dentro un infuso di artemisia?-
Severus sgranò gli occhi
sbigottito.
-No…non può essere-
Hermione e Ron erano rimasti troppo sconvolti nel vedere
Piton che lentamente moriva dopo l'attacco di Nagini e per questo non avevano
notato niente di strano nel comportamento di Harry.
-Lily! No, io non sono sicuro…!-
-E’ il momento Severus…il treno sta rallentando, la
prossima fermata è la tua!-
… la gloria
-Harry! Cos’ è quella cosa
che hai messo in tasca? Non fare quella faccia innocente, ho visto che la
nascondevi!- disse Hermione preoccupata.
-Devo tornare alla
stamberga!-
Ficcagli un bezoar in
gola
-E' pericoloso, non puoi fare più niente per lui!-
esclamò l’amica che aveva intuito le intenzioni di Harry.
perfino...
-Lily…ti rivedrò
ancora…quando…-
-Certo Severus, ti starò
accanto fino alla fine-
-Lily…- sussurrò supplichevole,
con voce spezzata e sguardo combattuto mentre Lily lo spingeva delicatamente
verso la porta del treno.
-Severus, lo sai…nemmeno per me
è facile separarmi da te, di nuovo…ero ancora una ragazzina quando avevo deciso
che strada percorrere…su quale binario avrei indirizzato la mia vita, ma…-
Lily si bloccò, la voce le
moriva nella gola, si sentiva soffocare: la loro separazione era un momento
difficile anche per lei e tutti i sentimenti che le gonfiavano il
cuore…affetto, gratitudine, malinconia e fierezza per il suo amico mai
dimenticato sembravano voler fuoriuscire dai suo occhi sotto forma di lacrime.
Severus non osava parlare,
voleva assaporare e registrare nella sua mente ogni singolo, prezioso
particolare di lei.
-… ma non ti sto abbandonando
come l’ultima volta…- mentre Lily parlava il treno stava rallentando sempre più
e lo stridio del sistema di arresto stava sormontando la voce della donna.
Lily chiuse un attimo gli occhi
e prese un respiro profondo, poi fissò di nuovo lo sguardo su Severus e con
voce più salda continuò:
-…adesso è il momento di…-
-Harry ma...Cosa hai
fatto?!-
-Adesso non c'è tempo
Ron, capirai!-
mettere un freno...
Il treno si era fermato.
Harry, che ormai sapeva già
cosa contenevano i ricordi di Piton, riuscì ad eludere gli amici e ad avviarsi
verso la Foresta Proibita, verso il suo destino, consapevole che questa volta
non ci sarebbe stato nessun treno, ma sarebbe tornato indietro per uccidere
Voldemort.
…alla morte.
Piton spalancò gli occhi neri e
con uno spasmodico respiro i suoi polmoni si riempirono di nuovo d'aria.
Fine!
Spero vi sia piaciuto leggerla come lo è stato per me
scriverla! Soprattutto ho adorato scovare il parallelismo che c’è tra le parole
di Harry e Severus (nel primo capitolo e in questo).
Mi auguro che si siano capiti i “salti” nei dialoghi tra
Severus e Lily e quelli ambientati sulla terra da Harry, Ron ed Hermione. Ho
provato a sottolinearli in molti modi: con asterischi a dividere le parti,
scritture corsive e in grassetto…ma alla fine ho abbandonato tutti questi
espedienti perché non mi piaceva il risultato finale, mi dava l’impressione di
rallentare gli avvenimenti, mentre invece volevo dare questa impressione di
“fretta” e adrenalina del momento che stavano vivendo i personaggi…spero di
esserci riuscita!
Fatemi sapere che ne pensate!
Approfitto di questo spazio per avvisarvi che tra questa settimana e la
prossima inizierò a pubblicare Blank page: love story, dedicata a tutti i miei
lettori, in particolare a Marpy che non solo è una mia assidua commentatrice,
ma è anche colei che mi ha messo la pulce nell’orecchio per farmi scrivere
questa nuova versione della storia. Chi sarà coinvolto nella love story? Lo
scoprirete solo leggendo! ^_^
Un abbraccio
Morgan