Marcie
il Cielo e la Terra.
a Morea, per ringraziarla delle sue straordinarie storie.
e ad Ilaria, per ringraziarla del portachiavi-Snoopy e perchè sì.
C'era
qualcosa di straordinario nell'amicizia che legava Marcie e Piperita
Patty. Nata da una conoscenza casuale, e in apparenza effimera, ad un
campeggio estivo, essa aveva finito per trasformarsi in un rapporto
vero, intenso e duraturo. Una di quelle poche amicizie davvero degne di
questo nobile nome, di quelle che il sommo Aristotele aveva mostrato nella sua Etica a Nicomaco.
Eppure non si sarebbero potute trovare, in
apparenza, due bambine tanto diverse. Da una parte Patty, - il cui vero
nome Patricia, nessuno ricordava - atletica e sportiva, tanto
esuberante da essere paragonata alle più forti caramelle alla
menta; dall'altra Marcie, che amava invece tenersi sempre un poco in
ombra, gentile ed educata con tutti - ma capace di scatti che
sorprendevano la stessa Patty - tanto abile nello studio quanto la
povera "Piperita" sembrava esservi allergica. Così uno che non
le avesse conosciute bene avrebbe potuto credere che fosse il classico
caso della bambina, un po' amorfa, un po' secchiona, che finisce per
seguire la ragazza più "sveglia", come il gregario segue il capo
branco. Ma chi avesse pensato questo di Marcie - ingannato forse dal
termine "capo" con cui sempre apostrofava Patty - non avrebbe potuto
commettere errore più grande. Perchè Patty aveva bisogno
di Marcie almeno tanto quanto Marcie aveva bisogno di Patty. E forse
anche di più.
Quel giorno Patty e Marcie riposavano, come di
consueto, con la schiena appoggiata al tronco della grande quercia.
Guardavano in due direzioni diverse, ma non avevano mai avuto bisogno
di guardarsi in viso per capirsi al volo a vicenda.
«Sai, Marcie». disse Patty all'improvviso, interrompendo un lungo, ma non inutile, silenzio «a
volte mi chiedo come tu faccia ad essere mia amica. Siamo tanto
diverse, noi due. Tu sei tanto intelligente e prendi sempre 8 mentre
io... beh, io sono abbonata al 2!».
«Non lo so, Capo. Sono tua amica perchè ti voglio bene. Non dobbiamo essere per forza simili».
«Ma si può essere amiche anche se si è tanto diverse?»
In quel momento, Linus van Pelt, trascinando dietro
se la sua eterna coperta di sicurezza passò proprio davanti alle
due amiche e proclamò «La terra inaridita ama la pioggia, e il venerando cielo, pieno di pioggia, ama riversarsi sulla terra!». Poi proseguì, senza una parola o un cenno di saluto.
Patty lo seguì con lo sguardo finchè
non si fu allontanato troppo, un poco stupita; persino Marcie appariva
un poco interdetta.
«Quel Linus!» esclamò Patty a voce alta, una volta ripresasi dalla sorpresa. «Se ne esce sempre con queste frasi profonde e senza senso! Cosa avrà voluto dire, Marcie?».
«Penso che intendesse che spesso le amicizie nascono tra persone
tra loro dissimili, perchè si completano, Capo»
«Oh, è una cosa molto bella da dire». osservò Patty, pensosa. Poi dopo qualche minuto riprese «Marcie, ma io sono come la terra o come il cielo?».
Marcie si alzò sedette accanto all'amica e rispose «Non credo che abbia importanza, Capo».
Bene bene! Sono tornato dopo un periodo di lontananza con una
nuova storiella sui Peanuts. Spero che faccia piacere a Morea che mi ha
dato la spinta per completarla (l'idea frullava in testa da qualche
giorno). Non saprei giudicare bene come mi sia venuta. Ditemi
voi. Fatemi sapere insomma!
La citazione di Linus è tratta dall'Etica a Nicomaco di Aristotele (ma è citata anche nell'Etica Eudemia)
ma a sua volta il filosofo la trae da un'opera di Euripide
(ignota, nella mia edizione viene indicato come "fr. 890
Dindorf"). Il trattato Aristotelico sull'amicizia è molto
interessante se vi va leggete i libri 8-9 di questa opera.
Amo molto il personaggio di Marcie.
Alla prossima, spero.
Ringrazio tutti quelli che seguono le mie storie.
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