My Proud
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Angolo Autrice. [So
che dovrebbe stare alla fine della storia ma ci sono delle precisazioni
sull'argomento, dal momento che ho visto che l'hanno già
utilizzato! ^^]
Alloooora, vorrei
precisare una cosa: quando ho scritto questa fic ancora ne era stata
pubblicata solo una sull'argomento, ma era diversa e poi credo che
essendo, quella dell'incoronazione, una scena che ha colpito molti, sia
bello leggere tanti punti di vista! ^^" (Non mi sto arrampicando sugli
specchi davvero, solo che giusto adesso, poco prima di ricopiarla su
nvu sono andata un attimo su efp e ho visto pubblicata una storia
simile, però più breve. In ogni caso mi scuso se possa
sembrare sempre la solita solfa ma ormai l'ho scritta e perciò
ve l'assuppate! v.v) La verità è che, a parte che sono
ancora traumatizzata per la puntata di ieri, quella scena mi ha
commossa... non dico la scena dell'incoronazione in sé, intendo
piuttosto quella iniziale. Un attimo prima c'è Arthur che esce
dalla stanza con l'espressione affranta e allo stesso tempo
determinata, che propone a Merlin di fare colazione e un attimo dopo
ecco che tutti si preparano e poi... poi.. poi quel mantello rosso
svolazzante! *___* Come posso descrivere ciò che ho provato?
Quello che ho pensato è stato questo "Caspiterina... ma quello
è Arthur! E' il nostro Arthur, guardatelo... è diventato
grande, è maturato. E'... è un re" insomma... mi sentivo
come una mamma fiera del proprio bambino e pensare che è solo un
telefilm! Ma sto amando profondamente questo telefilm e Bradley
è adorabile, sia per le qualità d'attore che per la
simpatia. In ogni caso credo che sia emozionante perché abbiamo
seguito passo per passo, insieme a Merlin, la sua crescita, la sua
maturazione. L'abbiamo visto passare da ragazzino viziato ad uomo ed
è... boh. Non ci sono parole! ç___ç Bravo il mio
bambino che è cresciuto!!! °asciuga lacrime soffiando
rumorosamente il naso come nei cartoni°
Bene... °si riprende un po', asciugando le palpebre° vi lascio alla storiella!
P.s: a titolo informativo il titolo significa "il mio orgoglio" :)
~My Proud
This end is just the beginning
Arthur avanzava, col mantello rosso che si gonfiava ad ogni suo passo e Merlin non riuscì a distogliere gli occhi da lui.
Era come incatenato...
nel cuore ancora un certo turbamento. Aveva aspettato che Arthur
smaltisse la tristezza dentro quella sala e adesso eccola, gremita di
gente, ad aspettare ciò che sarebbe successo di lì a poco.
E non riusciva a staccare
lo sguardo da quella figura... con le spalle larghe, la schiena dritta,
gli occhi fieri. Occhi offuscati dal buio della tristezza, ma pur
sempre occhi determinati.
Merlin non poteva
crederci... aveva aspettato quel momento così a lungo e adesso
che era finalmente giunto non riusciva a capacitarsene.
Quello che adesso si era
inginocchiato, lo sguardo inflessibile, investito dalla luce del sole
proveniente dalle finestre, era veramente Arthur?
Quello che adesso stava
giurando fedeltà e lealtà nei confronti di Camelot era
davvero il borioso principino che lo biasimava un giorno sì e
l'altro pure e che gli lanciava stivali o piatti quanto si rifiutava di
accontentare qualche sua assurda richiesta?
Quello era davvero... era davvero il babbeo?
La corona brillò
in mano a Geoffrey e quando si poggiò sulla chioma bionda Merlin
avvertì qualcosa agitarsi nel suo stomaco, e qualcos'altro
pizzicargli gli occhi.
Quello non era più l'arrogante cavaliere che aveva conosciuto...
Non era più un ragazzo.
Era un uomo, adesso.
Un Re.
Il futuro Re di Camelot.
Un Re che sarebbe stato amato e rispettato dagli abitanti. Un Re che avrebbe dato vita ad Albion.
Merlin strinse le labbra,
con un profondo orgoglio. E rintracciando lo sguardo di Arthur vi lesse
la sua fermezza ed insieme la sua paura. Rispose ad esso cercando di
infondergli forza.
Doveva dimenticare il passato ed andare avanti...
Per la magia.
Per Albion, che avrebbero costruito assieme.
E per lui, il suo asino regale, la sua testa di fagiolo.
Fino al giorno prima
Arthur non credeva di essere pronto per questo grande passo e sebbene
le situazioni avessero dimostrato il contrario Merlin si era ritrovato
a pensare, suo malgrado, che avesse ragione.
Era per questo che si era sentito agghiacciato, svuotato, sconvolto, quando aveva constatato la morte di Uther.
Arthur non era ancora
pronto... e lui lo stava costringendo a prendersi sulle spalle immense
e schiaccianti responsabilità.
Era colpa sua... tutta colpa sua.
Ma adesso guardandolo,
maestoso, erto lì sull'altare, con la corona d'oro in testa e
gli occhi azzurri brillanti, il mantello rosso fluttuante, la luce del
sole che giocava coi suoi capelli, mentre la folla esultava, Merlin si
rese conto di essersi sbagliato.
«Lunga vita al re!»
Arthur era sempre stato pronto.
Ed eccolo lì, adesso, il suo amico.
«Lunga vita al re!»
E aveva coronato, finalmente, il suo sogno. Il sogno di una nuova era.
«Lunga vita al re!»
Per la magia.
«Lunga vita al re!»
Per Albion.
«Lunga vita al re!»
Per Arthur.
Commosso alzò un pugno al soffitto.
Il destino si era finalmente compiuto: Arthur era diventato Re, e lui era riuscito a proteggerlo fino a questo traguardo.
«Lunga vita al re!» urlò a voce particolarmente alta per sovrastare quella degli altri.
Per Kilgarrah... che quel
drago potesse sentirlo anche a miglia di distanza, lui che esaltava il
concetto delle "facce della stessa medaglia"!
Il destino che legava lui e Arthur.
Se si fosse visto, avrebbe scorto i propri occhi brillare dall'emozione.
Sono fiero di te, stupido asino.
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